Roberto Leydi: differenze tra le versioni

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Dalla metà degli [[anni 1950|anni Cinquanta]] concentrò la sua esperienza di ricerca e studio sulla [[musica popolare]] e la storia sociale.
 
Nella sua carriera Leydi ha pubblicato numerosi saggi. Tra i più noti, ''L'altra musica'', Giunti-Ricordi 1991, e ''I canti popolari italiani'', Mondadori 1973. Ha, inoltre, coordinatopromosso importanti iniziative editoriali e discografiche come ad esempio la pubblicazione della collana di dischi ''Albatros'' ed è stato tra i fondatori dell'[[Istituto De Martino]] nonché organizzatore di eventi e spettacoli sulla cultura popolare (vanno ricordati a questo proposito ''[[Milanin Milanon]]'' e ''[[Bella Ciao]]''), che sono stati di impulso - assieme all'attività del [[Nuovo Canzoniere Italiano]] - allo sviluppo del [[folk revival]] in Italia.
 
Dal [[1973]] è stato docente di etnomusicologia al [[DAMS]] di [[Bologna]], da cui ha potuto coordinare numerose campagne di ricerca sulsulle [[cantotradizioni popolare]]musicali indi tutte le regioni italiane.
 
Qualche mese prima della sua morte ha donato l'intero archivio privato (circa 700 [[:categoria:strumenti musicali|strumenti musicali]], 6.000 dischi, 10.000 libri, 1.000400 nastri magnetici) al [[Centro di dialettologia e di etnografia di Bellinzona]], in [[Svizzera]].
 
{{musica}}