È ricordato in maniera particolare per i suoi studi sull’idea di giustizia, e sul rapporto tra diritto e valori, nonché per la redazione di un celebre manuale, usato da generazioni di allievi.
Fu Magnifico rettore dell’Università negli anni [[1968]] - [[1972]]. ''Il 15 aprile [[1969]] una bomba collocata da [[Franco Freda]] e [[Giovanni Ventura]]{{citazione<ref> necessaria}}http://archiviostorico.corriere.it/2000/febbraio/04/Tra_vittime_estremista_destra_Fachini_co_0_0002047471.shtml </ref> esplose nel rettorato, senza fare vittime.''A svelare gli attentati (tra cui quello del 15 aprile 1969) di Ordine Nuovo al commissario Juliano è Franco Tomasoni, una gola profonda, ma l'inchiesta finirà in una bolla di sapone per le deviazioni dei servizi segreti. Il commissario Juliano verrà trasferito, le indagini su Ordine Nuovo e la Rosa dei Venti avviate dai giudici Stiz, Calogero e Tamburrino verranno insabbiate, mentre la strategia delle bombe nere prosegue con una scia di sangue: prima piazza Fontana, poi Bologna. <ref> http://archiviostorico.corriere.it/2000/febbraio/04/Tra_vittime_estremista_destra_Fachini_co_0_0002047471.shtml </ref>
È stato Presidente della Società Italiana di Filosofia Giuridica e Politica dal [[1976]] al [[1983]].