Interferoni: differenze tra le versioni

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''Necrosi al sito di iniezione:'' la somministrazione di interferone (IFN) beta può provocare [[necrosi]] al sito di iniezione. Monitorare la formazione di lesioni cutanee con gonfiore e/o suppurative. Nei pazienti con lesione singola, la terapia con interferone beta può essere continuata; nei pazienti con più lesioni, la terapia deve essere sospesa fino a cicatrizzazione delle lesioni. Per ridurre il rischio di necrosi al sito di iniezione, adottare misure asettiche e cambiare ogni volta il sito di inoculo. Il ricorso ad un autoiniettore riduce l’incidenza di eventi avversi al sito di inoculo<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Sindrome simil-influenzale:'' la sindrome simil-influenzale rappresenta uno degli [[effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]] più frequenti della terapia con interferone (IFN). Tende ad attenuarsi e/o scomparire con il proseguimento della terapia, ma può indurre uno stato debilitante importante nel paziente. In caso di comparsa di sintomi di tipo influenzale, somministrare [[paracetamolo]] e/o ridurre il dosaggio di interferone<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Monitoraggio durante terapia con interferone:'' effettuare il controllo dei parametri ematologici, epatici e renali prima di somministrare interferone (IFN) e ripetere tali esami con cadenza periodica durante la terapia.
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In assenza di [[ittero]] o scompenso epatico, la terapia con interferone può essere proseguita; valutare un’eventuale riduzione del dosaggio di interferone se il valore della transaminasi sale eccessivamente. In assenza di sintomi clinici i livelli sierici di ALT devono essere valutati prima di iniziare la terapia con interferone e successivamente con cadenza periodica (es. con interferone beta la valutazione è trimestrale). Nei pazienti in terapia con interferone alfa per il trattamento dell’epatite cronica B o C, il monitoraggio dei parametri di funzionalità epatica (ALT, [[bilirubina]], [[albumina]], [[fosfatasi]] [[alcalina]] e tempo di [[protrombina]]) deve essere effettuata ogni due settimane fino alla 16ª settimana quindi ogni due mesi. Se si verifica aumento dei livelli sierici di ALT, i parametri di funzionalità epatica devono essere valutati ogni due settimane. L’alterata funzionalità epatica potrebbe indurre un prolungamento degli indici di [[coagulazione]]. In caso di ittero o scompenso epatico, la terapia con interferone (alfa, beta e gamma) deve essere sospesa<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Depressione, ideazione di suicidio:'' l’interferone (IFN) può indurre [[disturbo depressivo|depressione]] sia in pazienti adulti (circa un terzo dei pazienti con interferone alfa) sia in pazienti pediatrici. In alcuni pazienti, la terapia con interferone può indurre ideazione suicidaria o tentativo di [[suicidio]]. Nei pazienti pediatrici trattati con interferone alfa, l’incidenza di depressione e ideazione suicidaria è risultata maggiore rispetto alla popolazione adulta. L’interferone alfa è stato associato anche a comportamento aggressivo, [[disturbo bipolare|disturbi bipolari]], mania, confusione, labilità emotiva, alterazione dello stato mentale. Monitorare segni o sintomi riconducibili alla comparsa di uno stato depressivo durante la terapia con interferone. Lo stato depressivo deve essere trattato in modo adeguato. Nei pazienti che non rispondono alla terapia antidepressiva e presentano gravi sintomi psichiatrici interrompere la terapia con interferone. L’interferone alfa è controindicato nei bambini con gravi sintomi psichiatrici<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Convulsioni:'' l’interferone beta e l’interferone gamma devono essere somministrati con cautela nei pazienti con [[anamnesi (medicina)|anamnesi]] positiva per [[convulsioni]] o che sono in terapia con farmaci [[antiepilettici]], in particolare nei pazienti non adeguatamente controllati. L’interferone alfa è controindicato nei pazienti con compromissione del [[sistema nervoso centrale]]<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Patologie autoimmunitarie:'' la somministrazione di interferone (IFN) a pazienti con patologie di tipo autoimmunitario può indurre esacerbazione della patologia stessa. Nei pazienti in terapia con interferone alfa-2a sono state riportate [[vasculite]], [[artrite]], [[anemia emolitica]], [[disfunzione tiroidea]] e sindrome lupoide come reazioni di natura autoimmunitaria<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
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''Monitoraggio in pazienti con melanoma maligno:'' nei pazienti con [[melanoma]] maligno in terapia con interferone (IFN) alfa monitorare la funzionalità epatica, la conta e la differenziazione dei [[leucociti]] una volta alla settimana durante la terapia di induzione e mensilmente durante la terapia di mantenimento<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Malattie cardiache:'' la somministrazione di interferone (IFN) beta in pazienti affetti da [[cardiomiopatia]] ([[aritmia]], insufficienza cardiaca congestizia, [[angina]]) richiede cautela e il monitoraggio dei parametri di funzionalità cardiaca, perché potrebbe verificarsi un peggioramento del quadro clinico. L’interferone alfa è controindicato nei pazienti con [[anamnesi]] positiva per malattia cardiaca recente. L’interferone alfa è stato infatti associato a cardiomiopatia, incluso [[infarto miocardico]]. Nei pazienti con patologie cardiache preesistenti, l’interferone gamma è stato associato a peggioramento o miglioramento spontaneo della cardiomiopatia (dosi pari a 250 mcg/m<sup>2</sup> di superficie corporea); è stato associato a insufficienza cardiaca<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Copertura antibiotica:'' l’impiego di interferone (IFN) gamma nel trattamento della malattia granulomatosa cronica non esclude il ricorso alla profilassi antibiotica<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
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''Terapia immunosopressiva:'' l’interferone beta (IFN bata-1b) non deve essere somministrato in associazione a farmaci immunomodulatori diversi dai corticosteroidi e dall’[[ormone adenocorticotrop]]o (ACTH) (mancanza di dati clinici)<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Terapia antiretrovirale (HAART):'' nei pazienti con co-infezione [[Epatite virale C|HCV]] e [[HIV]], in terapia antiretrovirale HAART (Highly Active Antiretroviral Therapy, basata sulla combinazione di un inibitore della proteasi più un analogo non nucleosidico più un analogo nucleosidico), l’aggiunta di interferone alfa (IFN alfa) e ribavirina può portare ad un aumento del rischio di scompenso epatico e morte nei pazienti con cirrosi avanzata; di anemia se la terapia antiretrovirale include [[zidovudina]]<ref name= Pharmamedix/Interferone />.
 
''Igiene orale:'' la somministrazione di interferone (IFN) alfa in associazione a ribavirina è stata associata a disturbi ai denti e alla gengiva con perdita dei denti. La secchezza delle fauci indotta dalla terapia di combinazione potrebbe peggiorare lo stato di salute di denti e gengive. Si raccomanda pertanto di ricorre a valide misure di igiene orale (lavaggio dei denti almeno due volte/die) e di controllo odontoiatrico regolare. In caso di vomito sciacquarsi ripetutamente la bocca<ref name= Pharmamedix/Interferone />.