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[[Immagine:Innozenz3.jpg|300px|right|thumb|Innocenzo III]]
La definizione ''Papa potest dici Ecclesia'', il Papa è la Chiesa, è nel medesimo tempo il risultato dell'ardua lotta per il primato, compiuta dai grandi Papi del Medioevo ed il programma di un futuro non lontano. In questa lotta si leva forte la voce di Marsilio da Padova contro il papato, esaltando la funzione dello Stato e precisando la natura della Chiesa quale organizzazione e istituzione religiosa. Nega ogni potere papale ed ogni pretesa di dominio da parte del [[Papa]], sulla Chiesa, potere che spetta invece all'''Universitas Fidelium'' rappresentata dal [[Concilio
Quest'ultimo è costituito dalla comunità dei fedeli, clero e laici, attraverso i propri rappresentanti, e non da soggetti nominati direttamente dal Papa a cui sottrae la convocazione del Concilio che spetta al Principe. Marsilio elimina ogni differenza tra il clero ed i laici, e, in seno al clero, tra i vescovi ed i semplici sacerdoti.
La partecipazione al [[Concilio]] è obbligatoria sia per il clero che per i [[laici]], rispondendo questo dovere ad una esigenza di carattere sociale e morale. Quanto deciso dal Concilio ha valore di legge universale ed è posto, per autorità, immediatamente dopo i sacri testi e prima dei decretali ai quali non viene riconosciuta alcuna autorità cogente. Il Concilio ha il più vasto campo di azione possibile, potendo decidere circa il rito, i digiuni, il riconoscimento di ordini religiosi, insomma su tutto quanto interessa la vita religiosa.
I vescovi devono sottostare al Concilio, potendo ogni potere, loro concesso, essere revocato in qualsiasi momento. Il Concilio può determinare la preminenza di un vescovo su altri, ma soltanto con carattere puramente amministrativo, non comportando questa relativa superiorità alcuna supremazia od immunità: il vescovo di Roma, è sottoposto alla vigilanza dello Stato e precisamente della Universitas Civium. L'Universitas civium può attraverso l'[[Imperatore]] convocare in qualsiasi momento il [[Concilio
Marsilio nega il primato sia spirituale che temporale, del vescovo di [[Roma]], il Papa. Primato che è stato costruito a poco a poco, in maniera impercettibile, per sedimentazione consuetudinaria acquistando un'autorità morale prima e politica poi sempre maggiore. Di questo processo il popolo non fu consapevole, tanto che alla fine accettò il primato romano come voluto da Dio. L'autorità che viene negata al Pontefice è invece riconosciuta al [[Concilio
È la ''Universitas Fidelium'', analoga alla ''Universitas Civium'', l'organo supremo della Chiesa. Siamo di fronte ad un processo di costituzionalizzazione analogo a quello visto per lo Stato. Marsilio nega la necessità di una qualsiasi mediazione ecclesiastica: {{quote|In peccatore vere poenitente id est de peccato commisso dolente, aliqua salus dei operatur etiam absque sacerdote aliquo praeveniente ministerio, mentis videlicet illuminationem, culpae seu maculae peccati purgationem et aeternae damnationis remissionem.}}
Toglie ogni forza coattiva all'autorità ecclesiastica e la stessa scomunica, dopo un regolare giudizio, è deferita al Concilio
Nega l'istituzione divina dell'organizzazione della Chiesa e la considera come il risultato di usurpazione dei diritti dei fedeli che partecipano della Chiesa allo stesso titolo dei sacerdoti. {{quote|Tutti i fedeli di Cristo appartengono alla Chiesa, e i Sacerdoti come i laici, giacché Cristo ha riscattato tutti con il suo sangue.... Cristo non ha versato il suo sangue solo per gli Apostoli e per ciò non è solo ai loro successori, vescovi, preti, diaconi, che si allude parlando della Sposa di Cristo....|}}
Diversi sono gli elementi della polemica, ma fra tutti il più importante è quello della superiorità del Concilio
===Riforma della Chiesa===
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