Lucky Luciano: differenze tra le versioni
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Nei suoi ultimi anni, Charlie Luciano entrò in conflitto con [[Meyer Lansky]] per le forti somme di denaro che aveva ricevuto coordinando le operazioni di [[Cosa nostra]]. Nel [[1954]] rilevò una compagnia di [[confetto|confetti]] a [[Palermo]] in società con il capomafia [[Calogero Vizzini]], che gli servì come copertura per i suoi traffici di [[eroina]].
Nonostante i continui [[blitz]] della polizia, non fu però mai trovata una prova che lo incastrasse. Ma il governo, alla fine, lo esiliò da [[Roma]], e Charlie Luciano si trasferì a [[Napoli]], dove si alleò con la [[Camorra]] per continuare a fare affari sul [[traffico di droga]] e sul [[contrabbando]] di [[Sigaretta|sigarette]]. Qui
Tra il [[10 ottobre|10]] e il [[16 ottobre]] [[1957]] Charlie Luciano partecipò ad una serie di riunioni all'Hotel des Palmes di [[Palermo]], in cui si incontrarono i capi di [[Cosa nostra]] e quelli di [[Cosa nostra americana]]. Oltre a lui erano presenti [[Joseph Bonanno]], [[Carmine Galante]], [[Santo Sorge]], [[John Bonventre]] ed altri mafiosi, mentre la [[mafia siciliana]] era rappresentata da [[Giuseppe Genco Russo]], [[Salvatore "Ciaschiteddu" Greco|Salvatore Greco]], suo cugino omonimo Salvatore Greco (detto "''l'ingegnere''" o "''Totò il lungo''"), [[Angelo La Barbera]], [[Gaetano Badalamenti]], [[Calcedonio Di Pisa]] e [[Tommaso Buscetta]]. Uno degli scopi principali dei vari incontri fu l'organizzazione del traffico di [[eroina]], che doveva essere raffinata in [[Sicilia]] ed arrivare negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Inoltre nelle riunioni si discusse pure sulla creazione di una [[Commissione (mafia)|Commissione]] per la [[mafia siciliana]], su modello di quella di [[Cosa nostra americana]] creata dallo stesso Luciano.
=== Vita privata ===
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