Serraglio veronese: differenze tra le versioni

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[[File:Serraglio.jpg|500 px|thumb|Schema di massima del tracciato del Serraglio]]
[[File:VillafrancaDiVerona RuderiSerraglioScaligeroVeronese 4 2011.jpg|300 px|thumb|Resti del Serraglio a [[Villafranca di Verona]], lungo il fiume [[Tione]]]]
[[File:VillafrancaDiVerona RuderiSerraglioScaligeroVeronese 2 2011.jpg|left|200 px|thumb|Altri ruderi sempre a [[Villafranca di Verona]], zona piscine]]
Il '''Serraglio''' (dal [[lingua latina|latino]] ''serraculum''<ref>{{cita|Cofani||cofani}}.</ref>) è un'opera di fortificazione costruita dagli [[Scaligeri]] tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XIV secolo]] per proteggere il territorio veronese dalle incursioni milanesi e mantovane.
Si sviluppava costeggiando in parte il corso del fiume Tione fra [[Valeggio sul Mincio]] e la Torretta di Gazolo (località Corte Gazol) dove iniziavano le paludi di Grezzano.
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Il Serraglio consisteva in un'alta cortina merlata lunga circa 16 chilometri, intervallata da 150 o forse 200 torri (torresini) distanti circa 80 m. l'uno dall'altro e protetta da un fossato, con un vallo largo in media 12 metri e profondo 3, nel quale era stato incanalato poco lontano da Villafranca il fiume Tione. L'opera raccordava, oltre al Borghetto, i tre castelli Scaligeri di [[Castello Scaligero (Valeggio sul Mincio)|Valeggio sul Mincio]], Gherla e [[Villafranca]]. Il progetto prevedeva il proseguimento fino al castello di [[Nogarole Rocca]] ma la presenza delle paludi di Grezzano ne impedì la realizzazione<ref>{{cita|Gruppo Obiettivo Verde|p. 24|obiettivoverde}}.</ref>.
[[File:VillafrancaDiVerona RuderiSerraglioScaligeroVeronese 2 2011.jpg|left|200 px|thumb|Altri ruderi sempre a [[Villafranca di Verona]], zona piscine]]
 
Di fronte al castello di Villafranca, al di là del Tione, era stato innalzato una specie di grande antemurale, il ''Porton''. L'opera, iniziata da [[Mastino II della Scala|Mastino II]] nel [[1345]] e completata da [[Cangrande II della Scala|Cangrande II]] nel [[1355]], venne nel [[1359]] inglobata in un recinto quadrato di 140 metri di lato, con alte cortine e 10 torri, che racchiudeva il castello e consentiva lo stazionamento, oltre a parte del presidio del Serraglio, di 200-250 cavalieri.
In tal modo Villafranca divenne il centro di comando del Serraglio.