Serraglio veronese: differenze tra le versioni
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[[File:Serraglio.jpg|500 px|thumb|Schema di massima del tracciato del Serraglio]]
[[File:VillafrancaDiVerona RuderiSerraglioScaligeroVeronese 4 2011.jpg|300 px|thumb|Resti del Serraglio a [[Villafranca di Verona]], lungo il fiume [[Tione]]]]
Il '''Serraglio''' (dal [[lingua latina|latino]] ''serraculum''<ref>{{cita|L'Oratorio di San Rocco e i Tesori di Villafranca di Verona (contributo di Oscar Cofani)|p. 85 ss.|
Si sviluppava costeggiando in parte il corso del fiume Tione fra [[Valeggio sul Mincio]] e la Torretta di Gazolo (località Corte Gazol) dove iniziavano le paludi di Grezzano.
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A partire dal [[1284]], [[Alberto I della Scala]] rafforzò quei fortilizi, aggiungendo la fortificazione del villaggio di Borghetto e predisponendo, sulla base del preesistente sistema di difesa comunale, la costruzione del Serraglio.
Il Serraglio consisteva in un'alta cortina merlata lunga circa
[[File:VillafrancaDiVerona RuderiSerraglioScaligeroVeronese 2 2011.jpg|left|200 px|thumb|Altri ruderi sempre a [[Villafranca di Verona]], zona piscine]]
Di fronte al castello di Villafranca, al di là del Tione, era stato innalzato una specie di grande antemurale, il ''Porton'', che dava accesso alla porta sud e quindi alla corte d'armi del castello<ref>{{cita|L'Oratorio di San Rocco e i Tesori di Villafranca di Verona (contributo di Oscar Cofani)|p. 85 ss.|sanrocco}}.</ref>. L'opera, iniziata da [[Mastino II della Scala|Mastino II]] nel [[1345]] e completata da [[Cangrande II della Scala|Cangrande II]] nel [[1355]], venne nel [[1359]] inglobata in un recinto quadrato di 140 metri di lato, con alte cortine e 10 torri, che racchiudeva il castello e consentiva lo stazionamento, oltre a parte del presidio del Serraglio, di 200-250 cavalieri.
In tal modo Villafranca divenne il centro di comando del Serraglio.
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Nel [[1404]] fu danneggiata dalle soldatesche di Federico [[Gonzaga (dinastia)|Gonzaga]] durante le operazioni belliche contro i [[Visconti]]. Nel 1544 la [[Repubblica Veneta]] lo restaurò assegnandogli la funzione di controllo doganale
<ref>{{cita|Gruppo Obiettivo Verde|p. 24|obiettivoverde}}.</ref>.
I resti della muraglia furono infine demoliti dagli Austriaci nel [[XIX secolo]] (nel 1850 circa <ref>{{cita|L'Oratorio di San Rocco e i Tesori di Villafranca di Verona (contributo di Oscar Cofani)|p. 85 ss.|sanrocco}}.</ref>), al fine di garantire la libera circolazione delle truppe nella pianura padana.
==Situazione attuale==
Di tutto il Serraglio restano oggi, oltre a Borghetto, il [[Castello Scaligero (Valeggio sul Mincio)|castello di Valeggio sul Mincio]], i ruderi del castelletto della Gherla (fortilizio oggi in stato di abbandono, forse edificato su preesistente fortificazione, la cui importante caratteristica era la comunicazione visiva tra il castello di Valeggio e quello villafranchese), il castello di Villafranca (e qualche rudere lungo il Tione). In realtà la parte che fungeva da base alla muraglia è presente lungo tutto il percorso, seppure per lo più interrata<ref>{{cita|L'Oratorio di San Rocco e i Tesori di Villafranca di Verona (contributo di Oscar Cofani)|p. 85 ss.|sanrocco}}.</ref>. Non molti decenni fa era consuetudine delle gite scolastiche nella zona del Fontanin una tappa per visitare i ruderi del Serraglio in località Torretta, nella zona terminale delle mura (a sud-est di Villafranca, in direzione Grezzano)<ref>{{cita|progetto per un "Parco del Fontanin"||fontanile}}.</ref>.
A Valeggio nei pressi della chiesa parrocchiale rimangono i resti della possente torre eretta come porta fortificata per l'accesso all'esterno del Serraglio. Divenuta in seguito campanaria, la torre è crollata improvvisamente il 21 gennaio [[1977]].
Lungo la strada SP24 che unisce Valeggio sul Mincio e Villafranca è ancora riconoscibile a tratti il
== Note ==
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