Andrea Carlo Ferrari: differenze tra le versioni

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Nel giugno [[1890]] divenne [[vescovo]] di [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|Guastalla]], un anno dopo [[Diocesi di Como|vescovo di Como]]. Dopo tre anni a [[Como]], improvvise gli giunsero nel maggio [[1894]], da parte di [[papa Leone XIII]], la nomina a [[cardinale]] e la promozione alla [[Arcidiocesi di Milano|sede arcivescovile di Milano]], succedendo allo scomparso [[Luigi Nazari di Calabiana]].
 
A Milano fula preoccupatosua missione fu, sulla scia di [[Carlo Borromeo]], di "conservare la [[fede]]" attraverso la [[predicazione]] ma soprattutto attraverso la [[catechesi]]. Sotto la sua guida si arrivò, nel [[1896]], alla preparazione del testo unico di [[catechismo]] dell'Episcopato Lombardo -Piemontese che, praticamentein sostanza, furappresenta l'ultima tappa del percorso che portò alla pubblicazione del [[Catechismo di Pio X]]. Per quanto riguarda l'educazione cristiana dei giovani, volle l'istituzione presso ogni [[parrocchia]] di un [[oratorio (centro giovanile)|oratorio]] sia maschile sia femminile, e affrontò il problema dell'[[insegnamento della religione cattolica]] nelle scuole elementari.
 
L'impegno del cardinal Ferrari si distinse nelle [[visita pastorale|visite pastorali]] in tutte le oltre 800 parrocchie dell'arcidiocesi, in cui si mostrò particolarmente attento a cogliere le istanze sociali di quel periodo particolarmente difficile per i ceti ''"umili''" della popolazione lombarda. <ref> Durante i fatti del 1898 era ad [[Asso (Italia)|Asso]] e la sua assenza dalla città fu criticata da alcuni ambienti che sostennero che aveva lasciato senza difesa ''il suo popolo''</ref>
[[File:tombacf.jpg|thumb|200px|left|Tomba del Card. Ferrari nel [[Duomo di Milano]]]]
 
Prestò, poi, sul piano pastorale una particolare attenzione ai problemi del laicato e del suo ruolo nellaall'interno della Chiesa. In un'epoca in cui ciò era estremamente innovativo suscitò molte diffidenze negli ambienti curiali, che formularono un'esplicita accusa di [[Modernismo teologico|modernismo]]. Per cinque anni non fu ricevuto da [[papa Pio X]] con(ma i due ebbero un parziale riavvicinamento finalealla fine del pontificato). Solo la nomina del nuovo papa, [[papa Benedetto XV|nuovo papa]], e il clima di emergenza fatto sorgere dallo scoppio del conflitto mondiale tolse il cardinal Ferrari dall'isolamento all'interno della Chiesa, in cui il gruppo di cardinali a lui avverso l'avevano confinato.
 
Nel [[1912]] promosse la fondazione di un nuovo quotidiano che sostituisse ''[[L'Unione]]''. Il nuovo organo d'informazione si chiamò ''[[L'Italia]]''.<br/>
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Colpito da un [[tumore]] alla gola, morì nel [[1921]].
 
Il clima di ostilità degli ambienti curiali romani, parzialmente perdurato anche in seguito, trovava contrapposto il tributo di ammirazione della Chiesa ambrosiana, in una dicotomia di giudizi che si venne a sciogliere solo con il nuovo clima del [[Concilio Vaticano II|Concilio]] dove emerse quanto il cardinal Ferrari avevaavesse anticipato i temi della riforma della Chiesa. Il pieno riconoscimento lo si ebbe quando fu proclamato [[Beatificazione|beato]] da [[papa Giovanni Paolo II]] il [[10 maggio]] [[1987]].
 
== Conclavi ==