Aliante: differenze tra le versioni

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== Uso dell'aliante ==
 
===Uso bellico===
Durante la [[seconda guerra mondiale]] furono utilizzati degli alianti per il trasporto delle [[truppe speciali]] in posizione avanzata rispetto alle linee nemiche. Ciò era possibile grazie alla silenziosità di questi mezzi che ne rendeva difficile l'individuazione. Essi venivano trainati fino ad una certa quota e una certa distanza dall'obiettivo e, una volta sganciati, planavano fino al punto di atterraggio, spesso improvvisato, in cui venivano abbandonati. In seguito, l'uso in guerra di questi mezzi fu abbandonato.<ref>{{en}}[http://www.pointvista.com/WW2GliderPilots/thehorsa.htm ''Tribute to the American combat glider pilots of World War II'']</ref>
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===Uso sportivo===
{{vedi anche|Volo a vela}}
Sin dalla costruzione dei primi alianti, dopo il volo dei [[fratelli Wright]], l'aliante è stato considerato soprattutto un mezzo per il volo [[sport|sportivo]]ivo. Ed è questo il suo principale uso oltre a quello didattico. Esistono infatti diverse competizioni di volo a vela in tutto il mondo di varie tipologie e classi. La [[Fédération Aéronautique Internationale|FAI]] è l'autorità che disciplina gli sport aeronautici ed è essa che raccoglie i vari record, suddivisi a seconda della "classe" degli alianti e della tipologia del primato (distanza, velocità, durata in volo, altitudine massima raggiunta, ecc.).
 
Le classi sportive di alianti sono:
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*15 Metri: apertura alare di 15 metri, flap e serbatoi d'acqua consentiti.
*18 Metri: apertura alare di 18 metri, flap e serbatoi d'acqua consentiti.
*Open: unica restrizione il [[peso massimo al decollo]] di 850 &nbsp;kg.
*Biposto: apertura alare massima di 20 metri, due posti di pilotaggio.
*Club: classe che comprende diversi vecchi modelli di aliante. I punteggi nelle competizioni vengono assegnati secondo diversi fattori di [[handicap]], a seconda delle prestazioni dell'aliante.
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===Tecniche di decollo===
Si possono distinguere due procedure diverse per il decollo di un aliante veleggiatore:
[[Immagine:Traino_alianteTraino aliante.jpg|thumb|Aliante in decollo trainato da un aereo]]
====Traino aereo====
In questo caso l'aliante è trainato da un aereo tramite un cavo lungo dai 30 ai 60 [[metro|m]] (uno degli apparecchi più impiegati per questo scopo è il [[Robin DR400]], 4 posti e 180 [[cavallo_vaporecavallo vapore|CV]]). Al raggiungimento della [[Altitudine|quota]] desiderata che può variare, soprattutto a seconda delle condizioni meteorologiche, tra i 400 e i 1000 [[metro|m]], l'aliante si sgancia dal cavo e comincia la lenta discesa in planata verso un [[aeroporto]] oppure alla ricerca delle [[correnti ascensionali]] per rimanere in volo. Durante il traino aereo è necessario che il pilota manovri l'aliante con particolare attenzione ad ogni movimento del trainatore, e che ne segua scrupolosamente l'[[inclinazione alare]] specialmente durante la [[Virata (volo)|virata]], e che si posizioni ad una certa altezza rispetto ad esso per non disturbarne l'assetto o entrare nella sua [[scia]]. Esistono delle specifiche procedure di emergenza che, in caso di rottura del cavo o necessità da parte del trainatore di interrompere il traino, prevedono differenti manovre da effettuarsi a seconda dell'[[altitudine|altezza]] dal suolo alla quale si trovasse l'aliante al momento dell'emergenza. Sia l'aliante che il trainatore sono dotati di un meccanismo di sgancio meccanico. Anche l'attività di traino richiede una specifica abilitazione da parte del pilota trainatore, data la particolarità di questa attività rispetto alle normali operazioni su aerei a motore.
Anche il pilota dell' aliante deve essere in possesso di abilitazione.
Durante la fase di traino, ovvero dal momento dell'allineamento su pista sino allo sgancio, il "complesso" dei due velivoli viene considerato ai fini del [[controllo_del_traffico_aereocontrollo del traffico aereo|traffico aereo]] come un "unico velivolo" con comandante il pilota dell' aereo-traino.
[[Immagine:V20001.jpg|thumb|Aliante trainato dal verricello]]
 
====Traino al verricello====
Mediante un [[verricello]], azionato da un potente motore (tra 200 e 400 CV), che avvolge un cavo metallico che può essere lungo anche 1,5 [[chilometro|Km]], l'aliante viene trainato lungo la pista fino a raggiungere la velocità di decollo alla quale alza il muso cominciando la salita. Raggiunta la quota massima, all'incirca la metà della lunghezza del cavo, si sgancia per proseguire il volo in planata o alla ricerca di [[correnti_ascensionalicorrenti ascensionali|termiche]]. Questo metodo consente di raggiungere quote minori e richiede maggiore attenzione rispetto al traino aereo sia da parte degli assistenti a terra che da parte del pilota; ha notevoli vantaggi in termini di tempo e di spesa: mentre un traino aereo costa tra i 20 e i 50 [[euro]], un traino al verricello costa al massimo 10 [[euro]]. L'uso del verricello richiede un'abilitazione specifica.<br/>
Il rischio maggiore è rappresentato dalla rottura del cavo durante le prime fasi di traino: durante la salita l'aliante è in un assetto piuttosto cabrato e, mancando la trazione del verricello, rischierebbe di entrare in uno [[Stallo aerodinamico|stallo]] profondo o in [[Vite (aeronautica)|vite]], condizioni entrambe molto pericolose. Risulta inoltre particolarmente difficoltoso il mantenimento dell'assetto orizzontale, in quanto la forte cabrata impedisce al pilota di avere visuale dell'[[orizzonte]].[[Immagine:Gliding-voloavela-rieti-2005_22005 2.jpg|right|thumb|Alianti in attesa della partenza|200px]]
 
====Altre tecniche di traino====
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===Il veleggiamento===
L'aliante veleggiatore, essendo sprovvisto di propulsione, è obbligato a scendere rispetto all'aria circostante, affinché la [[Forza#Carattere_vettoriale_della_forza|componente]] del [[peso]] lungo la traiettoria sia "uguale o superiore" alla [[resistenza_aerodinamicaresistenza aerodinamica|resistenza aerodinamica totale]] del velivolo. Tuttavia in alcune condizioni si verificano [[correnti ascensionali]] tali da permettere all'aliante di "salire rispetto al terreno, pur continuando a scendere rispetto all'aria", la quale sale con velocità maggiore. Questo tipo di correnti possono essere di varia natura e il pilota esperto analizza prima e durante il volo le condizioni meteorologiche per stabilirne la possibile presenza mediante, per esempio, l'osservazione delle [[Nuvola|nuvole]]. Grazie a questi fenomeni è possibile stabilire notevoli quote e distanze.
 
Data la forma quasi cilindrica delle correnti ascensionali termiche, gli alianti che salgono all'interno di esse devono eseguire un movimento a [[Elicoide|spirale]], cioè in continua virata. Per convenzione, il senso di rotazione all'interno di una stessa termica occupata da più alianti è deciso dal primo di essi che entri in spirale.<br/>
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==Caratteristiche dell'aliante==
 
===Parti dell'aliante===
Dell'aliante si distinguono la [[fusoliera]], le superfici [[aerodinamica|aerodinamiche]], l'abitacolo ed il pannello strumenti, la "cappottina", il gancio di traino, le prese aerodinamiche ([[Tubo_di_PitotTubo di Pitot|Pitot]] e [[Altimetro|presa statica]]), il [[carrello (Aeronautica)|carrello]] di atterraggio e l'eventuale pattino. Il carrello, generalmente [[Carrello monotraccia|monotraccia]] è, in alcuni alianti, retraibile al fine di diminuirne l'impatto negativo sulla [[resistenza_aerodinamicaresistenza aerodinamica|resistenza]].
Come ogni [[aereo]] l'aliante è dotato di:
*Superfici di controllo mobili: [[alettoni]], [[timone]] di profondità, [[timone]] direzionale.
*Superfici di [[Stabilità_statica_longitudinaleStabilità statica longitudinale|stabilità]] fisse: [[Stabilizzatore (aeronautica)|stabilizzatore]] per la stabilità longitudinale, [[deriva (aeronautica)|deriva]] per la stabilità direzionale.
*Superfici di portanza: le due [[ala (aeronautica)|semiali]].
*[[Ipersostentatore|Flap]]: su alcune categorie di alianti vengono utilizzati per aumentare la curvatura del [[profilo_alareprofilo alare|profilo]] al bordo d'uscita dell'ala al fine di aumentarne la portanza (e quindi anche la resistenza). Essi vengono utilizzati con angoli positivi durante la spirale in una corrente ascensionale o durante l'atterraggio, mentre vengono usati con angoli negativi (rispetto alla [[corda alare]]) per raggiungere la massima velocità durante i "traversoni".
 
Sono inoltre presenti delle superfici mobili chiamate [[diruttore|diruttori]] di flusso o semplicemente diruttori, che hanno la funzione, se azionati, di ridurre drasticamente la [[portanza]] delle due [[ala (aeronautica)|semiali]], quando sia necessaria una rapida discesa senza aumentare la velocità, ad esempio durante l'atterraggio. Queste superfici, generalmente [[perpendicolarità|perpendicolari]] al flusso dell'aria sulle ali, spuntano solo sul dorso dell'ala o su entrambe le parti, quando viene azionata la rispettiva leva (di colore blu) e tendono a ritrarsi quando il pilota non esercita più alcuna azione su di essa.
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{{vedi anche|Efficienza aerodinamica}}
 
Caratteristica costruttiva assai importante di un aliante è l'elevata [[efficienza aerodinamica]], raggiunta mediante l'adozione di [[profilo_alareprofilo alare|profili]] concavo-convessi laminari, che offrono il miglior compromesso tra [[resistenza_aerodinamicaresistenza aerodinamica|resistenza]] e [[portanza]] e, più recentemente, delle cosiddette [[winglets]] che riducono la resistenza indotta.<ref>{{en}}[http://airlineworld.wordpress.com/2008/10/01/aircraft-winglets/ ''Aircraft Winglets - Airline World'']</ref>
Altro fattore di elevata importanza è l'efficienza totale del velivolo indicata anche come "rapporto di planata". Essa è uguale al "rapporto" tra la "quota" necessaria affinché l'aliante percorra una certa distanza "in aria calma" (assenza di vento), e la "distanza" stessa. Gli alianti moderni hanno efficienza superiore a 30 (30 &nbsp;km percorsi partendo da 1000 metri di quota), e modelli con caratteristiche aerodinamiche particolarmente sofisticate raggiungono un'efficienza di 60.<br/>
La velocità alla quale si raggiunge l'efficienza massima è detta, appunto, "velocità di massima efficienza" e varia proporzionalmente al peso dell'aliante. Variazioni di peso, tuttavia, "non influiscono" sull'efficienza dello stesso, ma riducono un altro tipo di efficienza, cosiddetta "efficienza oraria massima", ovvero il rapporto tra il tempo che l'aliante in planata può rimanere in volo e la quota persa: per esempio un aliante che perdendo 1000 [[metro|m]] rimane in volo per mezz'ora (1800 [[secondo|s]]) ha un'"efficienza oraria massima" pari a 1,8 [[secondo|s]]/[[metro|m]] o se vogliamo di 0,5 [[ora|h]]/[[chilometro|km]].