Gain scheduling: differenze tra le versioni

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Il ''gain scheduling'' si applica su sistemi non lineari, per i quali un controllo lineare classico non riesce a soddisfare le specifiche in termini di stabilità e prestazioni.
Il primo passo consiste nell'individuazione di una cosiddetta '''variabile di scheduling''', ovvero un parametro che caratterizza le variazioni del sistema, ad esempio per un [[motore a combustione interna]] si sceglie la [[velocità di rotazione]].
La scelta della ''variabile di scheduling'' determina in maniera determinanteimportante le prestazioni del controllore e viene effettuata attraverso considerazioni sulla natura del sistema da controllare.
 
Il sistema viene linearizzato in un numero ''N'' di punti, che rappresentano ''N'' valori della ''variabile di scheduling''. Si ottengono ''N'' rappresentazioni lineari, valide localmente al valore della ''variabile di scheduling'', sulle quali è possibile [[Taratura|tarare]] un controllore lineare (ad esempio [[Controllore PID|PID]] o [[Controllo lineare quadratico gaussiano | LQG]]). Il set di parametri ottenuto viene interpolato per ricavare delle leggi (continue) di variazione dei parametri del controllore.