Assedio di Metz: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m r2.7.1) (Bot: Aggiungo: no:Beleiringen av Metz |
|||
Riga 27:
== L'inizio dell'assedio ==
[[File:Situazionedimetz2.jpg|thumb|300px|left|Situazione di Metz tra il [[14 agosto|14]] e il [[15 agosto]]: si noti il progressivo accerchiamento delle forze francesi e lo sbarramento della strada per [[Verdun (Mosa)|Verdun]], che impedì l'arretramento su [[Châlons-en-Champagne]]]]
Il fatto che oltre metà dell'esercito francese (155.000 uomini) fosse assediato in Metz, costrinse i vertici militari di Parigi a progettare il ricongiungimento dell'altra metà, quella comandata dal Mac-Mahon e forte di circa 130.000 uomini, con quella del Bazaine. Lasciata la propria posizione il [[21 agosto]], Mac-Mahon venne però battuto il [[30 agosto]] alla [[battaglia di Beaumont]] e con i passaggi sulla Mosa preclusi a qualsiasi tentativo di attraversamento, venne a sua volta stretto dai germanici in [[Sedan]], da dove venne impegnato nella disastrosa [[battaglia di Sedan]] (dal [[31 agosto]] al [[1º settembre]]) da due armate germaniche forti di 240.0000 uomini e 700 cannoni. L'armata di Mac-Mahon, costretta alla resa il [[2 settembre]], andò quasi completamente distrutta o fatta prigioniera. [[Napoleone III]], consegnatosi a [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]], venne portato in una breve cattività a [[Wilhelmshoehe]], nei pressi di [[Kassel|Cassel]], da dove proseguirà per il suo esilio inglese, per morirvi il [[9 gennaio]] [[1873]].
Il ripiegamento di Bazaine su Metz consentì ai prussiani di completare l'accerchiamento della fortezza il [[20 agosto]]. L'assedio ebbe inizio ufficialmente dal [[3 settembre]]. Le operazioni dell'assedio furono comandante dal principe [[Federico Carlo di Prussia]], a capo della II armata prussiana. Nella città erano presenti circa 70.000 civili e il ripiegamento sulla città era avvenuto senza una adeguata organizzazione delle scorte di cibo. Dal [[4 settembre]] i francesi iniziarono già a cibarsi dei propri cavalli.<ref name=StBaAofMe>Stephen Badsey, ''The Franco-Prussian War 1870-1871'', Osprey Publishing, 2003, p. 67</ref> Il [[14 ottobre]] il razionamento del pane per i civili era stato approntato. Alcuni degli attacchi che furono diretti alle linee prussiane ebbero l'obbiettivo di entrare in possesso delle scorte di grano. L'assedio di trasformò ben presto in una lotta per la sopravvivenza. Mentre i civili, "inutili bocche", cercavano di scappare e i prussiani li ricacciavano indietro, molti reparti francesi tentarono di disertare o si arresero. <ref name=StBaAofMe/> I prodotti di cattiva alimentazione, scarsa igiene e sovraffollamento furono il diffondersi di [[bronchite]], [[dissenteria]] e [[colera]] in un primo momento, poi di [[Febbre tifoide|tifo]] e successivamente di [[vaiolo]].<ref name=StBaAofMe/> Anche le truppe assedianti contrassero i morbi che si diffondevano dalla città.
Dopo un primo progetto di sortita per il [[26 agosto]] presto abbandonato, il [[31 agosto]] e il [[1 settembre]] Bazaine sferrò, contemporaneamente alla disastrosa [[battaglia di Sedan]], un attacco in forze per rompere l'accerchiamento prussiano nel settore nord-est della fortezza ([[battaglia di Noisseville]]). Di fronte alla valida resistenza del I corpo prussiano (generale [[Edwin von Manteuffel|von Manteuffel]]), l'incerto maresciallo, nonostante alcuni notevoli successi iniziali, preferì sospendere il tentativo e ripiegare sulle posizioni di partenza. Dopo un nuovo assalto alle posizioni francesi il [[7 ottobre]] (seguito ad un altro del [[2 ottobre]]) nei pressi di [[Bellevue]] ([[battaglia di Bellevue]]), Bazaine abbandonò definitivamente l'intenzione di attuare sforzi volti a imprimere un nuovo corso all'assedio, seppellendosi definitivamente nella roccaforte insieme al suo esercito.
|