Antonio Gramsci: differenze tra le versioni

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=== Il Congresso di Lione ===
Dal 20 al [[26 gennaio]] [[1926]] si svolse clandestinamente a [[Lione]] il III Congresso del Partito.<ref>Anche alle autorità francesi fu nascosto lo svolgimento del Congresso. Sul III Congresso, P. Spriano, ''Storia del Partito comunista italiano'', I, capp. 29-30</ref> Vi parteciparono 70 delegati, con tutti i maggiori responsabili, Gramsci, [[Amadeo Bordiga|Bordiga]], Gramsci, [[Angelo Tasca|Tasca]], [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], [[Ruggero Grieco|Grieco]], [[Alfonso Leonetti|Leonetti]], [[Mauro Scoccimarro|Scoccimarro]]: vi era anche [[Giacinto Menotti Serrati|Serrati]], che aveva lasciato da poco il Partito socialista di cui era stato a lungo dirigente di primo piano. Assisteva, a nome dell'Internazionale, [[Jules Humbert-Droz]]. Gramsci presentò, a nome della maggioranza, le ''Tesi'' congressuali, elaborate insieme con [[Palmiro Togliatti|Togliatti]].
 
Con un capitalismo debole e l'agricoltura base dell'economia nazionale, in Italia si assiste al compromesso fra industriali del Nord e proprietari fondiari del Sud, ai danni degli interessi generali della maggioranza della popolazione. Il proletariato, in quanto forza sociale omogenea e organizzata rispetto alla piccola borghesia urbana e rurale, che ha interessi differenziati, viene visto, nelle ''Tesi'', come l'unico elemento che abbia una funzione unificatrice di tutta la società.