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===La crisi del periodo 1996-1998===
Tra il [[1996]] e il [[1998]], dopo
Nell'estate [[1996]] il Milan perde a [[Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano|San Siro]] contro la [[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] nella partita valevole per l'assegnazione della [[Supercoppa Italiana]]: è il primo segnale di allarme. A dicembre, a seguito degli scarsi risultati della squadra, l'allenatore [[Uruguay|uruguaiano]] [[Oscar Washington Tabarez|Oscar Tabarez]] viene esonerato e sostituito da [[Arrigo Sacchi]], di nuovo al timone della squadra rossonera dopo i successi di alcuni anni prima. Sempre nello stesso mese è definita la cessione di [[Edgar Davids]] (acquisto estivo) alla [[Juventus]], di cui il giocatore diventerà un elemento imprescindibile. L'avvento del nuovo allenatore non inverte la tendenza negativa, proseguita con la clamorosa sconfitta interna contro la [[Juventus]] per 6-1 ([[6 aprile]] [[1997]]).
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Nella [[Serie A]] [[2005]]-[[2006]], malgrado il dominio della [[Juventus]], il Milan è venuto fuori alla distanza. Dopo aver inflitto ai bianconeri la loro prima e unica sconfitta in campionato (3-1 a [[ Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano|San Siro]] il [[29 ottobre]] [[2005]]), nel girone di ritorno ha ridotto da 14 a 3 i punti di svantaggio sulla squadra piemontese, chiudendo il campionato a 88 punti, 3 in meno della capolista Juventus.
[[Image:AC Milan 05-06 Lineup.svg|thumb|left|250px|Il Milan nella formazione-tipo 2005-2006]]
Nel [[maggio]] [[2006]] anche il Milan (oltre a [[Juventus]], [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], e [[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] e altre squadre) è indagato nello scandalo di intercettazioni telefoniche che fanno presumere illeciti sportivi. Le gare incriminate sono: la sconfitta con il [[Associazione Calcio Siena|Siena]] per 2-1, viziata dall'annullamento di un gol regolare a [[Andriy Shevchenko|Shevchenko]], la vittoria per 1-0 con il [[ChievoVerona|Chievo]], in cui furono annullate due reti regolari (una al Milan e una gli ospiti) e il pareggio interno per 1-1 con il [[Brescia Calcio|Brescia]]. Il dirigente coinvolto è Leonardo Meani, collaboratore addetto al rapporto con gli arbitri, che secondo l'inchiesta avrebbe richiesto guardalinee compiacenti. Le richieste dell'accusa, rese note il [[4 luglio]] [[2006]], prevedono la retrocessione del Milan in [[serie B]] con 3 punti di penalizzazione. Il [[14 luglio]] [[2006]] la sentenza di primo grado della giustizia sportiva riserva al Milan un trattamento ferreo, ma comunque meno pesante di quello riservato a [[Juventus]], [[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] e [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], essendo riconosciuta solo la responsabilità oggettiva e quindi una posizione meno grave. Il club rossonero è condannato ad una penalizzazione di 44 punti da scontare nel campionato [[2005]]-[[2006]], con conseguente esclusione dalle coppe europee, e 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionato [[2006]]-[[2007]]. Vengono inoltre puniti il vicepresidente [[Adriano Galliani]] con l'inibizione per 1 anno e l'addetto agli arbitri [[Leonardo Meani]] con l'inibizione per 3 anni e 6 mesi. A seguito della prima sentenza, i rossoneri ricorrono in appello alla Corte Federale la quale, il [[25 luglio]], ha ridotto la penalizzazione per il campionato [[2005]]-[[2006]] a 30 punti, scalando il Milan alla terza posizione e consentendogli così di partecipare alla Champions League, seppur dai preliminari. La sentenza ha ridotto anche i punti di penalizzazione da -15 a -8 per la stagione [[2006]]-[[2007]], definendo "marginale" la posizione di Meani. L'inibizione di Galliani è scesa a 9 mesi, mentre quella per Meani a 2 anni e 6 mesi. Nell'agosto del 2006 il Milan viene nuovamente deferito dal solito procuratore Palazzi per responsabilità oggettiva dovuta al fatto che l'addetto agli arbitri, Leonardo Meani (deferito anch'egli per omessa denuncia), non avrebbe denunciato agli organi competenti una presunta voce riguardante la combine di una partita (Arezzo-Salernitana) appartenente al campionato di serie B. Tale deferimento, guarda caso, cade proprio alla vigilia di un delicatissimo match di Champions League. Incontro, questo, che può valere una stagione.
In tutto l'ambiente rossonero è sempre più forte la sensazione che contro il Milan vi è in atto un complotto politico.
Alla fine di [[maggio]] [[2006]], archiviata la stagione 2005-2006, il Milan cede [[Manuel Rui Costa]] (che rescinde consensualmente il contratto per trasferirsi al [[SL Benfica|Benfica]]) e [[Andriy Shevchenko]] al [[Chelsea F.C.|Chelsea]], partenza, quest'ultima che ha generato grande disappunto tra i tifosi e la stessa dirigenza. Il [[15 giugno]] [[2006]], mentre si susseguono le voci di mercato sul possibile sostituto dell'attaccante ucraino, l'assemblea dei soci elegge per acclamazione [[Silvio Berlusconi]] presidente del Milan dopo un'assenza che durava dal [[dicembre]] [[2004]]. Il [[2 agosto]] [[2006]], in seguito alle vicende dello [[Calciopoli|scandalo nel calcio italiano]], la [[UEFA]] decide di ammettere il Milan al terzo turno preliminare della [[UEFA Champions League 2007|Champions League 2006-2007]] contro la [[Stella Rossa Belgrado|Stella Rossa]] dopo aver esaminato il ricorso del [[RC Lens|Lens]], squadra quarta classificata nel [[Campionato di calcio francese|campionato francese]] [[2005]]-[[2006]] e che con l'appoggio della [[Federazione calcistica francese|Federcalcio francese]], aveva chiesto all'[[UEFA]] di escludere il Milan dalla [[UEFA Champions League|Champions League]] per questioni di etica e morale sportiva e di subentrargli nella competizione.
==Cronistoria==
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* Il tipico tifoso del Milan per lunghi decenni del [[XX secolo]] apparteneva alla classe popolare e operaia, spesso immigrato dal Sud o dal Triveneto. I tifosi rivali dell'Inter li soprannominavano "Casciavìtt", che in milanese significa "cacciaviti", proprio per indicare l'origine proletaria ed operaia della larga parte dei tifosi rossoneri. A loro volta i tifosi milanisti chiamavano i cugini neroazzurri "bauscia", termine milanese che significa gradasso, per indicare uno degli stereotipi classici dei milanesi, essendo allora la tifoseria neroazzurra composta perlopiù dalle classi medie ed altolocate, di origine prettamente meneghina. Questo divario tra tipo di tifosi si andò spegnendosi già negli [[Anni 60|anni '60]] del secolo passato, sino ad essere ormai totalmente inutilizzabile oggi.
* Il
* Il Milan non ha mai vinto la [[Coppa Uefa]], competizione dove ha raggiunto due volte la semifinale: nel 1971-1972 contro il [[Tottenham Hotspur]] (1-1 ; 1-2), e nel 2001-2002 contro il [[Borussia Dortmund]] (0-4 ; 3-1). Da notare che nelle tre partecipazioni degli ultimi venti anni (1987-1988; 1995-1996; 2001-2002) il Milan è stato sempre eliminato dalla squadra finalista perdente: [[Espanyol]] (0-2; 0-0), [[Bordeaux]] (2-0; 0-3) e [[Borussia Dortmund]] (0-4; 3-1).
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* Nei 72 campionati (sui 74 totali di [[serie A]]) disputati, il Milan ha preceduto l'Internazionale 35 volte ed altrettante volte ha finito il campionato dietro ai cugini. Inoltre, per due volte, i clubs hanno chiuso il campionato appaiati: nel 1957-1958 e nel 1990-1991, con il Milan avanti all'Inter, in entrambi i casi, per differenza-reti. Gli atri due sono i campionati di serie B. Da notare che anche nel 1945-1946 si verificò una situazione simile: l'Inter precedette il Milan nel campionato Alta Italia, mentre il Milan chiuse il girone finale davanti ai neroazzurri.
*Dopo
*Gunnar Nordhal detiene il record di marcature nel Milan (221, delle quali 210 in serie A), ma questo record non sarebbe mai stato possibile se la Juventus non avesse soffiato ai rossoneri il danese Plogger, diretto al Milan per metter nero su bianco il contratto. Per risarcire i rivali, l'
▲*Dopo il ritiro dall'attività agonistica di [[Franco Baresi]], avvenuto nella stagione [[1997]]-[[1998|98]], in onore del ''capitano di tante battaglie'', la società non assegnerà più ad alcun giocatore la maglia numero 6. Stessa cosa succederà per [[Paolo Maldini]]: nessun milanista indosserà più la maglia numero 3.
▲*Gunnar Nordhal detiene il record di marcature nel Milan (221, delle quali 210 in serie A), ma questo record non sarebbe mai stato possibile se la Juventus non avesse soffiato ai rossoneri il danese Plogger, diretto al Milan per metter nero su bianco il contratto. Per risarcire i rivali, l'''Avvocato'' [[Gianni Agnelli|Agnelli]] mandò ai meneghini il poderoso svedese, già opzionato dai bianconeri.
*[[Marco Van Basten]], indimenticato centravanti rossonero dal 1987 al 1993, che dovette abbandonare la carriera per problemi a una caviglia a 29 anni non ancora compiuti, segnò il primo e l'ultimo gol con la maglia rossonera allo stesso portiere, Nista: il primo nell'agosto del [[1987]] in Pisa-Milan, l'ultimo il [[9 maggio]] [[1993]] ad Ancona. Entrambe le partite, curiosamente, si chiusero sul 3-1 in favore dei rossoneri.▼
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▲*A partire dalla stagione [[2006]]-[[2007]] il Milan, dopo essere stato [[Sponsor|sponsorizzato]] per dodici anni dalla [[Opel]], si accorda con la società [[Austria|austriaca]] di scommesse sportive [[Betandwin]]. Il contratto prevede che la società versi nelle casse del Milan 100 milioni di euro in 5 anni. È il secondo contratto più ricco in Europa sul fronte sponsor ed è la prima volta che in Italia la [[Betandwin]] sigla un simile accordo.
==Voci correlate==
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