Muhammad al-Muʿtamid: differenze tra le versioni
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===Le conquiste===
Gran parte dell'[[al-Andalus]] cadde sotto la sua dominazione: ad ovest egli inglobò i territori compresi tra il basso corso dei fiumi [[Guadalquivir]] e [[Guadiana]], le regioni attorno a [[Niebla]], [[Huelva]] e [[Isla Saltés|Saltes]] nel [[1052]], [[Mértola]] e [[Silves (Portogallo)|Silves]] (nel sud dell'attuale [[Portogallo]]); verso sud e sud-est le zone di [[Morón de la Frontera|Morón]], [[Arcos de la Frontera|Arcos]], [[Ronda]], [[Algeciras]] nel [[1058]], e [[Tarifa]]
Sotto la sua guida, il potere abbadide in al-Andalus crebbe ancora, mentre [[Siviglia]] raggiunse l'apice del proprio splendore artistico e culturale, eguagliando la Cordova del [[Califfato]]; questo perché l’inizio del suo regno coincise con il periodo delle guerre tra gli stati cristiani e tra i figli di [[Ferdinando I di Castiglia|Ferdinando I]] di [[Regno di Castiglia|Castiglia]].
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===Il re-poeta===
Al-Mu'tamid fu protettore dei poeti arabi di [[al-Andalus]], in particolare fu mecenate ed amante del poeta arabo andaluso [[Ibn Ammar]], la loro relazione fu assai tormentata e finì quando al-Muʿtamid uccise il poeta con le su stesse mani, per poi farlo seppellire con grandi onori.<ref>Louis Crompton, ''Homosexuality and Civilization,'' p. 167</ref>
Al-Muʿtamid stesso è considerato, a buon diritto, uno dei massimi poeti andalusi.
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