Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni
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| Riga 92: Attese un'ora in piazza prima di andarsene,<ref>{{Cita|Dumas|p. 28}}</ref> ritrova riparo prima a casa della fruttivendola<ref>{{Cita|Dumas|p. 29}}</ref> Natalina Pozzo poi all'osteria e alla casa della padrona, Caterina Boscovich. Intanto vengono arrestati il quasi omonimo Giuseppe Giribaldi (l'[[8 febbraio]]) e poi lo stesso Mutru, il 13 febbraio. Prima di allora, il 9<ref>{{cita libro|Mino | Milani|Giuseppe Garibaldi (seconda edizione), pag 20|1982 |Mursia||id=}}</ref> o l'11,<ref>Le fonti non trovano accordo sulla data, si veda anche {{Cita|Scirocco|p. 24}}</ref> lascia Genova. Più volte nella fuga sfugge ad eventuali catture, dopo aver superato il fiume [[Varo (fiume)|Varo]], la prima quando al confine venne condotto momentaneamente a [[Draguignan]],<ref>Prima venne portato a [[Grasse]] e poi condotto a Draguignan in attesa di ordini da Parigi Garibaldi fuggì nell'attesa da una finestra, si veda {{cita libro|Giuseppe |Guerzoni |Garibaldi, pag 22|2010|BiblioLife||id=ISBN 978-1-149-38210-3 }}</ref> poi in un'osteria dove canta per sfuggire agli sguardi dell'oste che minacciò di  Garibaldi divenne così un [[ricercato]] e in quel tempo visse per un breve periodo dal suo amico [[Giuseppe Pares]].<ref>{{cita libro|Mino |Milani|Giuseppe Garibaldi (2 edizione), pag 22|1982 |Mursia||id=}}</ref> Continua sotto falso nome, assunto l'identità dell'inglese ''[[Joseph Pane]]'', a viaggiare: il 25 luglio salperà verso il mar Nero sul brigantino francese ''Union'' raccontando di essere un ventisettenne nato a [[Napoli]].<ref>{{cita libro|Mino |Milani|Giuseppe Garibaldi (2 edizione), pag 23|1982 |Mursia||id=}}</ref> Dovrebbe svolgere l'attività di marinaio ma sarà secondo in realtà.<ref>Il motivo per cui ufficialmente non poteva farsi assumere come secondo era la documentazione necessaria che non poteva esibire, si veda {{Cita|Scirocco|p. 26}}</ref> Sbarca il [[2 marzo]] 1835, e in maggio fu in [[Tunisia]]. Quando tornò a Marsiglia trovò la città devastata da una grave [[epidemia]] di [[colera]]; offertosi come [[volontariato|volontario]] lavorò in un ospedale,<ref>{{Cita|Smith|p. 13}}</ref> in qualità di ''benevolo'' ci rimase per quindici giorni.<ref>{{Cita|Dumas|p. 34}}</ref> | |||