Arcangelo Guglielmelli: differenze tra le versioni

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Dal [[1691]] al [[1703]] rifece completamente la [[Chiesa di San Domenico (Barra)|chiesa di San Domenico]] di [[Barra (quartiere di Napoli)|Barra]]. Il Guglielmelli trasformò la pianta ellittica di [[Giuseppe Nuvolo]] ed espanse il complesso, ma dal 1703 fu estromesso e il cantiere fu affidato a [[Francesco Solimena]].
 
Nel [[1692]], su commissione di [[Antonio Sanfelice]] e di [[Carlo Celano]], fu il progettista del restauro della [[Basilica di Santa Restituta]]; si occupò della soluzione berniniana del proscenio sorretto dagli angeli di [[Bartolomeo Ghetti (scultore)|Bartolomeo Ghetti]] che incornicia un dipinto di [[Lorenzo Vaccaro]]. Tra il [[1692]] e il [[1693]] progettò la nuova cupola della [[chiesa del Gesù Nuovo]], abbattuta nel secolo successivo per dissesti; si occupò del restauro delle cappelle e realizzò i portali laterali con il fastigio del portale centrale realizzato da [[Pietro Ghetti]] e [[Bartolomeo Ghetti (scultore)|Bartolomeo]]. Nel [[1693]] sostituì [[Giovan Battista Contini]] come architetto ordinario dell'[[Abbazia di Montecassino]] e rimaneggiò la chiesa di San Germano a [[Cassino]]. Nel [[1694]] gli venne commissionato il progetto di espansione della [[chiesa di Santa Maria Donnalbina]], aggiungendo un presbiterio con cupola. Contemporaneamente realizzò il completamento della [[chiesa di San Carlo all'Arena]] e di [[Chiesa di San Giorgio Maggiore (Napoli)|San Giorgio Maggiore]] e dal [[1696]] fu presso il cantiere di restauro della facciata della [[Basilica di San Paolo Maggiore]], fu estromesso nel [[1701]]. Nel [[1699]] si conclusero i lavori di rifacimento nella [[chiesa di Sant'Antonio Abate (Napoli)|chiesa di Sant'Antonio Abate]]; nella chiesa si occupò della totale riorganizzazione decorativa della navata, tra le finestre dipinti di [[Domenico Viola]] e progettò il cassettonato e l'altare maggiore.
 
Nel [[1703]] assunse l'incarico, in collaborazione con [[Nicola de Marino]], di completare la facciata della [[Chiesa dei Girolamini]]; nella stessa struttura vi aveva gia realizzato tra il [[1697]] e il [[1699]] nelle cappelle dell'''Immacolata Concezione'' e del ''Santissimo Sacramento'' lavorando anche come [[Quadratura (pittura)|quadraturista]] di [[Giacomo del Po]] e disegnò l'altare maggiore. Nello stesso complesso riprogettò la ''Biblioteca dei Girolamini'' che venne terminata nel [[1727]] da suo figlio. Tra il [[1705]] e il [[1710]] lavorò per i domenicani nella [[Basilica di Santa Maria della Sanità]], fu autore della congrega di San Vincenzo Ferreri e fu, insieme a [[Cristoforo Schor]], il progettista della macchina teatrale in marmi e stucco nel presbiterio della Basilica. Contemporaneamente, insieme al figlio Marcello, fu l'altefice del restauro della [[Chiesa di Sant'Angelo a Nilo]]. Tra il [[1715]] e il [[1723]] progettò la [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Piazzetta Mondragone)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]], la chiesa fu completata da [[Giovan Battista Nauclerio]]. Nel frattempo fu attivo presso la [[chiesa di San Giuseppe dei Ruffi]] e, con l'assistenza di Marcello, realizzò la seconda calotta della cupola, la facciata (completata nel 1721) e diversi lavori nel monastero.