Isomalto: differenze tra le versioni

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È una sostanza cristallina, bianca e inodore, contenente all'incirca il 5% di acqua di cristallizzazione. L'isomalto non ha l'indesiderato "effetto di raffreddamento" (cooling effect) proprio di altri zuccheri alcolici<ref>Wohlfarth, Christian. CRC Handbook of Enthalpy Data of Polymer-Solvent Systems. CRC Press, 2006. [http://books.google.com/books?id=e2XyFi-bMY8C&pg=PA3&lpg=PA3&dq=%22endothermic+solution%22+enthalpy&source=web&ots=F3OeHNaE4o&sig=EnZVMvyQKRA8e0WqyBNQOi0c4iQ#PPA3,M1 Google Books result: ISBN 0849393612]</ref>, in particolare lo [[xilitolo]] e l'[[eritriolo]]. L'isomalto è inusuale in quanto è uno zucchero alcolico prodotto dalle barbabietole.
 
L'isomalto è prodotto in un processo a due fasi in cui lo zucchero è prima trasformato in [[isomaltosio]] (controllare: isomaltosio è 6-O-α-D-glucopiranosido-D-glucosio), un [[zucchero riducente|disaccaride riducente]] (6-O-α-D-glucopiranosido-D-fruttosio). L'isomaltosio è poi idrogenato usando un convertitore catalitico metallico. Il prodotto finale è una composizione equimolare di 6-O-α-D-glucopiranosio-D-sorbitolo (1,6-GPS) e 1-O-α-D-glucopiranosio-D-mannitolo-diidrato (1,1-GPM-diidrato).
 
L'isomalto è stato approvato per l'uso dagli [[USA]] dal [[1990]], è stato approvato anche in [[Australia]], [[Italia]], [[Nuova Zelanda]] e [[Olanda]] (nota: la lista dei paesi non è completa).