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Attualmente Cesvi opera in oltre 30 paesi distribuiti nel mondo in [[Africa]], [[Asia]], [[America Latina]], [[Balcani]] e [[Medio Oriente]] in settori che riguardano l'infanzia e il mondo giovanile, la salute, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile, l'accesso all'acqua e l'igiene ambientale, l'aiuto umanitario e l'impresa sociale.
I progetti di Cesvi vengono finanziati sia da grandi donatori istituzionali - come [[Unione Europea]], [[Ministero degli Esteri|Ministero italiano degli Esteri]], [[Nazioni Unite]] e agenzie di [[Svezia]], [[Olanda]], [[Canada]], [[Giappone]], [[Germania]], [[Stati Uniti]], [[Australia]] - sia da enti locali italiani e donatori
Dal punto di vista finanziario l'obiettivo principale che si è prefisso il Cesvi è quello di destinare ai beneficiari la maggior parte degli introiti contenendo al di sotto del 15% delle uscite i costi generali e finanziari e gli investimenti in comunicazione e raccolta fondi. Da un'analisi de [[Il Sole 24 Ore]] pubblicata il [[23 aprile]] [[2007]] emerge che Cesvi nel [[2005]] ha raccolto 18,3 milioni di euro dei quali il 52% proveniente da istituzioni italiane e europee, il 33% da donazioni private e il 15% dall'[[Unione Europea]] e organizzazioni internazionali. In merito all'impiego delle risorse risulta che Cesvi dedica l'88,8% degli introiti all'attività istituzionale, e quindi ai suoi progetti internazionali,
A partire dall'esercizio [[1990]], Cesvi ha deciso di operare in trasparenza avviando la stessa procedura di certificazione del bilancio prescritta per le società quotate in borsa che è valso all'organizzazione l'assegnazione, nel [[2000]], del primo Oscar di Bilancio dedicato alle organizzazioni [[non profit]].
== Storia ==
===Origini e inizio dell'azione di Cesvi in America Latina===
[[Immagine:CESVI_logo_old.jpg|right|thumb|Il logo di Cesvi fino al 2005]]
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Principio ispiratore dei fondatori è che lo sviluppo non si esporta, ma dev'essere autonomo e far leva sulle risorse sociali e storico-culturali del territorio d'azione e che per realizzarsi ha bisogno anche della partecipazione dei beneficiari.
I primi progetti di Cesvi, varati negli [[anni 1980|anni ottanta]], si concentrano in America Latina: il ritorno della [[democrazia]] in [[Uruguay]], [[Brasile]], [[Perù]], [[Argentina]] e [[Cile]] permette all'associazione di sviluppare iniziative a favore di cooperative e organizzazioni sociali, sindacali e culturali, in precedenza
Nel frattempo l'attività educativa di Cesvi si muove in Italia e in Europa nel promuovere la solidarietà e raccogliere consenso attorno alle esigenze delle popolazioni più povere del mondo. Importante è l'inizio della collaborazione tra Cesvi e le scuole alle quali l'associazione fornisce gli strumenti adeguati per far fronte al crescente numero di alunni stranieri. Tra le iniziative più rilevanti, la valigia didattica progettata fra il [[1991]] e il [[1992]] da [[Tullia Colombo]] per gli educatori della scuola italiana che contiene anche il [[cartone animato]] ''Tulilem'' realizzato da [[Bruno Bozzetto]] e sceneggiato da [[Giusi Quarenghi]].
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===Sviluppo sostenibile e battaglia contro le epidemie in Asia===
Il [[1989]] segna l'entrata in azione del Cesvi in [[Asia]], crocevia di trasformazioni che consentono di promuovere processi di sviluppo. Il primo intervento riguarda il [[Vietnam]] e poi negli anni a seguire: [[Thailandia]], [[Cambogia]], [[Laos]], [[Corea del Nord]], [[India]], [[Bangladesh]], [[Timor Est]], [[Tagikistan]], [[Afghanistan]], [[Birmania]]. In [[Thailandia]], in particolare, Cesvi porta a compimento un progetto di [[sviluppo sostenibile]] che toglie dalla [[povertà]] e dalla disperazione molte comunità di pescatori che si riappropriano delle risorse vitali di un [[ecosistema]], dalla foresta di [[mangrovie]] alla [[barriera corallina]], che viene sottratto a un processo di sfruttamento distruttivo. Il progetto verrà replicato da Cesvi anche in altre aree delicate come la [[foresta amazzonica]], i grandi parchi africani, il delta interno del [[Mekong]], le montagne del [[Nepal]].
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===Comunicazione sociale e pubblicità positiva===
Gli [[anni 1990|anni novanta]] vedono Cesvi acquistare anche maggiore visibilità grazie a un impegno maggiore sul fronte della comunicazione: [[Giangi Milesi]], attuale presidente dell'associazione, e altri professionisti della pubblicità abbracciano il principio di "[[pubblicità positiva]]" e la prima [[pubblicità|campagna pubblicitaria]], ideata da [[Roberto Caselli]] e [[Chetti Fantini]], dal titolo esemplificativo (''Questa non è una pubblicità Benetton'', [[1994]]), si pone in esplicita contrapposizione con le
▲Gli [[anni 1990|anni novanta]] vedono Cesvi acquistare anche maggiore visibilità grazie a un impegno maggiore sul fronte della comunicazione: [[Giangi Milesi]], attuale presidente dell'associazione, e altri professionisti della pubblicità abbracciano il principio di "[[pubblicità positiva]]" e la prima [[pubblicità|campagna pubblicitaria]], ideata da [[Roberto Caselli]] e [[Chetti Fantini]], dal titolo esemplificativo (''Questa non è una pubblicità Benetton'', [[1994]]), si pone in esplicita contrapposizione con le tendenze pubblicitarie dell'epoca.
L'immagine presenta due neonati, ripresi nel più grande ospedale di [[Hanoi]], capitale del [[Vietnam]], ma è in controtendenza con una politica scandalistica del messaggio sociale che, come emerge dai focus-group realizzati da Abacus e Doxa per Cesvi, non promuovono nel destinatario un atteggiamento di fiducia nell'azione solidale, quanto al contrario un rigetto del messaggio.
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===Azione di Cesvi nei Balcani===
Nel frattempo le guerre nella ex [[Jugoslavia]] spingono il Cesvi a essere presente anche nei [[Balcani]]. L'associazione si fa carico dei problemi sanitari a [[Kakanj]], in [[Bosnia]] - dove ancora oggi opera per educare alla pace e alla convivenza le nuove generazioni - e nel [[1995]], quando l'emergenza è quella di fornire la popolazione di abbigliamento pesante per affrontare la fredda stagione invernale, Cesvi decide di riaprire con i finanziamenti internazionali alcune piccole manifatture locali. L'operazione ottiene risultati: offre lavoro ai profughi che l'hanno perso e diventa un piccolo volano per la ripresa economica locale.
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===Il Progetto Takunda e l'istituzione delle Case del Sorriso===
Con il nuovo millennio Cesvi opera una riorganizzazione della propria struttura assumendo il modello tipico di un'organizzazione per obiettivi: "Fare bene il bene" ([[1 marzo]] [[2000]]) è il documento che ridefinisce ufficialmente missione, visione, principi guida, governance, pianificazione strategica e organigrammi dell'associazione.
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===Microcredito e imprenditoria sociale===
I vent'anni del Cesvi segnano un traguardo politico fondamentale per l'associazione: su iniziativa e spinta di [[Maurizio Carrara]], presidente di Cesvi, e [[Riccardo Bonacina]], fondatore e direttore editoriale di ''Vita'', viene approvata la legge che allinea la deducibilità fiscale delle donazioni a quella degli altri paesi sviluppati ("+ Dai - Versi"), provvedimento che in molti altri paesi occidentali, ha già consentito lo sviluppo di un rilevante settore economico privato-sociale e al terzo settore di incidere anche nella politica del Paese. Maurizio Carrara, nello stesso anno, diventa consigliere delegato del [[Gruppo Vita]] e lascia la guida dell'associazione. Viene eletto presidente dell'associazione [[Giangi Milesi]].
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===Cesvi oggi===
Nel [[2006]] Cesvi ha attivato 93 progetti internazionali dei quali hanno beneficiato quasi un milione e mezzo di persone, soprattutto in [[Africa]] e in [[Asia]].<ref>[http://www.cesvi.org/?pagina=indice_generico.php&tipologia=progetto Elenco paesi e progetti] del mondo in cui opera Cesvi</ref> Gli operatori italiani espatriati impiegati in questi progetti sono stati 73, gli operatori locali 603, i partner locali 70.
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* [http://www.giangukai.org/italia/index.asp Giangukai]
* [http://www.virusfreegeneration.eu/it/ Virus Free Generation]
{{ONG italiane di cooperazione allo sviluppo}}
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