Non violentate Jennifer: differenze tra le versioni
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'''''Non violentate Jennifer''''' (''I Spit on Your Grave'') è un [[film]] del [[1978]] diretto da [[Meir Zarchi]]. Rappresenta uno dei maggiori esponenti del sottogenere ''[[revenge movies|rape & revenge]]'' nel più puro stile dei [[film d'exploitation]].<ref name=diz> {{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=16353|titolo= Recensione dal ''Dizionario dei film horror'' di Rudy Salvagnini|editore=mymovies.it|accesso=24
==Trama==
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==Produzione==
Ad eccezione delle scene iniziali in cui si vede Jennifer partire, tutto il film è stato girato a [[Kent (Connecticut)|Kent]] nel [[Connecticut]].<ref> {{cita web|url=http://www.imdb.it/title/tt0077713/locations|titolo=Luoghi delle riprese per Non violentate Jennifer|editore=imdb.it|accesso=24
Zarchi visitò la casa mentre stava scrivendo la [[sceneggiatura]] del film e la sua atmosfera e ubicazione influenzarono lo sviluppo della storia.
Zarchi ha affermato di avere tratto lo spunto per lo sviluppo della storia da un'esperienza personalmente vissuta. Nell'ottobre del 1974 il regista, mentre guidava la sua auto nei pressi di un parco, si era imbattuto in una ragazza che vagava traumatizzata lungo il bordo della strada. Zarchi la soccorse e scoprì che la ragazza era stata violentata da due uomini. Appena accompagnata la ragazza alla stazione di polizia Zarchi restò sconvolto dal comportamento insensibile del poliziotto di turno, che piuttosto che soccorrerla portandola in ospedale la costrinse dapprima a depositare la versione dei fatti nonostante avesse una mandibola rotta.<ref> {{cita web|url=http://www.eofftv.com/notes/d/day/day_of_the_woman_notes.htm|titolo=PRODUCTION NOTES|editore=eofftv.com|accesso=25
Una delle caratteristiche più evidenti e inconsuete del film consiste nell'assenza di musiche, che il regista spiegò essere dettata dalla volontà di rendere maggiormente imprevedibile lo svolgersi dell'azione data l'assenza delle sensazioni trasmesse dalla [[musica]]. In questo modo quando avviene qualcosa, secondo quanto sostenuto da Zarchi, l'effetto è molto più scioccante.<ref> {{cita web|url=http://www.movieweb.com/news/exclusive-meir-zarchi-talks-i-spit-on-your-grave|titolo=EXCLUSIVE: Meir Zarchi Talks I Spit on Your Grave|editore=movieweb.com|data=9
==Lancio del film==
[[Camille Keaton]], pronipote di [[Buster Keaton]], nel 1978 vinse il premio come migliore attrice al [[Sitges - Festival internazionale del cinema della Catalogna|Festival internazionale del cinema della Catalogna]] in [[Spagna]] per la sua interpretazione nel ruolo di Jennifer Hills.<ref> {{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0077713/awards|titolo=Awards for Non violentate Jennifer|editore=imdb.com|accesso=24
Zarchi presentò il film alla [[Motion Picture Association of America|MPAA]] diverse volte prima che fosse approvato. L'associazione respinse il film a causa della sua violenza, suggerendo di attenuare la violenza ma rifiutandosi di specificare i tratti di pellicola da tagliare. Zarchi rimontò il film e lo presentò una seconda volta venendo nuovamente respinto. La MPAA infine approvò il film dopo il taglio dell'intera scena che mostrava lo [[sesso anale|stupro anale]].
Zarchi non fu in grado di trovare un distributore e così lui stesso distribuì il film. Riuscì a far proiettare il film in una serie di [[drive-in]] rurali, ma ogni volta solo per breve tempo, e i guadagni a malapena pareggiarono le spese. Nel 1980 la Jerry Gross Organization si rese disponibile per la distribuzione del film. Una condizione di questa riedizione consisteva nella possibilità di cambiare il titolo, che appunto dall'originale ''Day of the Woman'' divenne ''I Spit on Your Grave'', quest'ultimo da sempre odiato dallo stesso regista.<ref> {{cita web|url=http://www.fatally-yours.com/interviews/interview-exclusive-with-director-meir-zarchi/|titolo= Interview Exclusive with Director Meir Zarchi|data=28
==Censura e divieti==
Molte nazioni, come l'[[Irlanda]], [[Norvegia]], [[Islanda]] e [[Germania Ovest]] hanno completamente proibito il film, affermando che esso "glorificava la violenza contro le donne". Il [[Canada]] ha inizialmente proibito il film, ma negli [[anni 1990]] ha deciso di consentire alle singole province l'eventuale sblocco della proibizione. Dal 1998 alcune provincie (come [[Manitoba]], [[Nova Scotia]], e [[Quebec]]) hanno sbloccato il film con un ''rating'' che ne riflette il contenuto.
Negli [[Stati Uniti]] il rating originale fu ''rated X'', modificato in ''R'' in seguito alla riedizione. In [[Australia]] la versione censurata statunitense, rilasciata nel 1982, venne proibita nel 1994 e il film fu sbloccato sette anni dopo nella sua forma non tagliata.<ref> {{cita web|url=http://refused-classification.com/Films_ISpitOnYourGrave.htm|titolo=Details for I Spit On Your Grave|accesso=24
In [[Italia]] il film è uscito nel 1983 in forma tagliata, con le lunghe scene di violenza sessuale ridimensionate e attenuate, oltre ad altri piccoli tagli minori, e con il divieto ai minori di 18 anni.
==Critica==
Il critico cinematografico [[Roger Ebert]] non diede al film alcuna stella, riferendosi a esso come "un disgustoso sacco di spazzatura...senza uno straccio di distinzione artistica", aggiungendo che "vederlo è stata una delle esperienze più deprimenti della mia vita"<ref name=ebert>{{
''Encyclopedia of Horror'' rileva che il film ha attirato molte discussioni pro e contro, frequentemente coinvolgendo persone che chiaramente non hanno visto realmente il film. "Gli uomini sono così grossolanamente non attraenti e gli stupri così strazianti, protratti a lungo e crudamente presentati che è difficile da immaginare che la maggior parte degli spettatori maschi possa identificarsi con i perpetratori, tanto più che la struttura narrativa del film e la messa in scena forzano lo spettatore a vedere l'azione dal punto di vista della Keaton. Inoltre non vi è alcuna indicazione che lo abbia voluto lei o goduto, eccetto, naturalmente, le proprie percezioni degli stupratori, dai quali il film è attento a prendere le distanze". Il libro continua dicendo che le scene di vendetta erano state "grottescamente male interpretate da alcuni critici" dato che Jennifer solamente "finge di aver goduto dello stupro in modo da attirare gli uomini alla loro distruzione", e che in queste scene il film sta criticando "tipici argomenti maschili riguardanti donne che se la sono cercata" come "retorica semplicemente sessista, autoscusante e sono chiaramente presentati come tali".<ref>Milne, Tom. Willemin, Paul. Hardy, Phil. (Ed.) ''Encyclopedia of Horror'', Octopus Books, 1986. ISBN 0-7064-2771-8 p 329</ref>
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Una rivalutazione è stata fatta da [[Carol J. Clover]] nel terzo capitolo del suo libro "Men, Women, and Chainsaws" edito nel 1992. Clover nota che lei e altre come lei "apprezzano, tuttavia a malincuore, il modo in cui la semplicità brutale [del film] espone una molla della cultura popolare". Clover sostiene inoltre che le simpatie del film sono interamente rivolte a Jennifer, che il pubblico maschile è destinato a identificarsi con lei, e non con gli aggressori, e che il punto del film è una identificazione [[masochismo|masochistica]] con il dolore usata per giustificare la [[catarsi]] sanguinosa della vendetta. Clover ha scritto che a suo svviso il film ha un debito con ''Un tranquillo week-end di paura''.<ref> {{cita libro|autore=Carol J. Clover|titolo=Men, Women, and Chain Saws: Gender in the Modern Horror Film |anno=1993|editore=Princeton University Press |id=0-691-00620-2}} </ref>
Queste rivalutazioni hanno a loro volta avuto risposta. Il critico Luke Y. Thompson del ''New Times'' ha affermato "I difensori del film hanno sostenuto che esso è in realtà a favore della donna, dovuto al fatto che la protagonista femminile alla fine vince, che è un po' come dire che i combattimenti fra galli sono a favore dei galli perché c'è sempre uno che resta in piedi".<ref> {{cita web|url=http://www.rottentomatoes.com/m/i_spit_on_your_grave/reviews/?sort=rotten|titolo=I Spit on Your Grave (Day of the Woman) Reviews|editore=Rotten Tomatoes|accesso=25
Il ''Dizionario dei film horror'' di Rudy Salvagnini considera il film come "la quintessenza dei cosiddetti ''rape & revenge movie''" aggiungendo che il film "dinamico e vivace, è diretto con una certa abilità e si giova della sensibile interpretazione di Camille Keaton", con la protagonista femminile che rappresenta l'unico personaggio umano "mentre gli uomini sono dipinti tutti come poco meno che animali".<ref name=diz />
Secondo ''il Davinotti'' il film "resta indelebile nella memoria, non bello ma realista". All'interno del filone ''rape & revenge'' "sposta ancora più oltre i limiti del genere diventando presto l'opera più cruda in assoluto sull'argomento". Il dizionario nota inoltre come l'assenza di colonna sonora, la sceneggiatura e la messa in scena ridotte al minimo essenziale descrivono gli eventi con "un approccio quasi documentaristico, freddo e spietato" che rappresenta "la forza principale di un film d'ambientazione naturalista" in cui la pace della natura e il silenzio enfatizzato dall'assenza di musica fanno da contraltare alla ferocia mostrata.<ref>{{ cita web|url=http://davinotti.com/index.php?f=1563|titolo=NON VIOLENTATE JENNIFER|editore=il Davinotti|accesso=28
==Home video==
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Al film ha fatto seguito il [[sequel]] non ufficiale ''[[Savage Vengeance]]'' (1993) in cui Camille Keaton reinterpreta il ruolo di Jennifer.
Nel 1985 è uscito il [[remake]] non ufficiale ''[[Naked Vengeance]]''. La CineTel Films ha acquistato i diritti per realizzare il remake ''[[I Spit on Your Grave (film 2010)|I Spit on Your Grave]]'' uscito nel periodo di [[Halloween]] 2010. Il film è stato diretto da Steven R. Monroe mentre il regista dell'originale, Meir Zarchi, è tra i produttori esecutivi.<ref> {{cita web|url=http://www.variety.com/article/VR1117986830?refCatId=13|titolo=Cinetel set for 'Grave' remake|autore=Michael Fleming|editore=Variety Magazine|data=3
==Note==
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