Music Farm Compilation: differenze tra le versioni
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|note = la [[compilation]] comprende 23 brani, variamente interpretati dai 10 concorrenti originari della prima edizione del [[reality show]] di [[Rai 2]], ''[[Music Farm]]'', artisti [[italia]]ni molto conosciuti negli [[Anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]], che hanno subìto, relativamente di recente, un forte calo di popolarità e che, all’epoca della trasmissione, eran tutti, senza eccezioni, privi di contratto discografico;
i 10 concorrenti sono rappresentati da una sola [[gruppo musicale|band]] (i [[Ricchi e Poveri]], per l’esattezza un [[trio]], composto da [[Ricchi e Poveri|Angela Brambati, Franco Gatti e Angelo Sotgiu]]) e da 9 [[cantante|cantanti]] solisti, di cui 5 donne ([[Silvia Salemi]], [[Francesca Alotta]], [[Loredana Berté]], [[Fiordaliso (cantante)|Fiordaliso]] e [[Annalisa Minetti]]) e 4 uomini (il vincitore [[Riccardo Fogli]], [[Marco Armani]], [[Gianni Fiorellino]] e [[Scialpi|Giovanni Scialpi]]);<ref>In realtà, alla prima edizione di ''[[Music Farm]]'' hanno preso parte non 10, bensì 11 concorrenti in totale. Mentre i [[Ricchi e Poveri]] sono riusciti ad arrivare fino alla fase finale a 4, piazzandosi poi sul gradino più basso del podio, e le 5 cantanti soliste sono state eliminate, una dopo l’altra, nello stesso ordine in cui sono qui citate (con la Minetti unica finalista donna, arrivata poi quarta, dietro al trio), per quanto riguarda invece gli uomini, elencati secondo lo stesso criterio, l’ultimo qui menzionato (maggiormente noto soltanto come [[Scialpi]]), ad un certo punto della gara, si è auto-eliminato, ed è stato sostituito da [[Ivan Cattaneo]]. Cattaneo, però, pur classificatosi secondo in assoluto nella classifica finale, dopo l’ultima decisiva sfida (perduta contro [[Riccardo Fogli]], trionfatore del programma), essendo entrato a gara già ampiamente iniziata, è stato l’unico a non aver fatto in tempo a collaborare alla realizzazione della [[compilation]], nella quale, infatti, non sono presenti né pezzi da lui interpretati né sue immagini (neanche nella [[foto]] di gruppo in [[copertina]]).</ref>
la compilation contiene, tra gli altri, il brano ''[[Sarà perché ti amo]]'', primo grande successo internazionale dei [[Ricchi e Poveri]] (presentato al [[Festival di Sanremo]] del [[1981]], pubblicato su [[45 giri]], e incluso nel primo [[album discografico|album]] della band come [[trio]], ''[[E penso a te (album)|E penso a te]]''); estratto anche come [[singolo|CD singolo]] indipendente, creditato a «Loredana Berté versus Ricchi e Poveri», con il nuovo titolo ''[[Sarà perché ti amo|Sarà perché ti amo (Chissenefrega)]]'', il pezzo ha nuovamente riscosso un grandissimo successo.
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La partenza della cantante calabrese era stata, infatti, quasi perfetta, con un'interpretazione superba di ''Con le mani'' di [[Zucchero Fornaciari]], non inclusa qui, che, in apertura assoluta di programma, sembrava aver già decretato la vincitrice. Alla fine, invece, l'inaffidabilità delle sue corde vocali ha dovuto soccombere di fronte agli acuti e alla verve inalterabili della mitica brunetta, sorretta dai due compagni, di avventura e di voce, anche loro in splendida forma - almeno quella vocale...
Perché, infatti, se il bel biondo Angelo si mantiene sia bello che biondo, con qualche ombra di grigio che si fa spazio sulla chioma della sua maturità anagrafica, a cui corrisponde, però, anche un'eccellente maturità timbrica, che ha un po' attenuato le note forse un po' troppo alte, e talvolta più algide del dovuto, di quando portava ancòra il caschetto alla [[Nino D'Angelo]], le esilaranti strisce quotidiane del daytime (con le imitazioni a luce rosso-tenue di una scatenata [[Fiordaliso (cantante)|Fiordaliso]]) si dimostrano invece senza pietà nei confronti degli "addominali sblusati" del baffo, per fortuna completamente oscurati dal calore vibrante del suo basso, che, al contrario, sembra aver acquistato maggiore agilità e leggerezza di quando cantava i cori di ''Made in Italy'' (chi non ricorda quei roboanti "oh cherie cherie"?), costituendo un impeccabile contrappunto agli acuti sempre ineccepibili della Brambati, la cui voce, invece, pare avere ancòra lo smalto lucido dei vent'anni, quando urlava l'assolo della sfortunata ''Un diadema di ciliegie'', uno dei Sanremo meno riusciti, al livello di classifica - basta ascoltarla qui in ''[[Salirò]]'' o in ''Poster'', e persino quando, scanzonata, fa il verso alla Berté, con i ripetuti "chissenefrega".
Dopo la sconfitta, Loredana si è dimostrata altamente professionale e sorprendentemente umana, apprezzando i colleghi a tal punto da voler incidere, insieme a loro, una nuova versione della storica ''[[Sarà perché ti amo]]'' del [[1981]], per l'occasione ribattezzata proprio ''Chissenefrega'', un sottotitolo irriverente, che ha finito col diventare il tormentone dei 10 piccoli indiani (+ 1...) e dell'intero programma. Di ''[[Sarà perché ti amo|Sarà perché ti amo (Chissenefrega)]]'' è uscito anche un [[CD|CD singolo]], creditato a «Loredana Berté versus Ricchi e Poveri», che ha dato nuovo lustro al pezzo, riportandolo in classifica dopo quasi 25 anni dalla sua prima uscita. Nella scaletta della compilation, il "duetto" (anche se cantano in quattro...) rappresenta la terza traccia, strategicamente posta dopo un diverso tipo di classico, ''C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones'', giustamente interpretato dal vincitore [[Riccardo Fogli]], che segue, a sua volta, ancòra la Berté, a cui spetta l'onore di aprire la raccolta, con un altro tipo ancora di cantautorato, quello irriverente del compianto [[Rino Gaetano]], con ''Ma il cielo è sempre più blu''.
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Fogli si fa notare anche nel pezzo di [[Renato Zero]], ''I migliori anni della nostra vita'', quasi verso la fine dell'album (traccia #18), e peraltro l'unico altro suo brano che è finito nella raccolta (ma per il vincitore, il premio consisteva nella possibilità di registrare un intero disco). Tra gli altri, partecipanti, una menzione va sicuramente ad [[Annalisa Minetti]], grande voce (vinse anche un [[Festival di Sanremo]], a metà degli [[Anni 1990|anni novanta]], cimentandosi poco dopo con una [[cover]] in italiano di ''Hero'', successo nientepopodimeno che della voce per eccellenza, [[Mariah Carey]], per poi scomparire nel nulla), presente con un'emozionata ''Certe notti'' di [[Luciano Ligabue|Ligabue]], ma soprattutto, presa sotto l'ala protettiva di Loredana, con ''Piccolo uomo'' di [[Mia Martini]], che la scatenata sorella quasi la obbliga a cantare ("Lei ha una voce pazzesca!", prorompe Loredana riferendosi ad Annalisa, quando le chiedono se avrebbe voluto cantarla lei o se, di fatto, pensa spesso di reinterpretare i pezzi di Mia - "Non m'azzardo più di tanto", butta lì, quasi casualmente).
Un'ultima nota va senza dubbio a un'altra grande voce, la [[Piacenza|piacentina]] [[Fiordaliso (cantante)|Fiordaliso]], sparita nel nulla all'inizio degli [[Anni 1990|anni novanta]], dopo una decade patinata da leoni, con brani che hanno fatto ballare o commuovere tutti, a seconda dei casi (''Non voglio mica la luna'', ''Li-bel-lu-là'', ''Il mio angelo'', ''Oramai''), e riaffacciatasi, proprio nel periodo precedente il reality, al [[Festival di Sanremo]], dopo più di dieci anni di assenza, che si scatena, nella raccolta, in ''Dimmi come'' di [[Alexia]] e ''Anche per te'', che non sono neanche tra i suoi brani più riusciti all'interno del programma, dotata com'è di una voce potente e graffiante, sicura di sé, che dà quindi il meglio nelle esecuzioni dal vivo, lasciando un segno visibile, o meglio, un'eco udibile, che risuona ancòra, dentro le orecchie, per parecchi minuti dopo la fine del brano (celebre il suo "Vincerò" [[Luciano Pavarotti|pavarottiano]] nella trasmissione ''[[Piazza Grande]]'' che co-condurrà per due anni, proprio successivamente al ritorno a Sanremo e grazie alla ulteriore visibilità acquistata con ''[[Music Farm]]'').
Per il resto, gli altri interpreti, più che gli altri brani, quasi tutti eccellenti, sembrano un po' sotto tono. [[Silvia Salemi]] non riesce a far decollare le troppo impegnative ''Quello che le donne non dicono'', portata al successo da [[Fiorella Mannoia]], e ''La donna cannone'', il classico di [[Francesco De Gregori]], per non parlare poi di [[Gianni Fiorellino]] (che la solita impulsiva Berté prima quasi prende a calci - "Ma chi è questo? Io non lo conosco e non ce lo voglio!" - e poi se ne innamora, quasi diventando balbuziente per lo shock dopo l'eliminazione del giovane - "Ridateci Fiorellino!"), che non si avvicina neanche da lontano al pathos che c'era nell'originale ''Cambiare'' del compianto [[Alex Baroni]], speculando anche un po' troppo sulla scelta della canzone, considerando che sceglierà anche ''Di sole e d'azzurro'' dell'ex compagna [[Giorgia (cantante)|Giorgia]] (quanto alla sua, di compagna, fin troppo presente in studio, con commenti fuori luogo, non aiuta di certo), mentre gli altri duetti risultano offuscati dalla scoppiettante performance Berté-Ricchi & Poveri.
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