Jacobaea uniflora: differenze tra le versioni

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Corregge secondo le norme del Sistema internazionale di unità di misura, replaced: mm →  mm (2), typos fixed: ) → ) (2), i → i, ⌊⌊⌊⌊M0⌋⌋⌋⌋ Il '''Senecione unifloro''' (nome scientifico ' using AWB
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|nome=Senecio unifloro
|statocons=
|immagine=[[Immagine: Senecio halleri.JPG |220px]]
|didascalia=''Jacobaea uniflora''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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==Etimologia==
Il nome generico (''Jacobaea'') potrebbe derivare da due fonti possibili: (1) da [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]] (o Jacobus); oppure (2) in riferimento all'isola di S. Jago ([[Capo Verde]]). <ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageJ.html |titolo=Botanical names|accesso=19-07-2011}}</ref> Il nome specifico (''uniflora'' = scapo con un unico fiore) fa invece riferimento al suo [[habitus]].
<br>
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato (''Jacobaea uniflora'') è stato proposto inizialmente dal botanico e medico italiano Carlo Ludovico Allioni (1728 – 1804) e perfezionato in seguito dal botanico Jan Frederik Veldkamp (1941 -) nella pubblicazione ''”Compositae Newslett. 44: 7.2006”'' del 2006.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do;jsessionid=D7DA2880712AE21EFB9A58DED6CACFEC?id=77073758-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=25-07-2011}}</ref>
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==Descrizione==
[[Image:Senecio halleri Hallers Greiskraut.JPG|150px|thumb|Il portamento]]
L'altezza di queste piante varia da 5 a 12 &nbsp;cm. La forma biologica è [[Sistema_Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]] ('''H scap'''), ossia sono piante perenni, con [[Gemma (botanica)|gemme]] svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Queste piante possiedono al loro interno delle sostanze chimiche quali i [[lattoni]] [[Terpeni|sesquiterpenici]] e [[alcaloidi]] [[Alcaloidi#Struttura|pirrolizidinici]]<ref name=Judd523>{{cita|Judd 2007|pag. 523}}</ref> Tutta la pianta è bianco-[[Glossario botanico#T|tomentosa]].
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono secondarie da [[rizoma]].
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===Infiorescenza===
[[Image:Senecio halleri2.JPG|150px|thumb|Il capolino]]
L'[[infiorescenza]] è formata da singoli [[Fiore delle Asteraceae|capolini]]. La struttura dei capolini è quella tipica delle [[Asteraceae]] : un [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] sorregge un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] composto da 21 [[Glossario botanico#S|squame]] disposte su un unico rango e tutte uguali fra loro, che fanno da protezione al [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] più o meno piano e nudo (senza pagliette)<ref name=Motta694>{{cita|Motta 1960|Vol. 3 – pag 694}}</ref> sul quale s'inseriscono due tipi di fiori : quelli esterni [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]] gialli (da 7 a 15) e quelli interni [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]] di colore giallo aranciato. Alla base dell'involucro sono presenti diverse squame più bervi. Diametro del capolino: 2 – 2,5 &nbsp;cm. Lunghezza delle squame: 10 &nbsp;mm.
===Fiore===
I fiori sono [[zigomorfo|zigomorfi]] e tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri ([[Glossario botanico#C|calice]] e [[corolla]] formati da 5 elementi). Sono inoltre [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], più precisamente i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del raggio]] (quelli [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]) sono femminili; mentre quelli del [[Fiore delle Asteraceae|disco]] centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]) sono bisessuali.
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*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: i [[sepali]] sono ridotti ad una coroncina di [[Glossario botanico#S|squame]].
 
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la parte inferiore dei [[petali]] è saldata insieme e forma un tubo; in particolare quelli del disco centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]) hanno delle fauci dilatate a cinque lobi, mentre nei fiori periferici ([[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]) il tubo termina con un prolungamento nastriforme terminante più o meno con cinque dentelli. Lunghezza dei fiori ligulati: 10 – 12 &nbsp;mm.
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 con dei filamenti liberi; le [[antere]] invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo [[Glossario botanico#S|stilo]].
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==Distribuzione e habitat ==
[[Immagine: Jacobaea uniflora - Distribuzione.PNG|500px|thumb|Distribuzione della pianta <br> (Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 164}}</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 536}}</ref>)]]
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Endemico – Ovest Alpico''']]
 
*Distribuzione: in [[Italia]] questa specie è presente (ma raramente) solamente nella parte occidentale delle [[Alpi Occidentali|Alpi]]. Oltre confine, sempre nelle Alpi, è presente in [[Francia]] (dipartimento della [[Savoia]]) e in [[Svizzera]] (cantone [[Vallese]]).<ref name=FA/>
 
*Habitat: l'[[habitat]] tipico sono i pascoli alpini (praterie rase alpine e subalpine) e le creste ventose; ma anche i muri, i ripari sotto le rocce, i ghiaioni e le pietraie. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[silice]]o con [[pH]] acido, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
 
*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 1900 fino a 2800 {{m s.l.m.}} (massimo 3500 {{m s.l.m.}}); frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|alpino]] e in parte quello [[Flora alpina|nivale]].
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==Altre notizie==
*(1) Il '''Senecio unifloro''' in altre lingue viene chiamata nei seguenti modi:
:*{{de}} ''Hallers Greiskraut''
:*{{fr}} ''Séneçon de Haller''
*(2) La specie di questa voce è stato oggetto di uno studio<ref>{{cita pubblicazione|url=
http://www.ege.fcen.uba.ar/materias/ecomolecular/Material/Gen%C3%A9tica%20Molecular%20de%20Poblaciones.%20AMOVA/bibliografia/filogeografiasenecio.pdf |autore=O. Bettin, C. Cornejo, P.J. Edwards & R.Holderegger|titolo= Phylogeography of the high alpine plant Senecio halleri (Asteraceae) in the European Alps: in situ glacial survival with postglacial stepwise dispersal into peripheral area| rivista=Molecular Ecology (2007) 16, 2517– 2524}}</ref> sulla sopravvivenza di alcune specie alpine durante le ultime [[Glaciazione|glaciazioni]] del [[Pleistocene]]. In particolare analizzando alcune frammenti del [[DNA]] dei [[Cloroplasto|cloroplasti]] della ''Jacobaea uniflora'' di varie zone alpine si sono individuate due aree a sud-ovest (Bonneval-sur-Arc, Savoia – Francia) e a nord-ovest (Zermatt/Simplon, Vallese &nbsp;– Svizzera) della [[Val d'Aosta]] di sopravvivenza durante i periodi glaciali dalle quali poi per graduale ricolonizzazione di aree periferiche e intermedie la specie ha rioccupato l'attuale area di distribuzione.
 
==Note==
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*{{Bibliografia|Conti et al. 2005|{{cita libro|autore=F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |id=ISBN 88-7621-458-5 |pagine=pag. 164 }}}}
*{{Bibliografia|Pelser et al. 2006|{{cita pubblicazione|url=http://uqu.edu.sa/files2/tiny_mce/plugins/filemanager/files/4281685/No;%2044.pdf|autore=Pieter B. Pelser, J.F.Veldkamp & Ruud van der Meijden|titolo= New combinations in Jacobaea Mill. (Asteraceae - Senecioneae)| rivista=Compositae Newsletter – Number 44 – 2006}}}}
 
 
== Altri progetti ==
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