Aradam: differenze tra le versioni
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|note=informazioni prese da<ref>[http://www.archeologiaindustriale.it/sez_produzione_it.php?content_type=nave&goto_id=762&scheda_tecnica= :: Museo della Cantieristica ::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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== Storia ==
Il 6 marzo 1937 fu dislocato a [[Napoli]], in seno alla 23ª Squadriglia Sommergibili<ref name="Museo della Cantieristica">[http://www.archeologiaindustriale.it/sez_produzione_it.php?&content_type=nave&goto_id=762 :: Museo della Cantieristica ::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. A fine anni Trenta volse vari viaggi di [[addestramento]] tra [[Tobruk]], [[Bengasi]] ed il [[Dodecaneso]]<ref name="Museo della Cantieristica"/>.
All’ingresso dell’[[Italia]] nel [[secondo conflitto mondiale]] si trovava dislocato a [[Cagliari]], inquadrato nella 71ª Squadriglia del VII Gruppo Sommergibili<ref name="xmasgrupsom.com">[http://www.xmasgrupsom.com/sommergibili/aradam.html Untitled Document<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="Museo della Cantieristica"/>. Era comandante dell’unità il [[capitano di corvetta]] Giuseppe Bianchini<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
Il 10 giugno 1940 fu inviato a [[meridione]] delle [[costa|coste]] [[Sardegna|sarde]] ed a [[settentrione]] dell’[[isola]] [[La Galite]], facendo ritorno alla [[base navale|base]] il 14 senza riportare avvistamenti<ref name="Museo della Cantieristica"/><ref name="xmasgrupsom.com"/>.
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Piuttosto controverso è il ruolo avuto dall<nowiki>’</nowiki>''Aradam'' nell’affondamento del cacciatorpediniere britannico ''Havock'', avvenuto il 6 aprile 1942:
* secondo alcune fonti il sommergibile (al comando del [[tenente di vascello]] Oscar Gran) avvistò ad est di [[Kélibia]] (Tunisia) l<nowiki>’</nowiki>''Havock'' in navigazione verso ovest, in direzione di [[Capo Bon]], e (in immersione) lo colpì – all’1.37 – con un siluro lanciato da 500 metri; il cacciatorpediniere, con gravi [[danno|danni]], cercò di andare ad incagliarsi sulla [[costa]], ma, in fiamme, fu spezzato in due dalla [[detonazione]] di un [[deposito]] [[munizioni]], mentre l<nowiki>’</nowiki>''Aradam'', frattanto emerso, osservava la scena<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 321</ref><ref name="Museo della Cantieristica"/>;
* secondo altre fonti l<nowiki>’</nowiki>''Havock'' andò ad incagliarsi alle 4.15, in posizione 36°48’ N e 11°08’ E, forse proprio per evitare il siluro, ma non fu colpito, e venne [[autodistruzione|autodistrutto]] dal proprio [[equipaggio]] una volta constatata l’impossibilità di disincagliarlo<ref name="betasom">[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=21543 Le Perdite Della Regia Marina Nella Seconda Guerra Mondiale - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>;
* secondo una terza versione, infine, l<nowiki>’</nowiki>Aradam silurò e distrusse il [[relitto]] dell<nowiki>’</nowiki>''Havock'' solo dopo l’incaglio<ref name="betasom"/>.
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* in maggio ad ovest della Sardegna<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
Il 10 aprile 1943 si trovava a [[La Maddalena]] quando la base fu bombardata da 84 aerei statunitensi (furono affondate unità minori e l’[[incrociatore pesante]] [[Trieste (incrociatore)|''Trieste'']]): non fu colpito ma ebbe due feriti<ref>[http://www.grupsom.com/Superfice/III°Divisione.htm La Fine del Trieste e Gorizia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nel corso dello stesso mese un controllo giudicò «buono» il suo stato, notando però che i segnalatori acustici erano in pessime condizioni<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 350</ref>.
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