Pargali Ibrahim Pascià: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = ottomano
|Categorie = no
|PostNazionalità = , il primo [[Gran Visir]] nominato dal [[sultano]] [[Solimano il Magnifico]] dell'[[Impero ottomano]]. Nel 1523, sostituì [[Piri Mehmed Pascià]], che era stato nominato nel 1518 dal padre di [[Solimano I]], il sultano [[Selim I]], e mantenne il suo incarico per tredici anni. Egli raggiunse un livello di importanza
}}
== Biografia ==
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Anche se sposò la sorella di Solimano e divenne come tale, parente della dinastia ottomana (''Damat''), questo titolo non venne usato frequentemente nelle cronache del tempo, probabilmente per non confonderlo con altri Gran Visir omonimi ([[Damat Ibrahim Pascià]] (un [[Bosnia|bosniaco]]) e [[Nevşehirli Damat İbrahim Pascià]] (un [[Turchia|turco]])). Egli è normalmente citato come "Pargali Ibrahim Pascià" o "Frenk (''l'europeo'') Ibrahim Pascià" a causa dei suoi gusti e dei suoi modi di fare. Un altro nome datogli dai suoi contemporanei era "Makbul Maktul (''amato e ucciso'') Ibrahim Pascià".
Il suo magnifico palazzo esiste ancora oggi ad [[Istanbul]] ed ospita il [[Museo di arte turca e islamica]]. Gli sono state attribuite origini [[slavi|slave]], [[Italia|italiane]] (più precisamente [[Genova|genovesi]]) o anche [[Albania|albanesi]] o [[ebrei|ebraiche]], in considerazione del fatto che conoscesse molte lingue, ma non legate ad alcun elemento concreto<ref> [[Joseph von Hammer Purgstall]], lo storico del XIX secolo ritenuta la massima autorità sulla storia dell'Impero ottomano, afferma che egli era greco. Tra l'altro molti di coloro che gli attribuiscono diverse nazionalità, sono concordi nel dire che la sua lingua madre fosse quella greca. Una fonte della [[Bilkent University]] (in [[lingua turca|turco]], con scritti anche in [[lingua inglese|inglese]]), trattante il profilo letterario di Ibrahim Pascià, fa menzione di attribuzioni di origini non greche di Ibrahim Pascià, confutando allo stesso modo tutte le notizie relative alle sue origini indiscutibili. [http://www.thesis.bilkent.edu.tr/0002528.pdf The literary life around Pargali Ibrahim Pasha by Esma Tezcan, Bilkent University]. İsmail Hâmi Danişmend, un altro importante studioso della storia dell'Impero ottomano, non nasconde la sua antipatia per la personalità di Ibrahim Pascià, chiamandolo un "magnifico vagabondo" di origini oscure. Il sito web [[Albania|albanese]] in
Sul fronte diplomatico nei suoi rapporti con la cristianità occidentale, Ibrahim riuscì a realizzare un successo completo. Dipingendosi come
Un comandante di grado elevato dell'esercito ottomano, disse che Ibrahim decadde dalle grazie del sultano per
Poiché Solimano aveva giurato di non mettere a morte Ibrahim durante il suo regno, egli invocò una ''[[fatwa]]'' che gli permise di giurare di nuovo, costruendo poi una moschea ad [[Istanbul]]. Egli annunciò la ''fatwa'' una settimana prima dell'esecuzione di Ibrahim e cenò con lui sette volte prima dell'esecuzione, così da dare al suo amico d'infanzia l'opportunità di abbandonare il paese o di chiedere la grazia al sultano. Fu scoperto più tardi, nelle lettere di Ibrahim, che egli era perfettamente consapevole della situazione ma ciononostante decise di rimanere.
Solimano si pentì dell'esecuzione di Ibrahim ed il suo carattere cambiò in modo completo, al punto che divenne completamente avulso dalle attività di governo. I suoi rammarichi sono riflessi nei suoi poemi nei quali, anche dopo venti anni, tratta continuamente i temi dell'amicizia, dell'amore e della fiducia tra amici, spesso alludendo ai tratti del volto ed al carattere di Ibrahim.
== Voci correlate ==▼
* [[Lista dei Gran Vizir ottomani]]▼
== Note ==
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* Alum Bati, ''Harem Secrets'' (2008, Trafford, ISBN 978-1-4251-5750-0)
* Mika Waltari, ''[[The Wanderer (Waltari)|The Wanderer]]'' (1949).
▲== Voci correlate ==
▲* [[Lista dei Gran Vizir ottomani]]
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