Cosenza Calcio: differenze tra le versioni
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=== Dal 1988 al 1995 ad un passo dalla Serie A ===
[[File:Michele Padovano.jpg|thumb|150px|left|[[Michele Padovano]] con la maglia del Cosenza in una partita commemorativa disputata nel 2008]]
Le ultime stagioni di Serie B appartengono alla storia più recente. Il Cosenza disputa con onore e dignità ben quattordici campionati di cadetteria su quindici totali (1988-2003). Le tragedie delle morti di [[Donato Bergamini]] e [[Massimiliano Catena]] scandiscono i tempi di un decennio ricco di contraddizioni. Appena promossi in serie B, abbandona la panchina rossoblu Gianni Di Marzio, l'artefice della promozione, e viene ingaggiato [[Bruno Giorgi (allenatore)|Bruno Giorgi]]; il campionato più importante della storia del Cosenza è legato alla brillante stagione 1988-1989, targata appunto Bruno Giorgi. Sull'intelaiatura della squadra appena promossa in Serie B vengono inseriti alcuni innesti: l'attaccante [[Alessio Brogi|Brogi]] dal Montevarchi, Cozzella, i difensori [[Alberto Rivolta|Rivolta]] dell'Inter, [[Andrea Poggi]] del Torino e [[Ugo Napolitano]] dal Prato, e i centrocampisti [[Giorgio Venturin]] dal Torino e Bruno Caneo dal Pisa. Furono ceduti invece Montrone, Maniero, Del Nero, Schio, Ruvolo, Giovannelli e Giansanti.
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[[File:Giuseppe sannino.JPG|thumb|150px|left|Mister [[Giuseppe Sannino]] ha allenato il Cosenza FC nella stagione 2004/2005]]
A seguito della soppressione del club dal panorama calcistico italiano, l'allora sindaco di Cosenza [[Eva Catizone]], dà vita a un progetto di rinascita del calcio. Tutta la città si stringe attorno all'iniziativa. Così il 5 agosto 2003 nasce l'AS Cosenza FC che è stata ammessa in Serie D con il trasferimento del titolo del [[Castrovillari]].Fu assemblato un buon gruppo di giocatori tra i quali spiccava la figura di Gigi Lentini. Fu un'anno difficile con [[Gregorio Mauro]] in panchina sostituito da [[Mario Russo]], dai fratelli [[Sanderra]] e infine con la bandiera rossoblu [[Luigi Marulla]]. La squadra terminò in settima posizione.
Nel 2004 il vecchio Cosenza Calcio 1914 fu tuttavia riammesso in Serie D a seguito di una sentenza giudiziaria, questo causò alla città di Cosenza l'avere due differenti squadre nella stessa divisione. Questo durò solo un'anno. L'AS Cosenza FC e il Cosenza Calcio 1914 disputarono un campionato anonimo chiudendo rispettivamente in ottava e nona posizione. Passarono per il San Vito numerosi giocatori e molti allenatori, [[Giuseppe Sannino]], [[Giacomo Modica]] e infine [[Antonio Aloi]] per l'AS Cosenza FC e le bandiere [[Luigi De Rosa]] e [[Luigi Marulla]] per il Cosenza Calcio 1914. Il punto più basso della storia del calcio cosentino si ha durante la stracittadina in cui la tifoseria torna compatta allo stadio per dire no ad un umiliante falso derby interrompendo la partita con un invasione. Il Cosenza Calcio 1914 definitivamente fallì nel 2005 e l'AS Cosenza FC cambiò denominazione in AS Cosenza Calcio. Tuttavia il club mancò la promozione ai play-off per mano della Vibonese nel 2005-2006 con in panchina [[Giacomo Zunico]] che aveva sostituito precedentemente lo stesso [[Luigi Marulla]] e del Siracusa nel 2006-2007 con in panchina [[Pino Rigoli]] che aveva precedentemente sostituito lo stesso [[Giacomo Zunico]]. Quest'ultimo anno fu una vera e propria agonia, problemi economici asfissiarono la società e la portarono al fallimento. L'AS Cosenza Calcio rinunciò all'iscrizione nel luglio 2007.
=== La rinascita della Fortitudo Cosenza ed il terzo fallimento ===
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