Ercole Farnese: differenze tra le versioni

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Nel [[1787]], grazie all'eredità ottenuta da [[Carlo III di Borbone]], figlio di [[Elisabetta Farnese]], l'intera collezione Farnese fu trasferita a Napoli e collocata prima nella [[reggia di Capodimonte]], edificata proprio a tal scopo, e poi, successivamente, [[Museo Archeologico Nazionale di Napoli|nel palazzo del real museo]].
 
La statua fu trovata per la prima volta priva di alcuni pezzi, tra i quali i due polpacci. Così [[Guglielmo Della Porta]], allievo di [[Michelangelo]], eseguì il restauro della scultura inserendo le suddette parti mancanti. Successivamente, quando furono ritrovati i due frammenti di arti inferiori, si decise di lasciare i pezzi di recente aggiunta in quanto considerati di maggior fattura. Solo duarentidurante il periodo dei [[Borbone di Napoli]], alla fine del Settecento, si decise di ripristinare gli antichi arti sostutuendoli a quelli di restauro. Oggi nel museo archeologico di Napoli è possibile vedere alle spalle dell'Ercole una parete sulla quale sono esposti i due polpacci scolpiti da [[Guglielmo Della Porta]].<ref name=Museo/>
 
== Descrizione ==