La V2V-2 ebbe una breve ma intensa storia di utilizzazione nell'immediato dopoguerra. Sia gli americani che i russi poterono disporre di centinaia di questi missili al fine di far partire i propri programmi spaziali sulla base delle ricerche tedesche.
Molti missili costruiti alla fine degli anni 40 ed inizio degli anni 50 derivano dal progetto tedesco, un brillante esempio fu il missile [[Missile Redstone | Redstone]] derivato dalla tecnologia della V2V-2 permise alla America di lanciare il suo primo satellite orbitale [[Explorer 1]] e successivamente il primo astronauta in un volo suborbitale [[Progetto Mercury]].