De Havilland DH.34: differenze tra le versioni

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Dal [[1921]], grazie anche alla esperienza ottenuta lavorando sull'[[De Havilland DH.18]], ci si rese conto che per sviluppare il traffico aereo civile, gli aerei necessitavano di standard di sicurezza più elevati. Per questo l'azienda sviluppò in primis il [[De Havilland Doncaster|Doncaster]], un monoplano che poteva ospitare 10 passeggeri, e successivamente il DH.32, aereo molto simile al DH.18 ma equipaggiato con un motore meno potente e costoso, il [[Rolls-Royce Eagle]]. Data l'urgente necessità di una maggiore capacità di trasporto, i lavori sul DH.29 e DH.32 vennero fermati e ci si dedicò al DH.34 con una capacità maggiorata a 10 passeggeri.
 
Il DH.34 ebbe una fusoliera realizzata in legno multistrato e l'abitacolo per due piloti venne posizionato avanti le ali e la cabina passeggeri. Anche le ali vennero realizzate in legno e come motore fu scelto un [[Napier Lion]] in grado di avviarsi autonomamente senza richiedere un avvio manuale<ref name="jacksonv2">Jackson, A.J. ''British Civil Aircraft since 1919 Volume 2''. London: Putnam,1973. ISBN 0-370-1010710010-X7.</ref>.
 
Due DH.34 vennero ordinati dalla [[Daimler Airway]], primo lotto di un ordine complessivo di 9 esemplari, e il primo prototipo (con seriale ''G-EBBQ'') volò la prima volta il 26 marzo [[1922]]<ref name="jacksonv2"/>. La velocità di stallo dell'aereo (101 km/h) venne considerata bassa e responsabile di un incidente mortale avvenuto nel [[1923]], pertanto fu aumentata la superficie alare tramite l'aggiunta di estensioni sull'ala superiore<ref name="jacksonv2"/>.