Benedetto Croce: differenze tra le versioni

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=== La rottura con il fascismo ===
Inizialmente affine all'ideologia fascista, nella quale confidava, come molti altri, perché l'Italia potesse effettuare un ritorno all'ordine<ref>[http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/oggilastoria/2011/05/24/italia-in-guerra.html RSI L'italiaItalia entra in guerra]</ref>, Croce ruppe definitivamente col [[fascismo]] a seguito del delitto [[Giacomo Matteotti|Matteotti]] ([[10 giugno]] [[1924]]). Nello stesso anno interruppe la sua amicizia con [[Giovanni Gentile]], per discrepanze filosofiche e soprattutto politiche. Gentile, con la pubblicazione del [[Manifesto degli intellettuali fascisti]] nel [[1925]], si era infatti schierato definitivamente dalla parte del [[fascismo]].
 
Croce rispose aderendo all'invito di [[Giovanni Amendola]], pubblicando a sua volta su [[Il Mondo]] il [[1º maggio]] [[1925]], il [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] nel quale veniva denunciata la violenza e la soppressione della [[libertà di stampa]] da parte del [[regime]].