Jean Piaget: differenze tra le versioni
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I due processi si alternano alla costante ricerca di un ''equilibrio fluttuante'' ([[omeostasi]]) ovvero di una forma di controllo del mondo esterno. Quando una nuova informazione non risulta immediatamente interpretabile in base agli schemi esistenti il soggetto entra in uno stato di disequilibrio e cerca di trovare un nuovo equilibrio modificando i suoi schemi cognitivi incorporandovi le nuove conoscenze acquisite.
==Le fasi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget==
Nei suoi studi sull’età evolutiva Piaget notò che vi erano periodi dello sviluppo nei quali prevaleva l’assimilazione e fasi nelle quali prevaleva l’adattamento e fasi di relativo equilibrio. Sviluppò così una distinzione delle fasi dello sviluppo cognitivo individuando 4 fasi dello stesso.
===Fase senso-motoria===
Dalla nascita ai 2 anni circa. Come implica il nome il bambino utilizza i sensi e le abilità motorie per comprendere ciò che lo circonda, affidandosi inizialmente ai soli riflessi e più avanti a combinazioni di capacità senso -motorie.
*Reazioni circolari primarie: tra i primo e il quarto mese di vita il bambino sviluppa le reazioni circolari primarie ovvero la ripetizione di un’azione casuale per ritrovarne gli effetti gradevoli. L’esempio è la suzione del dito, trovandola piacevole il bambino la ripete per lunghi periodi.
*Reazioni circolari secondarie: tra il quarto mese e l’anno di vita il bambino orienta i suoi comportamenti verso l’ambiente esterno cercando di afferrare e muovere gli oggetti e osserva i risultati delle sue azioni. Agitando un sonaglio provoca dei rumori piacevoli e cerca di ripetere l’azione per riprodurre il suono.
*Reazioni circolari terziarie: dai 12 ai 18 mesi. Consistono nello stesso meccanismo descritto in precedenza ma effettuato con variazioni. Ad esempio afferrare e battere un oggetto contro superfici diverse. In questa fase il bambino inizia a comprendere la permanenza degli oggetti mentre nelle fasi precedenti se l’oggetto è in vista “non esiste”.
Dopo i 18 mesi il bambino sviluppa la capacità di immaginare gli effetti delle azioni che sta eseguendo, di eseguire e descrivere azioni differite o oggetti non presenti nel suo campo percettivo, di eseguire sequenze di azioni come per esempio appoggiare un oggetto per aprire la porta, cominciano inoltre i primi giochi simbolici, il “fare finta di…”.
===Fase pre-operativa ===
Dai 2 ai 7 anni. In questa fase l’atteggiamento del bambino è ancora molto egocentrico, vede le cose da un solo punto di vista: il suo! Per cui ad esempio spiegherà che “l’erba cresce così quando io cado non mi faccio male”. Crede che tutti la pensino come lui e che capiscano i suoi pensieri, tipicamente se racconta una storia lo farà in modo che un ascoltatore che non conosce la storia non capirà nulla.
Il bambino è in grado di fingere e quindi apprende ad usare i simboli. Un simbolo è un oggetto che ne rappresenta un altro. Un esempio è il gioco creativo nel quale il bimbo usa, per esempio, una scatola per rappresentare un tavolo, dei pezzetti di carta per rappresentare i piatti ecc.
Il suo ragionamento in questa fase non è né deduttivo, né induttivo, ma transduttivo o analogico, dal particolare al particolare. Ad esempio se un insetto gli fa paura perché l'ha molestato è facile che molti altri insetti che non l'hanno molestato gli facciano paura. Ciò si traduce in una modalità di comunicazione piena di “libere associazioni” senza alcuna connessione logica in cui il ragionamento si sposta da un’idea all’altra rendendo pressoché impossibile una ricostruzione attendibile di eventi.
==Opere==
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