Storia della televisione: differenze tra le versioni

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Almeno nella fase iniziale la [[televisione]] italiana era una delle più ''pedagogiche'' al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato la programmazione, pur non cercando il consenso dei telespettatori, poteva essere considerata ''soporifera'', dall'altro ebbe indubbi benefici nei confronti di una situazione nazionale, a quei tempi, caratterizzata da una certa arretratezza nei costumi e da una disomogeneità culturale. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'Italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta [[Mike Bongiorno]]."
 
Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri Paesi europei: solo nel [[1961]] iniziarono le trasmissioni del secondo canale RAI e la terza rete tvTV arrivò tra la fine del [[1979]] e l'inizio del [[1980]] (come da riforma del 1975). Le trasmissioni a colori, iniziate in via sperimentale fin dagli [[1970|anni '70]], in particolare con la trasmissione delle [[Giochi della XX Olimpiade|Olimpiadi di Monaco]] nel [[1972]], che avveniva con diversi sistemi a giorni alterni in quanto proprio in quel periodo veniva dibattuta in Parlamento l'adozione del sistema di trasmissione tra i sostenitori del francese [[SECAM]] e quelli del tedesco [[PAL]], inizieranno ufficialmente solo nel [[febbraio]] [[1977]] cioè circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli [[USA]], principalmente per l'opposizione di alcuni personaggi politici (in particolare [[Ugo La Malfa]]) che temevano gli effetti devastanti sull'allora precaria situazione economica italiana dello scatenarsi della "corsa all'acquisto" del nuovo elettrodomestico (costoso e quasi sempre importato dall'estero) da parte delle famiglie italiane.
 
=== Le televisioni commerciali ===
Nel frattempo erano nati i primi tentativi di ''[[Televisioni locali]]''. Nel 1974 una sentenza della [[Corte costituzionale]] legittima l'esistenza della [[televisione via cavo]],<ref> La questione di legittimità costituzionale che aveva portato alla sentenza della Corte Costituzionale n. 225 del 1974 era stata sollevata dal pretore di Biella nell'ambito del procedimento penale a carico di Giuseppe Sacchi, proprietario di [[Telebiella]]. </ref> ed un'altra due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale, Da questa esperienza nasce [[Telemilano 58]], che ha assorbito [[Telemilanocavo]] e che successivamente diventa [[Canale 5]].
Il decennio successivo vide l'affermazione delle emittenti private (tra cui quelle della Fininvest, identificabili con quelle oggi di Mediaset) ed il loro immediato successo (Da ricordare che nel periodo un decreto legge del governo di [[Bettino Craxi]] legalizzò le trasmissioni in diretta delle tvTV private sul territorio nazionale, ultima prerogativa esclusiva del monopolio di Stato [[Rai]]).
 
La proliferazione di emittenti televisive ha richiesto a più riprese interventi legislativi di regolamentazione, nessuno dei quali è ovviamente uscito indenne da polemiche. L'articolazione delle problematiche innestate è tale da coinvolgere negli argomenti di discussione diritti costituzionali e questioni di opportunità politiche, essendosi addirittura sviluppata una giurisprudenza specialistica (ad esempio le mai rispettate e pluriviolate sentenze della Corte Costituzionale). C'è chi ritiene che la situazione italiana a causa della presunta concentrazione di mass-media nelle mani di Mediaset, sia in contrasto con il fondamentale articolo 21 della Costituzione (libertà d'espressione), almeno nel delicatissimo campo tvTV: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 70%.
 
Il settore, sul finire del primo decennio, è oggetto di una nuova rivoluzione grazie al passaggio dal segnale analogico a quello digitale, transizione avvenuta sia per rispettare la direttiva europea [[Televisione senza frontiere]], sia consentire un aumento delle emittenti (la trasmissione digitale permette l'accensione di un maggior numero di canali). Inoltre col nuovo sistema troverà rapida diffusione il nuovo standard in alta definizione.
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* [[1939]]: il [[22 luglio]] a [[Monte Mario]], vicino [[Roma]], entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell'[[Eiar]] (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall'azienda italiana [[SAFAR]], con una potenza di 2 kW.
* [[1939]]: [[3 settembre]]: la [[BBC]] sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
* [[1940]]: il [[31 maggio]] anche il trasmettittoretrasmettitore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l'approssimarsi dell'entrata in guerra dell'Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l'occupazione nazista.
* [[1941]]: 1º luglio: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda un orologio)
* [[1942]]: in Gennaio le emittenti americane NBC e CBS sopendonosospendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell'intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
* [[1947]]: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle [[radiocomunicazione|radiocomunicazioni]] di [[Atlantic City]] decidono di chiamare "televisione" (in sigla "TV") la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
* [[1954]]: il [[3 gennaio]] alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul ''[[Raiuno|Programma nazionale]]''.
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* [[1956]]: le [[VII Giochi olimpici invernali|VII Olimpiadi invernali]] di [[Cortina d'Ampezzo]] sono le prime ad essere trasmesse in [[eurovisione]]. Quattro anni dopo toccherà alle [[Giochi della XVII Olimpiade|Olimpiadi]] di [[Roma]].
* [[1957]]: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''.
* [[1960]]: la tvTV si diffonde molto rapidamente: in quell'anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel [[1970]] saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del [[6 luglio]] 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
* [[1961]]: il [[4 novembre]] cominciano le trasmissioni del ''[[Raidue|Secondo Programma]]''.
* [[1962]]: l'11 luglio ha luogo il primo esperimento di trasmissione in [[mondovisione]] attraverso il [[satellite artificiale]] [[Telstar]]
* [[1964]]: in [[California]] nasce la prima [[pay-tvTV]]. Nello stesso anno, la [[Giochi della XVIII Olimpiade|XVIII Olimpiade]] di [[Tokyo]] è il primo grande evento sportivo trasmesso in mondovisione via satellite.
* [[1966]]: {{citazione necessaria| Nasce [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], la prima televisione libera italiana via cavo.(Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest'esperienza).}}
* [[1967]]: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
* [[1969]]: tra il [[20 luglio|20]] e il [[21 luglio]] l'uomo sbarca sulla [[Luna]]: la trasmissisonetrasmissione ''25 ore sulla Luna'' - ricordata anche con il titolo ''L'uomo sulla luna'' - dura 28 ore consecutive in [[diretta televisiva]] via satellite viene seguita in mondovisione da più di 500 milioni di persone. In quella notte ci fu un battibecco tra i giornalisti [[Tito Stagno]] (da [[Roma]]) e [[Ruggero Orlando]] (in collegamento telefonico da [[Houston]]) i quali non concordavano sul momento esatto dell'allunaggio: questo battibecco passò alla storia della televisione entrando a far parte dell'[[immaginario collettivo]] di molti telespettatori <ref> [http://www.youtube.com/watch?v=NuSL-_HPcg4 Storica diretta RAI l' uomo sulla luna 1969]</ref>.
* [[1971]]: {{citazione necessaria|[[Telediffusione Italiana Telenapoli]] introduce in Italia il colore nella [[TV via cavo]], con 6 anni d'anticipo rispetto alla [[RAI]].}} In Italia inizia a trasmettere la televisione privata [[Telebiella]] che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
* [[1974]]: Il [[10 luglio]] la sentenza 225<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0225s-74.html La sentenza n. 225]</ref> della corte costituzionale e la sentenza 226 <ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html la sentenza n. 226] </ref>legittimano di fatto la [[televisione via cavo]] e la ripetizione in Italia delle [[televisioni estere in lingua italiana]]. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): [[Canale 21]] (Napoli), [[Telealtomilanese]] ([[Busto Arsizio]]), [[GBR (televisione)|GBR]] (Roma).
* [[1975]]: il [[14 aprile]] 1975 la legge 103/75<ref> [http://www.agcom.it/L_naz/l103_75.htm la legge 103/75], </ref> la cosiddetta ''legge di [[riforma della RAI del 1975|riforma della RAI]]'', segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la tvTV di Stato passa dal controllo del Governo a quello del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]]: nasce ufficialmente la ''[[lottizzazione]]''; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
* [[1976]]: con la sentenza n. 202 del [[28 luglio]] si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il [[31 dicembre]] va in onda l'ultima puntata di ''[[Carosello]]''. Termina dopo vent'anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di ''prima serata'' che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli ''teleutenti''. Nasce nel quartiere di [[Milano 2]] ([[Segrate]]) l'emittente [[Telemilanocavo]], fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l'emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
* [[1977]]: la RAI introduce nella tvTV italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], erano già in circolazione sperimentale durante la [[seconda guerra mondiale]]). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di [[Renzo Villa]] e [[Enzo Tortora]].
* [[1979]]: il [[15 dicembre]] iniziano le trasmissioni di [[Rai 3]].
* [[1980]]: [[TeleMilano]], viene trasformata in capofila del network nazionale [[Canale 5]]. Il circuito ''PIN - Primarete Indipendente'' del gruppo [[Rizzoli]] dà vita al primo [[telegiornale]] nazionale privato: ''Contatto'', diretto da [[Maurizio Costanzo]].