Ansaldo 149/40 Mod. 1935: differenze tra le versioni

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Il cannone 149/40 Mod 35 era fornito di una bocca da fuoco di lunghezza 6 m in acciaio, con il l'anima ricambiabile a freddo in un'ora. l'otturatore era a vitone con anello plastico ed il sistema di sparo a percussione a ripetizione, con possibilità di tiro solo nel primo arco (tiro diretto). L'otturatore era a vitone cilindrico con nello plastico di chiusura, il caricamento avveniva tramite una cucchiaia, che permetteva l'inserimento del proietto nella culatta con una alzo massimo di 20°. Il congegno di mira era a cannocchiale panoramico, con alzo e linea di mira indipendenti. Il munizionamento era a cartoccio, senza bossolo<ref>F. Cappellano, op. cit. pag 142</ref>.
 
L'affusto in batteria poggiava su due code ed una piattaforma che formava la base del sottoaffusto, a cui era fissato il carrello di traino, che quindi aumentava la massa del complesso in batteria. Le code potevano essere regolate sia sul piano orizzontale sia su quello verticale, permettendo quindi al pezzo di adattarsi al terreno, conservando comunque la verticalità dell'affustino. Le estremità delle code terminavano con due portavomeri, imperniati in modo da permettere il migliore adattamento al terreno. L'affusto era composto da dalla culla, dalla slitta col freno di rinculo e recuperatori e affustino. Gli orecchioni erano anteriori alla culla<ref>F. Cappellano, op. cit. pag 143</ref>. Il brandeggio della bocca era ottenuto facendo ruotare l'affustino sul sottoaffusto, tramite volntino, mentre l'elevazione era ottenuta tramite due settori dentati e rocchetti, che agivano su una ruota elicoidale.
 
Togliendo le casse dei vomeri l'affusto poteva essere ruotato a 360°, permettendo così liberà di manovra ai veicoli di traino, che non erano costretti ad allineare il pezzo con la piazzola.