Più pene che pane: differenze tra le versioni

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'''''Più pene che pane''''' (titolo originale in [[lingua inglese|inglese]]: '''''More Pricks than Kicks''''') è una raccolta di 10 racconti scritta da [[Samuel Beckett]] intorno agli anni [[1930]]-[[1933|33]] e pubblicata originariamente dalla Chatto and Windus di [[Londra]] nel maggio [[1934]], per interesse di Charles Prentice, e poi ripresa dadalla [[Grove Press]] di [[New York]] nel [[1972]]. È il suo primo libro di finzione, dopo la pubblicazione del saggio su [[Marcel Proust|Proust]].
 
== Struttura ==
Contiene estratti dal romanzo ''[[Dream of Fair to Middling Women]]'', per il quale l'autore non riuscì a trovare un editore, insieme con altri racconti, uno solo dei quali<ref>''Dante and the Lobster'', in «This Quarter», V, 2, dicembre 1932, pp. 222-36.</ref> era già uscito su rivista. Il libro non vendette granché e fu recensito come mera "imitazione di [[James Joyce|Joyce]]" o prodotto "sperimentale e insicuro"<ref>cfr. James Knowlson, ''Damned to Fame'', New York 1996, p. 177.</ref>.
 
Pur avendo tradotto da sé la maggior parte delle proprie opere, scritte in inglese o direttamente in francese, la traduzione in [[lingua francese|francese]], con il titolo di ''Bande et sarabande'', è stata fatta solo nel [[1994]], da Edith Fournier.
 
L'edizione italiana uscì con il titolo ''Novelle'', tradotta da Alessandro Roffeni, presso la [[SugarCo Edizioni|SugarCo]] di [[Milano]] nel [[1970]], (collana «I giorni» n.° 41), poi ripresa in ed. economica da [[Garzanti]] ([[1975]], collana «I Garzanti» n.° 595) e nuovamente da SugarCo (collana «Tasco» n.° 15) con il nuovo titolo ''Più pene che pane''.
 
Da qualche dettaglio, si possono ambientare i racconti a [[Dublino]] (dove il libro verrà censurato, e costò a Beckett un processo, impedendone la pubblicazione fino al [[1952]]).
 
==Struttura==
I racconti seguono la vita di un personaggio alquanto libresco, chiamato Belacqua Shuah, una specie di antieroe, dal suo periodo di studente alla morte. Il nome [[Belacqua]] è preso da [[Dante]], dal IV canto del ''[[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]'', dove simboleggia la pigrizia. Beckett aveva scoperto Dante nel [[1926]] e da allora era stata una delle sue letture preferite e più frequenti<ref>Edith Fournier, ''Préface'', in Samuel Beckett, ''Bande et sarabande'', Éditions de Minuit, Paris 1994, pp. 7 e 11.</ref>.
 
*La storia d'apertura, ''Dante e l’aragosta'' (''Dante and the Lobster''), racconta l'orrore davanti alla scoperta che un'[[aragosta]] debba essere bollita da viva. L'insegnante di italiano, Beatrice Ottolenghi, è probabilmente modellata su Bianca Esposito<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 68.</ref>, una lettrice d'origine napoletana che insegnava al [[Trinity College]].
*Il secondo racconto, ''Fingal'' (stesso titolo in originale), copre alcuni incontri giovanili di Belacqua con una certa Winnie e un certo Dr. Sholto.
 
*Il terzo racconto, ''Ding-dong'' (''Ding-Dong''), il cui titolo probabilmente deriva da ''[[La tempesta]]'' di [[Shakespeare]]<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 69, dice dal canto funebre di [[Ariel (Shakespeare)|Ariel]].</ref>, ha a che fare con le attività musicali e sportive che Belacqua non fa.
Il secondo racconto, ''Fingal'' (stesso titolo in originale), copre alcuni incontri giovanili di Belacqua con una certa Winnie e un certo Dr. Sholto.
*Il quarto racconto è ''Una notte umida'' (''A Wet Night''). In questa storia un personaggio chiamato Polar Bear è modellato sull'insegnante di Beckett al [[Trinity College]], Thomas Brown Rudmose-Brown<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 64.</ref>. Qui appare anche il collega studente Chas e una certa Caleken Frica (modellata su Mary Manning Howe, un'amica di famiglia dei Beckett).
 
*Il quinto racconto, ''Amore e Lete'' (''Love and Lethe''), ha echi del suo amore per il [[Perugino]] con una comparazione tra il personaggio di Ruby Rough e la Maddalena di un sua ''Pietà''.
Il terzo racconto, ''Ding-dong'' (''Ding-Dong''), il cui titolo probabilmente deriva da ''[[La tempesta]]'' di [[Shakespeare]]<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 69 dice dal canto funebre di [[Ariel (Shakespeare)|Ariel]].</ref>, ha a che fare con le attività musicali e sportive che Belacqua non fa.
*Nel sesto, ''Una passeggiata'' (''Walking Out''), Belacqua è contento di vedere che la propria fidanzata Lucy ha un amante e lo può lasciare in pace.
 
*Nel settimo racconto, ''Che disavventura'' (''What a Misfortune''), Belacqua è sposato con Lucy da poco, ma diventa vedovo e si sposa con Thelma bboggs, figlia minore di Mr. Otto Olaf bboggs, ricco industriale di produzione di toilet.
Il quarto racconto è ''Una notte umida'' (''A Wet Night''). In questa storia un personaggio chiamato Polar Bear è modellato sull'insegnante di Beckett al [[Trinity College]], Thomas Brown Rudmose-Brown<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 64.</ref>. Qui appare anche il collega studente Chas e una certa Caleken Frica (modellata su Mary Manning Howe, un'amica di famiglia dei Beckett).
*L'ottavo, ''Il billet doux della Smeraldina'' (''The Smeraldina’s Billet Doux''), è una lettera d'amore scritta in uno strano inglese teutonico dal personaggio di Smeraldina Rima per Belacqua. Si ritiene che la ragazza, che parla tedesco, sia modellata sulla cugina Peggy Sinclair, per la quale Beckett aveva avuto una cotta, e che al momento dell'uscita del volume era morta da poco.
 
*Il nono, ''Giallo'' (''Yellow'') vede Belacqua intrappolato dalla routine sociale, fino a quando durante un'operazione chirurgica di natura incerta, improvvisamente muore.
Il quinto racconto, ''Amore e Lete'' (''Love and Lethe''), ha echi del suo amore per il [[Perugino]] con una comparazione tra il personaggio di Ruby Rough e la Maddalena di un sua ''Pietà''.
*Il decimo, ''Rimasugli'' (''Draff'') è il racconto dei funerali di Belacqua. Il titolo per qualche tempo era stato previsto possibile per l'intera raccolta<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 175.</ref>.
 
Nel sesto, ''Una passeggiata'' (''Walking Out''), Belacqua è contento di vedere che la propria fidanzata Lucy ha un amante e lo può lasciare in pace.
 
Nel settimo racconto, ''Che disavventura'' (''What a Misfortune''), Belacqua è sposato con Lucy da poco, ma diventa vedovo e si sposa con Thelma bboggs, figlia minore di Mr. Otto Olaf bboggs, ricco industriale di produzione di toilet.
 
L'ottavo, ''Il billet doux della Smeraldina'' (''The Smeraldina’s Billet Doux''), è una lettera d'amore scritta in uno strano inglese teutonico dal personaggio di Smeraldina Rima per Belacqua. Si ritiene che la ragazza, che parla tedesco, sia modellata sulla cugina Peggy Sinclair, per la quale Beckett aveva avuto una cotta, e che al momento dell'uscita del volume era morta da poco.
 
Il nono, ''Giallo'' (''Yellow'') vede Belacqua intrappolato dalla routine sociale, fino a quando durante un'operazione chirurgica di natura incerta, improvvisamente muore.
 
Il decimo, ''Rimasugli'' (''Draff'') è il racconto dei funerali di Belacqua. Il titolo per qualche tempo era stato previsto possibile per l'intera raccolta<ref>cfr. James Knowlson, ''cit.'', p. 175.</ref>.
 
Altre persone reali sono state dipinte all'interno dei racconti, Ethna MacCarthy (detta Alba) e [[Lucia Joyce]] (ovvero Syra Cusa). Ma la difficile reazione delle persone che si riconoscevano nei personaggi fece decidere Beckett ad allontanarsi ancora di più dal realismo e a partire da ''[[Murphy]]'', suo libro successivo, i propri personaggi diventeranno più astratti.
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== Stile ==
Creatività spinta, qualche impertinenza e forte ironia spostano continuamente la vicenda in episodi diversi e non sempre compatibili da un punto di vista logico-narrativo, tuttavia di fascino certo, anche per il ricorso ogni tanto a cantilene, citazioni e modi particolari di far aderire la lingua ai personaggi. Come disse uno dei primi anonimi recensori, augurandosi che eventuali prossime edizioni abbiano note esplicative, "non sono racconti convenzionali": se gli "eventi sono ordinari" il loro modo di narrarli è "obliquo", mentre mescola "eroicomico" e "sorprese da bassa commedia"<ref>Samuel Beckett, ''Letters. Volume I: 1929-40'', Cambridge University Press, 2011, p. 210.</ref>.
 
==Curiosità==