Videoregistrazione: differenze tra le versioni

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===Formati digitali===
Anche per i videoregistratori digitali si può distinguere tra i formati che utilizzano il video composito e quelli che utilizzano il video a componenti: in pratica, però, esistono solo due formati compositi, il [[D2 (formatostandard di videoregistrazione)|D2]] e il [[D3 (standard di videoregistrazione)|D3]], introdotti per motivi di riduzione dei costi e di uso piuttosto limitato. Questi due sistemi campionano un segnale composito [[PAL]] o [[NTSC]] e lo registrano senza ulteriore compressione (la stessa codifica in video composito è di per sé una forma di compressione sufficiente).
Tutti gli altri formati utilizzano il video a componenti campionato secondo un ben determinato [[sottocampionatura della crominanza|schema di codifica]]. Alcune fasi del procedimento di registrazione di un segnale sono le seguenti:
*'''Conversione del segnale''': praticamente tutti i videoregistratori digitali possono accettare in ingresso un segnale analogico, sia a componenti che (in alcune macchine come opzione) composito. In questo caso il segnale viene separato nei suoi componenti e poi campionato. A partire dal [[1993]], l'adozione generalizzata dell'interfaccia [[Serial Digital Interface|SDI]] ha permesso di trasportare in un unico [[cavo coassiale]] il video digitale a componenti, semplificando i cablaggi a migliorando la qualità. In precedenza, era piuttosto comune l'uso di interfacce digitali parallele (con connettore DB25), come sul formato [[D1 (Sonystandard di videoregistrazione)|D1]], piuttosto limitate nella lunghezza massima dei cavi (dai 30 ai 50 cm).
*'''Reclocking''': se il segnale in ingresso è digitale, alcuni videoregistratori eseguono un procedimento detto ''reclocking'' che permette di ricostruire parti del segnale eventualmente degradate.
*'''Compressione del segnale video''': un segnale video digitale a componenti occupa un'enorme larghezza di banda, per cui molti sistemi implementano tecniche di compressione del segnale. Tra le tecniche più usate ci sono la compressione [[Trasformata discreta del coseno|DCT]], utilizzata per esempio dal [[betacam#Digital Betacam|Digital Betacam]], e la compressione [[MPEG-2]] usata dall'[[betacam#MPEG IMX|IMX]].
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Migliorando il sistema U-matic, nel [[1982]] la Sony mette in commercio il formato [[Betacam]], rivolto al mercato delle [[Electronic News Gathering|riprese giornalistiche]]: per la prima volta, la telecamera e il videoregistratore possono essere riuniti in un singolo apparecchio, il '''camcorder'''. Questo contribuì molto alla diffusione del formato, passando in secondo piano la sua vera rivoluzione: il betacam fu infatti il primo esempio di registrazione del [[video a componenti]], il che permetteva di aumentare molto la qualità delle copie di generazione multipla e anche di slegarsi dai problemi di montaggio dovuti al [[color framing]].
 
Nel [[1986]] venne introdotto il primo formato digitale il [[D1 (Sonystandard di videoregistrazione)|D1]] e, nel [[1987]], con il [[Betacam|Betacam SP]], la qualità di registrazione arrivò allo stesso livello dello [[1 pollice standard C|standard C]].
 
===Ambito domestico===