Panzer VI Tiger II: differenze tra le versioni
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L'unica variante derivata dal ''Tiger II'' fu il cacciacarri ''[[Jagdtiger]]'', un carro pesante 70 tonnellate e armato con un pezzo da 128 mm e una corazza frontale da 240 mm e che fu prodotto in soli 77 esemplari tra il [[luglio]] [[1944]] e il [[marzo]] [[1945]]. Essi furono divisi in due battaglioni, uno oppero in olanda nel dicembre del 1944 e l'altro operò nella disperata difesa di Budapest.
===Problemi tecnici del Tiger II===
Il Tiger II, nonostante l’apparenza impressionante, si rivelò operativamente una macchina fragile.
I primi due tiger II catturati dai russi furono mandati a [[Kubinka]], per prove di valutazione e comparative.
Già durante il trasferimento, avvenuto per quanto possibile, con i mezzi autonomi dei due carri, si evidenziarono numerosissime falle tecniche e progettuali.
Una ruota motrice si ruppe dopo 86 km di marcia, il sistema di raffreddamento si dimostrò inadeguato con temperature ambientali superiori a 30°, causando continui blocchi del motore e del cambio per surriscaldamento, gli elementi dei cingoli si rompevano costantemente a causa del colossale peso del veicolo, soprattutto in fase di sterzata.
Il sistema di pensionamento dei cingoli non era perfettamente a punto, e la tensione andava riaggiustata ogni 10 – 15 km di marcia.
Oltre alla scarsa affidabilità, la prova sul campo dimostrò anche che il motore era molto più assetato di quanto dichiarato dalle specifiche tecniche. Con 860 litri di carburante furono percorsi 90 km di strada bianca (il manuale tecnico del carro, nelle stesse condizioni, indicava un consumo di 700 litri).
La velocità massima effettiva del carro risultò essere non superiore ai 30 km/h su strada in buone condizioni, o circa 14 su strada bianca. Su terreno aperto, il Tiger II evidenziò addirittura prestazioni da carro della I guerra mondiale, con punte di velocità al massimo di 6-7 km/h.
La velocità massima dichiarata dal manuale (41,5 km/h) non fu raggiunta in alcuna circostanza.
La qualità della corazzatura, poi, nonostante gli accresciuti spessori, era decisamente inferiore a quella del [[Tiger I]], del [[Panther]] o dei semoventi [[Ferdinand|Elephant]].
La causa era dovuta alla sostituzione nella lega d’acciaio usata del [[molibdeno]] col [[vanadio]], a causa dell’esaurimento delle scorte tedesche del primo materiale.
Ciò portò a creare corazze con una durezza superficiale superiore, ma molto meno malleabili e conseguentemente più prone a creparsi e al fenomeno dello [[spalling]] (il distacco e frammentazione degli strati interni della corazza a seguito di un esplosione, con conseguenti schegge che volano all’interno del carro investendo l’equipaggio).
Anche le saldature erano molto più prone a spaccarsi rispetto ai carri precedenti.
Dalle prove di fuoco, risultò che sia i proiettili ad alto esplosivo che perforanti dei cannoni russi da 152, 122 e 100 mm erano in grado di causare crepe, spalling e distruggere le saldature della piastra frontale a distanze di 500 – 1000 m.
I proiettili perforanti del cannone BS-3 da 100mm e dell’ A-19 da 122 mm perforarono completamente la corazza frontale a distanze di 500 – 600 m, e la piastra forntale della torretta a 1000 – 1500 m.
I lati della torre potevano essere perforati anche a più di 800 m sia dal calibro 85 mm che dai proiettili perforanti americani da 76 mm.
In compenso, il pezzo da 88 mm KwK 43 montato dal carro si rivelò un arma anticarro eccezionale, con penetrazioni e precisione all’altezza del più grosso 122 mm D-25 russo. Un proiettile, sparato da 400 m contro uno dei tiger catturati, lo passò da parte a parte.
== Voci correlate ==
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