Perché non sono cristiano: differenze tra le versioni
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===La figura di Cristo===
Russell ritiene che Cristo sia stato il più saggio degli uomini. Considera quindi, {{citazione necessaria|"prescindendo dal problema della sua reale [[Gesù storico|esistenza storica]], che il suo insegnamento, pur eccellente sotto molti aspetti, appare difettoso sotto molti altri."}}
In primo luogo egli si mostra sicuro dell'imminenza della sua seconda venuta.<ref>«In verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo» ([[vangelo secondo Matteo|Matteo]] 10, 23); «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza» ([[vangelo secondo Marco|Marco]] 9, 1).</ref> I primi cristiani credevano in questa imminenza, e, conformemente alla sua parola, non si curavano del domani; ma poi non vi fu alcuna seconda venuta. Russell identifica in tutto ciò un primo aspetto che non depone per la saggezza di Cristo.
"Ma c'è un altro aspetto, quello morale, che negherebbe tale saggezza: l'insegnamento di Gesù infatti prevede il [[inferno|castigo eterno]]." Ciò, secondo il filosofo gallese, è segno di scarsi sentimenti di umanità: Cristo ha infatti atterrito<ref>«[...] chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna» (Marco 3, 29); «Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti». (Matteo 13, 41-42).</ref> e scagliato invettive;<ref>«Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?» (Matteo 23, 33)</ref> in altri passi, ha mostrato inclemenza e inutile crudeltà.<ref>«I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò» ([[vangelo secondo Luca|Luca]] 8, 33); «La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti"» (Marco 11, 12-14).</ref> Per Russell Gesù non regge il paragone con [[Buddha]] e [[Socrate]]; quest'ultimo, in particolare, mai si fece prendere dall'ira e, in punto di morte, fu dolce anche con gli avversari. {{P|sembra una risposta a quanto dice Russell, mentre qui non si dovrebbero dare punti di vista nel merito|letteratura|ottobre 2011|sezione=Dimenticando però (e questo appare grave), che lo stesso [[Buddha]] non disse mai che l'ultimo dei [[Sudra]] era uguale ad un [[Bramino]], e che Gesù disse mentre era ancora sulla croce "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.." (Lc 23,34).}}
==Capitolo II - ''La religione ha contribuito alla civiltà?''==
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