Quelli che... (album): differenze tra le versioni

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''Quelli che...'' fu registrato nel gennaio 1975 negli studi [[Regson]] di Milano; il tecnico del suono è [[Gianluigi Pezzera]], e la copertina del disco è di [[Cesare Montalbetti]].<br />
È il primo disco di Jannacci a racchiudere alcuni brevi monologhi (di cui uno in coppia con il telecronista sportivo [[Beppe Viola]]).<br />
Nello stesso mese fu anche pubblicato un 45 giri contenente ''Quelli che...'' con un testo diverso dalla versione dell'album, mentre il retro, ''El me indiriss'', è cantata in italiano (mentre nell'album è in dialetto milanese); questa canzone racconta ldi un ricordo d'infanzia del cantautore.<br />
Anche ''Vincenzina e la fabbrica'' era stata pubblicata su 45 giri qualche mese prima, in una versione con un arrangiamento totalmente diverso rispetto a quella dell'album.<br />
''Il bonzo'' invece è una canzone che era già stata incisa da [[Dario Fo]] nel 1968, con il titolo ''Ora importa anche a me della mia libertà'', ed era tratta dallo spettacolo di [[Georges Michel]] con regia di Fo ''La passeggiata della domenica''.<br />
''L'arcobaleno'' era già stata incisa nel 1969 da [[Cochi e Renato]], con un testo diverso (scritto dai due comici) e con il titolo ''La domenica''.<br>
''Nove di sera'' invece è una bella traduzione di [[Sergio Bardotti]] di una canzone di [[Chico Buarque de Hollanda]], ''A televisão''.<br />
La canzone ''Il monumento'' è firmata testo e musica da Jannacci, ma una nota all'interno del disco segnala che il testo, antimilitarista, è tratto da un volantino trovato durante l'inaugurazione di un monumento; nella realtà, è invece tratto da una poesia di [[Bertolt Brecht]] (pubblicata tradotta in italiano nel settembre del 1965 nel numero 6 della rivista [[Nuovo Canzoniere Italiano]], a pagina 32).<br>