Movimento nonviolento: differenze tra le versioni

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Le principali linee di sviluppo dell'impegno del Movimento Nonviolento sono: l'opposizione integrale alla [[guerra]] in tutte le sue forme; la lotta contro lo [[economia|sfruttamento economico]], le ingiustizie sociali, l'oppressione [[politica]], le [[razzismo|discriminazioni legate alla razza]], alla provenienza geografica, al [[sesso (biologia)|sesso]] e alla [[religione]]; lo sviluppo della vita associata e la creazione di organismi di [[democrazia]] "dal basso" al servizio dell'intera comunità civile; la salvaguardia delle culture e dell'ambiente naturale.
 
Il Movimento opera con il solo metodo nonviolento, tramite gli strumenti di lotta codificati dall'esperienza secolare di opposizione alla violenza, come l'[[educazione]], la persuasione, la [[protesta]], lo [[sciopero]], la noncollaborazione attiva, il [[boicottaggio]], la [[disobbedienza civile (società)|disobbedienza civile]], ecc.
 
Il Movimento Nonviolento, nato nel [[1961]] all'indomani della prima [[Marcia per la Pace Perugia-Assisi]], pubblica, dal [[1964]], la rivista mensile [[Azione nonviolenta]], fondata dallo stesso Capitini, oggi diretta da [[Massimo Valpiana]]; essa è la più antica rivista espressione della ricerca e dell'impegno della nonviolenza italiana. Legata al Movimento è anche la newsletter ''La nonviolenza è in cammino'', edita quotidianamente da [[Peppe Sini]], presidente del ''Centro di ricerca per la pace'' di [[Viterbo]].