Progetto di ferrovia Subappennina: differenze tra le versioni

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== Il tracciato nel 2009 ==
L'originario tracciato della ferrovia Subappennina che avrebbe dovuto collegare [[Santarcangelo di Romagna]] ad [[Urbino]] si può distinguere in tre tronchi:
* l'Urbino – Urbino–[[Auditore|Casinina]] fu costruito, ma non entrò mai in esercizio; il III e il IV tronco vennero realizzati dall'impresa Pietro Cidonio di Roma<ref>{{Cita|Tutto treno & storia|p.60}}</ref>
* Casinina e [[San Leo (Italia)|San Leo]], che fu progettato, ma che non fu cantierizzato.
* il San Leo – SantarcangeloLeo–Santarcangelo che fu costruito, ma non entrò in esercizio.
 
Il primo tronco, che collegava l'impianto ferroviario di Urbino a quello a servizio del comune di Auditore e per questo battezzato ''Auditore-Casinina''Auditore–Casinina, è stato completamente smantellato. Rimangono visibili alcune strutture, in particolare fra la frazione urbinate di Schieti e la località Casinina, come alcuni fabbricati viaggiatori e i magazzini merci. Sono presenti anche diverse opere d'arte. Due gallerie sono lunghe tre chilometri ed oltre tra Urbino e Schieti, la prima denominata ''Urbino'' è stata reimpiegata per l'acquedotto, la seconda denominata ''Galleriagalleria Pallino'' (della lunghezza di 3.750 m) è seguita da un viadotto omonimo a 9 luci <ref>{{Cita|Tutto treno & storia|pp. 64,67}}</ref>. A nord e a sud dell'abitato di Schieti - all'interno del quale vi era la fermata di Schieti-San Patrignano, il cui [[fabbricato viaggiatori]] risulta trasformato in abitazione privata - la ferrovia percorreva due lunghi viadotti ad arco rispettivamente a nord e a sud di Schieti di cui uno a 12 luci di 10 m<ref>{{Cita|Tutto treno & storia|p.64}}</ref>, al [[2009]] ancora visibili, anche se in disfacimento e parzialmente crollati.
 
Il secondo tratto, fra la ''stazione di Auditore-Casinina'' e San Leo, non vide l'apertura dei cantieri. Furono presentati due progetti:
* il primo, denominato ''tracciato alto'' prevedeva di proseguire da Casinina più verso ovest toccando vari altri centri, per poi arrivare a [[Pennabilli]] e da qui scendere lungo la [[Valmarecchia]] fino a [[Pietracuta]];
* il secondo progetto, denominato ''tracciato medio'', prevedeva che da Pietracuta si salisse lungo la valle del [[Mazzocco (fiume)|Mazzocco]] in direzione di San Leo. In questo caso, dalla località Casinina si sarebbe seguita la valle del [[Foglia (fiume)|Foglia]] passando per [[Sassocorvaro|Mercatale di Sassocorvaro]] e [[Macerata Feltria]]. Per giungere nella valle del Mazzocco, la ferrovia avrebbe dovuto attraversare in galleria lo spartiacque che divide [[San Marino]] da San Leo. Il tratto costruito tra San Leo e Pietracuta seguiva il tracciato appena descritto.
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* molti [[casello ferroviario|caselli]].
 
Per quanto riguarda la sede, essa è ancora ben identificabile lungo quasi tutto il percorso. Il sedime del tronco Pietracuta – VerucchioPietracuta–Verucchio, dopo esser stato reimpiegato dalla [[ferroviaFerrovia Rimini-Novafeltria|ferrovia Rimini–Novafeltria]], è stato trasformato nella sede della [[strada provinciale]] SP 258 R, in variante al tracciato originario della strada stessa.
 
== Note ==