Utente:Panjabi/Prove: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
-immagine inesistente |
m fix template References + fix minori |
||
Riga 196:
==Distribuzione e habitat==
[[
La renna è una specie numerosa e largamente diffusa nelle regioni [[olartico|olartiche]] settentrionali, essendo presente sia nella [[tundra]] che nella [[taiga]] (foresta boreale)<ref name=walker>Novak, R. M. (editor) (1999). ''Walker's Mammals of the World.'' Vol. 2. 6th edition. Johns Hopkins University Press, Baltimore. Pp. 1128-1130. ISBN 0-8018-5789-9</ref>. Originariamente, la renna viveva in [[Scandinavia]], [[Europa]] orientale, [[Russia]], [[Mongolia]] e [[Cina]] settentrionale, a nord del 50° parallelo. In Nordamerica, era diffusa in [[Canada]], [[Alaska]] ([[USA]]) e nelle regioni più settentrionali degli USA, dallo [[Washington (stato)|Stato di Washington]] al [[Maine]]. Nel XIX secolo era ancora presente nell'[[Idaho]] meridionale. Viveva anche a [[Sakhalin]], in [[Groenlandia]] e, probabilmente anche in tempi storici, in [[Irlanda]]. Alla fine del [[Pleistocene]], le renne si spingevano a sud fino al [[Nevada]] e al [[Tennessee]] in Nordamerica e alla [[Spagna]] in Europa<ref name=walker/><ref>Sommer R. S. and Nadachowski A.: ''Glacial refugia of mammals in Europe: evidence from fossil records.'' Mammal Rev. 2006, Volume 36, No. 4, 251-265.</ref>. Oggi, le renne selvatiche sono scomparse da molte aree del loro areale storico, specialmente nelle sue regioni meridionali, dove sono scomparse quasi ovunque. Numerose popolazioni di renne selvatiche, tuttavia, sono ancora presenti in [[Norvegia]], nella regione di Markku in [[Finlandia]], [[Svezia]], [[Siberia]], [[Groenlandia]], [[Alaska]] e [[Canada]].
[[
Le renne [[Addomesticamento|domestiche]] sono diffuse soprattutto in [[Fennoscandia]] settentrionale e Russia; una mandria di circa 150-170 capi vive nella regione dei [[Cairngorm|Cairngorms]], in [[Scozia]]. Le ultime popolazioni selvatiche di renne della tundra si incontrano in alcune parti della [[Norvegia]] meridionale<ref>[http://www.newscientist.com/article.ns?id=dn4491 Europe's last wild reindeer herds in peril]</ref>.
Riga 208:
==Descrizione==
===Dimensioni===
[[
Le femmine di solito misurano 162-205 cm di lunghezza e pesano 79-120 kg<ref name=size/><ref name=Alaska>[http://www.adfg.state.ak.us/pubs/notebook/biggame/caribou.php Caribou at the Alaska Department of Fish & Game]</ref>. I maschi, generalmente, sono più grandi (sebbene le loro dimensioni varino a seconda delle sottospecie): misurano 180-214 cm di lunghezza e 92-210 kg di peso; in casi eccezionali alcuni esemplari notevolmente sviluppati hanno raggiunto i 318 kg<ref name=size/><ref name=Alaska/>. L'altezza al garrese è di 85-150 cm e la coda è lunga 14-20 cm<ref name=size/>. La sottospecie ''R. t. platyrhynchus'', delle [[Isole Svalbard]], è molto piccola se paragonata ad altre sottospecie (fenomeno, questo, noto come [[nanismo insulare]]): le femmine misurano circa 150 cm di lunghezza e pesano intorno ai 53 kg in primavera e ai 70 kg in autunno<ref name=Svalbard>Aanes, R. (2007). ''[http://npweb.npolar.no/english/arter/svalbardrein Svalbard reindeer.]'' [[Norwegian Polar Institute]].</ref>. I maschi, invece, sono lunghi all'incirca 160 cm e pesano attorno ai 65 kg in primavera e ai 90 kg in autunno<ref name=Svalbard/>. Le renne delle Svalbard hanno anche zampe relativamente più corte e un'altezza al garrese che non supera gli 80 cm<ref name=size/><ref name=Svalbard/>, così come stabilito dalla [[regola di Allen]]. Le renne [[Addomesticamento|domestiche]] hanno zampe più corte e costituzione più pesante delle loro cugine selvatiche.
Riga 215:
===Palchi===
[[
Nella maggior parte delle popolazioni entrambi i sessi sono muniti di [[palchi]]<ref name=antlers/>, i quali (nella varietà della Scandinavia) cadono a dicembre nei maschi più anziani, all'inizio della primavera in quelli più giovani e d'estate nelle femmine. Generalmente i palchi sono costituiti da due gruppi separati di punte, uno inferiore, l'altro superiore. Le dimensioni dei palchi variano a seconda della sottospecie (ad esempio quelle più settentrionali hanno palchi più piccoli e sottili)<ref name=NorthAmerica/>; i palchi di alcune sottospecie sono superati per dimensioni solamente da quelli dell'[[Alces|alce]] e possono misurare fino a 100 cm di larghezza e 135 cm di lunghezza. Rispetto alle dimensioni del corpo, la renna è il Cervide con i palchi più grandi<ref name=antlers/>.
Riga 248:
==Subspecies==
[[
Since 1961, reindeer have been divided into two major groups, the tundra reindeer with six subspecies and the woodland reindeer with three subspecies.{{Citation needed|date=May 2010}} Among the tundra subspecies are small-bodied, high-Arctic island forms. These island subspecies are probably not closely related, since the Svalbard Reindeer seems to have evolved from large European Reindeer, whereas Peary Caribou and the extinct Arctic Reindeer are closely related and probably evolved in high-Arctic North America.<ref name=HighArctic/>
Riga 283:
===Reindeer husbandry===
[[
[[
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-119-0413-32, Norwegen, deutscher Soldat, Einheimischer.jpg|thumb|Reindeer [[fur coat]]]]
Riga 315:
==Reindeer in Christmas==
[[
===Santa Claus's reindeer===
Riga 325:
==Heraldry and symbols==
[[
Several Norwegian municipalities have one or more reindeer depicted in their coats-of-arms: [[Eidfjord]], [[Porsanger]], [[Rendalen]], [[Tromsø]], [[Vadsø]], and [[Vågå]]. The historic province of [[Västerbotten]] in [[Sweden]] has a reindeer in its coat of arms. The present [[Västerbotten County]] has very different borders and uses the reindeer combined with other symbols in its coat-of-arms. The city of [[Piteå]] also has a reindeer. The logo for [[Umeå University]] features three reindeer.
Riga 338:
|statocons=
|statocons_versione=
|immagine=[[
|didascalia=''[[Ara ararauna]]''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
Riga 530:
===Filogenesi===
[[
La [[filogenesi]] dei pappagalli è ancora sotto esame. La classificazione qua presente è quella ritenuta attualmente più valida, ma studi successivi potrebbero apportarvi delle modifiche. Proprio per questo motivo non va considerata una stesura definitiva.
Riga 846:
==Reintroduzioni in natura==
[[
Per oltre un decennio sono stati effettuati dei tentativi per stabilire una seconda popolazione indipendente di leoni asiatici nel Santuario per la Natura di Palpur-Kuno, nello Stato indiano del Madhya Pradesh. I ricercatori dell'Istituto indiano per la Natura hanno infatti confermato che questo Santuario sia la località più promettente per reistabilire una popolazione selvatica di questi felini e i responsabili dell'area protetta hanno dichiarato di essere già pronti ad accogliere il primo stock di leoni<ref name = "Johnsingh2004">A.J.T. Johnsingh (2004) [http://www.wii.gov.in/publications/newsletter/winter04/wii%20in%20field.htm “Is Kuno Wildlife Sanctuary ready to play second home to Asiatic lions?], published in the Newsletter of Wildlife Institute of India (WII) 11 (4)</ref> proveniente dal [[Gir Forest Wildlife Sanctuary|Santuario per la Natura di Gir]], dove sono divenuti troppo numerosi. Il Santuario di Palpur-Kuno è stato scelto come sito di reintroduzione perché questa località è situata all'interno dell'areale storico dei leoni asiatici, dalla quale scomparvero nel 1873 in seguito alla caccia sconsiderata<ref name = "Johnsingh2004" />.
Tuttavia, lo Stato del Gujarat sta opponendo resistenza alla reintroduzione, dal momento che il Santuario di Gir perderebbe il suo status di unica dimora al mondo dei leoni asiatici. Il Gujarat ha sollevato varie obiezioni alla proposta e tutta la faccenda è ora in mano alla Corte Suprema Indiana. Nel frattempo, i gestori del Santuario di Kano stanno portando avanti l'idea di rilasciare in natura dei leoni allevati in cattività, dopo averli addestrati alle tecniche di caccia e alle altre tecniche di sopravvivenza.
Riga 858:
In alcuni reperti di arte scita provenienti dall'Ucraina, risalenti al IV secolo a.C., sono raffigurati molto realisticamente dei cacciatori che danno la caccia ai leoni. I leoni sopravvissero nella regione del Caucaso fino al X secolo. Tale area dette dimora alla loro popolazione più settentrionale ed era l'unico luogo dell'ex [[Unione Sovietica]] ad aver ospitato dei leoni in epoca storica. Questi felini scomparvero dall'[[Armenia]] attorno all'anno 100 e dall'[[Azerbaigian]] e dalla [[Russia]] sud-occidentale nel corso del X secolo. Il motivo prevalente della loro scomparsa da queste zone fu la caccia data loro in quanto ritenuti dannosi predatori. Nella regione questi grandi felini davano la caccia a [[Bison bonasus|bisonti europei]], [[Alces alces|alci]], [[Bos primigenius|uri]], [[Equus ferus ferus|tarpan]], [[Cervidae|cervi]] ed altri ungulati.
[[
I leoni rimasero ancora largamente diffusi fino alla metà del XIX secolo, quando l'avvento delle armi da fuoco li fece scomparire da vaste aree. In [[Iran]] l'ultimo avvistamento di un leone asiatico in vita risale al 1941 (in un'area tra [[Shiraz]] e Jahrom, nella Provincia di [[Fars]]). Nel 1944 venne ritrovato il corpo senza vita di una leonessa sulle rive del fiume [[Karun]], nella Provincia di [[Khūzestān|Khuzestan]]. Da allora non vi sono più state testimonianze attendibili sulla sopravvivenza del leone in [[Iran]]<ref>{{cite book | author=Guggisberg, C.A.W. |year=1961 |title= Simba: The Life of the Lion | publisher=Howard Timmins, Cape Town}}</ref> By the late 19th century the lion had disappeared from [[Turkey]].<ref>{{cite book | author=Ustay, A.H.|year=1990|title= Hunting in Turkey|publisher=BBA, Istanbul}}</ref><ref>Asiatic Lion Information Centre. 2001 Past and present distribution of the lion in North Africa and Southwest Asia. Downloaded on 1 June 2006 from [http://www.asiatic-lion.org/distrib.html]</ref>.
Riga 884:
* Il leone asiatico è l'animale che ha ispirato la cosiddetta danza del leone, parte importante delle celebrazioni tradizionali per il [[capodanno cinese]] e di altri Paesi asiatici.
[[
* In Cina sono molto diffusi i cosiddetti «leoni guardiani». I leoni non sono originari della Cina, ma vivevano in regioni situate ai suoi confini, come l'India e il [[Tibet]] occidentale. I leoni<ref>{{cite web|url=http://www.tribuneindia.com/2002/20021006/spectrum/art.htm |title=Where does the Lion come from in ancient Chinese culture? Celebrating with the Lion Dance by B. N. Goswamy, October 6, 2002, The Tribune Newspaper, Chandigarh, India |publisher=Tribuneindia.com |date= |accessdate=2010-12-14}}</ref> raffigurati nei templi indiani sono stati il modello di quelli presenti nell'arte cinese. In passato si riteneva che i monaci buddisti, o forse dei mercanti, avessero riportato in Cina la descrizione di questi leoni scolpiti posti all'ingresso dei templi. In seguito gli scultori cinesi utilizzarono tali descrizioni per realizzare i cosiddetti «Leoni Fo» («Fo», 佛, è il termine cinese per Buddha), modellando raffigurazioni di cani del luogo (probabilmente [[Mastino tibetano|mastini tibetani]]) e aggiungendogli un'ispida criniera. Le più antiche raffigurazioni di questi «Leoni Fo» nell'arte religiosa cinese risalgono al 208 a.C.
|