Draugr: differenze tra le versioni

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==Etimologia==
L'originale significato del termine in [[lingua norrena|norreno]] era [[fantasma]], il che rende ''draugr'' [[parole imparentate|singenico]] con l'[[antico inglese]] ''dréag'' ("apparizione, fantasma")<ref>The Celtic Review, Vol.6, No.24 (Apr., 1910), pp. 378-382</ref>, il quale a sua volta è all'origine del [[gaelico]] ''dréag'' o ''driug'' ("portento, meteora")<ref>{{en}} {{cite web|url=http://www.ceantar.org/Dicts/MB2/mb14.html |title=MacBain's Dictionary - Section 14 |publisher=Ceantar.org |date= |accessdate=2010-07-01}}</ref>.
Per contro, le parole "[[drago]]" (in norvegese ''drage'') e "draugr" non sono imparentate, sebbene esistano draghi checon sicomportamenti comportanoanaloghi comeal draugardraugr nel ''[[Beowulf]]'', così come in alcune parti dell'''[[Edda poetica]]'' ([[Fáfnir]]).
 
Al giorno d'oggi, il termine ''draugr'' viene usato per descrivere ogni tipo di [[revenant]] del folklore nordico (in norvegese per esempio i [[vampiri]] vengono chiamati "draugardraugr succhiasangue").
 
==Caratteristiche==
===Aspetto===
Si credeva che i draugar<ref>Forma plurale di ''draugr'' attestata in antico norreno</ref> vivessero nelle [[tomba|tombe]] dei [[vichinghi]] morti e ne fossero il corpo<ref name="VA"></ref>; la presenza di un draugr poteva essere mostrata da una grande luce che brillava dal [[tumulo]]<ref name="FP36">Fox and Palsson, Grettirs Saga, p. 36</ref> e che secondo le credenze consisteva in un fuoco che creava una barriera tra la terra dei vivi e quella dei morti.<ref name="HR161">Hilda Roderick Ellis Davidson, The Road to Hel, p. 161.</ref>
<br>Queste creature avevano una forza sovrumana, la possibilità di ingrandirsi a piacimento e portavano con sé l'inconfondibile odore della decomposizione; erano altresì conosciuticonosciute per la loro capacità di alzarsi dalla tomba sotto forma di fili di fumo e "nuotare" attraverso rocce solide.<ref name="MP103">"Poi Olaf cercò di precipitarsi su Hrapp, ma Hrapp sprofondò nel terreno e pose così fine al loro incontro." ''Magnussen and Palsson, Laxdaela Saga, p. 103''</ref>
<br>A seconda del loro aspetto esteriore potevano essere definiti ''nár-fölr'' ("pallidi come un cadavere")<ref name="BC81-93"/> o tutto il contrario, ''hel-blár'' ("neri come la morte"); quest'ultimo colore in realtà consisteva in un blu scuro)<ref name="FP72">Fox and Palsson, Grettirs Saga, p. 72</ref><ref name="MP235">Magnusson and Palsson, Laxdaela Saga, p. 235</ref>) o in una tinta marrone che copriva tutto il corpo.
 
===Poteri===
I draugar erano noti per avere numerosi doti magiche (chiamate ''trollskap'') simili a quelle delle streghe e degli stregoni, come l'essere [[mutaforma]], controllare le condizioni atmosferiche e vedere nel futuro.<ref name="HR163">Hilda Roderick Ellis Davidson, The Road to Hel, p. 163.</ref> Tra le creature nelle quali potevapotevano tramutarsi civanno sonocitate la foca<ref name="PE165">Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 165.</ref><ref name="LS80">Laxdaela Saga, p. 80.</ref>, un grande toro scorticato, un cavallo grigio con la schiena spezzata e senza orecchie o coda, un gatto che si sarebbe seduto sul petto di un dormiente per poi crescere progressivamente fino a far soffocare la vittima.<ref name="JS166">Jacqueline Simpson, Icelandic Folktales and Legends, p. 166.</ref>
Un'altraAltre caratteristicaabilità eraerano l'abilità di entrare nei sogni dei viventi<ref name="HR163"/> e di, maledire le persone, (come descritto nella [[Grettis saga]], dove a Grettir viene lanciato un anatema che gli impedisce di diventare più forte) e portare la malattia in un villaggio; va altresì detto che potevano inoltre creare un'oscurità temporanea durante il giorno visto che, sebbene preferissero decisamente l'attività notturna, non sembravano essere vulnerabili alla luce solare come gli altri revenant.
 
Alcuni draugar arrivavano persino ad essere immuni alle armi, tanto che solamente un [[eroe]] aveva il coraggio e la forza necessari per affrontare un nemico così formidabile, chche spesso andava combattuto fino a ricacciarlo nella tomba: infatti, sebbene il ferro fosse in grado di ferire un draugr (come succedeva con molte creature soprannaturali) non era sufficiente per fermarlo.<ref name="JS107">Jacqueline Simpson, Icelandic Folktales and Legends, p. 107.</ref> A volte l'eroe doveva intervenire fisicamente sul corpo del draugr: il metodo preferito era tagliargli la testa, bruciarne il corpo e buttare le ceneri in mare; in parole povere l'importante era di essere assolutamente sicuri che il draugr fosse morto sul serio.<ref name="VA">{{en}} {{cite web|url=http://www.vikinganswerlady.com/ghosts.shtml |title=The Walking Dead: draugr and Aptrgangr in Old Norse Literature |publisher=Vikinganswerlady.com |date=2005-12-14 |accessdate=12-10-2011}}</ref>
I draugar potevano anche portare la malattia in un villaggio e potevano creare un'oscurità temporanea durante il giorno visto che, sebbene preferissero decisamente l'attività notturna, non sembravano essere vulnerabili alla luce solare come altri revenant.
 
Alcuni draugar arrivavano persino ad essere immuni alle armi, tanto che solamente un eroe aveva il coraggio e la forza necessari per affrontare un nemico così formidabile, ch spesso andava combattuto fino a ricacciarlo nella tomba: infatti, sebbene il ferro fosse in grado di ferire un draugr (come succedeva con molte creature soprannaturali) non era sufficiente per fermarlo.<ref name="JS107">Jacqueline Simpson, Icelandic Folktales and Legends, p. 107.</ref> A volte l'eroe doveva intervenire fisicamente sul corpo del draugr: il metodo preferito era tagliargli la testa, bruciarne il corpo e buttare le ceneri in mare; in parole povere l'importante era di essere assolutamente sicuri che il draugr fosse morto sul serio.<ref name="VA">{{en}} {{cite web|url=http://www.vikinganswerlady.com/ghosts.shtml |title=The Walking Dead: draugr and Aptrgangr in Old Norse Literature |publisher=Vikinganswerlady.com |date=2005-12-14 |accessdate=12-10-2011}}</ref>
 
===Comportamento===
I draugar lasciavano la propria tomba per visitare i viventi durante la notte, questo tipo di visite erano universalmente considerate eventi orribili che spesso finivano con la morte di qualcuno, il che avrebbe poi giustificato l'esumazione della tomba del draugr da parte di un eroe; il movente delle loro azioni stava principalmente nell'avidità e nell'invidia: la cupidigia li spingeva ad attaccare qualsiasi potenziale profanatore di tombe e l'invidia proveniva dal desiderio di ciò che avevano avuto da vivi, sia beni materiali che immateriali.<ref name="GSOMT99-101">"Durante la prima notte, Aran si alzò dalla sedia ed uccise l'aquila ed il segugio e li mangiò. La seconda notte si alzò nuovamente dalla sedia ed ucciso il cavallo e lo fece a pezzi; poi prese grandi morsi di carne di cavallo con i suoi denti, il sangue che scorreva giù dalla sua bocca, il tutto mentre stava mangiando... La terza notte Asmund divenne molto assonnato e la prima cosa che si rese conto fu che Aran l'aveva preso per le orecchie e gliele aveva strappate." ''Gautrek's Saga and Other Medieval Tales, p. 99-101''</ref>
 
IPotevano draugar uccidevanouccidere le proprie vittime in varie maniere: schiacciandole (a causa dell'aumento delle dimensioni il corpo del draugr veniva descritto come estremamente pesante<ref name="PE187">"[Thorolf] era intatto e con un cattivo aspetto... Gonfio fino a raggiungere le dimensioni di un bue ed il suo corpo era così pesante che non potè essere alzato senza leve" ''Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 187.''</ref>), strappando e divorando loro la pelle<ref name="KP68">"Poi Thrain si trasformò in un troll, ed il tumulo si riempì di un orribile fetore: e piantò i suoi artigli nella parte posteriore del collo di Hromund, strappando la pelle dalle sue ossa" ''Kershaw, p. 68''</ref>, bevendone il loro sangue o indirettamente, facendoli impazzire. come capitava agliGli animali che mangiavano nei pressi della tomba di un draugr, chevenivano sarebberoportati usciti dialla testafollia a causa dell'influenza della creatura, fino a portarli alla morte.<ref name="BC81-93">Bob Curran, Vampires: A Field Guide to the Creatures that Stalk the Night, p. 81–93.</ref>, Stessastessa sorte per gli uccelli, Thorolf per esempioche fecepotevano cadere morti quelli che volavanopassando sopra ilad suoun [[tumulo]].<ref name="PE115">Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 115.</ref>
Erano spinti principalmente dall'avidità e dall'invidia: la cupidigia del draugr lo spingeva ad attaccare qualsiasi potenziale profanatore di tombe e la sua invidia innata nei confronti dei vivi proveniva dal desiderio delle cose che aveva avuto da vivo, sia materiali che immateriali.<ref name="GSOMT99-101">"Durante la prima notte, Aran si alzò dalla sedia ed uccise l'aquila ed il segugio e li mangiò. La seconda notte si alzò nuovamente dalla sedia ed ucciso il cavallo e lo fece a pezzi; poi prese grandi morsi di carne di cavallo con i suoi denti, il sangue che scorreva giù dalla sua bocca, il tutto mentre stava mangiando... La terza notte Asmund divenne molto assonnato e la prima cosa che si rese conto fu che Aran l'aveva preso per le orecchie e gliele aveva strappate." ''Gautrek's Saga and Other Medieval Tales, p. 99-101''</ref>
 
I draugar non si limitavano a mietere vittime solo tra coloro si avvicinassero alla loro sepoltura: gli spettri erranti decimavano il bestiame facendo correre gli animali fino alla morte sia cavalcandoli che inseguendoli.; Ii pastori, che passavano la notte all'aperto per via del loro mestiere, erano un altro bersaglio della fame e dell'odio del draugr.<ref name="PE115bis">"Il bue che era stato usato per trasportare il corpo di Thorolf venne cavalcato fino alla morte dai demoni, e ogni bestia che si avvicinò alla tomba impazzì e urlò a morte. Il pastore di Hvamm arrivava spesso inseguito da Thorolf, un giorno d'autunno non fecero ritorno né le pecore né il pastore." ''Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 115.''</ref>.
I draugar uccidevano le proprie vittime in varie maniere: schiacciandole (a causa dell'aumento delle dimensioni il corpo del draugr veniva descritto come estremamente pesante<ref name="PE187">"[Thorolf] era intatto e con un cattivo aspetto... Gonfio fino a raggiungere le dimensioni di un bue ed il suo corpo era così pesante che non potè essere alzato senza leve" ''Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 187.''</ref>), strappando e divorando loro la pelle<ref name="KP68">"Poi Thrain si trasformò in un troll, ed il tumulo si riempì di un orribile fetore: e piantò i suoi artigli nella parte posteriore del collo di Hromund, strappando la pelle dalle sue ossa" ''Kershaw, p. 68''</ref>, bevendone il loro sangue o indirettamente, facendoli impazzire come capitava agli animali che mangiavano nei pressi della tomba di un draugr, che sarebbero usciti di testa a causa dell'influenza della creatura fino a portarli alla morte.<ref name="BC81-93">Bob Curran, Vampires: A Field Guide to the Creatures that Stalk the Night, p. 81–93.</ref> Stessa sorte per gli uccelli, Thorolf per esempio fece cadere morti quelli che volavano sopra il suo [[tumulo]].<ref name="PE115">Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 115.</ref>
 
== Contromisure ==
I draugar non si limitavano a mietere vittime solo tra coloro si avvicinassero alla loro sepoltura: gli spettri erranti decimavano il bestiame facendo correre gli animali fino alla morte sia cavalcandoli che inseguendoli. I pastori, che passavano la notte all'aperto per via del loro mestiere, erano un altro bersaglio della fame e dell'odio del draugr<ref name="PE115bis">"Il bue che era stato usato per trasportare il corpo di Thorolf venne cavalcato fino alla morte dai demoni, e ogni bestia che si avvicinò alla tomba impazzì e urlò a morte. Il pastore di Hvamm arrivava spesso inseguito da Thorolf, un giorno d'autunno non fecero ritorno né le pecore né il pastore." ''Palsson and Edwards, Eyrbyggja Saga, p. 115.''</ref>.
Tradizionalmente, un paio di forbici aperte venivano poste sul petto di ununa decedutopersona dadeceduta di recente e pagliatra o ramoscellisuoi potevanovestiti esserepoteva nascostivenire tranascosta idella loropaglia vestitio dei ramoscelli. Gli alluci venivano legati assieme od aghi venivano infilzati attraversoe le piante dei piedi venivano infilzate da aghi, in maniera tale da trattenere il morto dal poter camminare. La tradizione diceva anche che la [[bara]] doveva venire alzata ed abbassata in tre direzioni differenti da quando veniva trasportata dalla casa, in maniera talecosì da confondere un eventuale senso dell'orientamento del draugr.
 
Il sistema più efficiente per prevenire il ritorno del morto era l'uso di una porta speciale, attraverso la quale il cadavere veniva introdotto, ecircondato con ladalla gente che lo circondava, in maniera tale cheaffinché non potesse vedere dove stava andando; la porta veniva poi murata. Si è ipotizzato che questa credenza abbia avuto origine in [[Danimarca]], per poi diffondersi in tutta l'area nordica, essa si fondava sull'idea che il morto potesse entrareuscire solamente da dove era uscitoentrato.
Una visione in un certo modo ambivalente ed alternativo del draugr viene presentata nell'esempio di [[Gunnar]] nella [[Njál's saga]]:
 
Rimedi più drastici, utilizzati nel momenti in cui il draugr diveniva una minaccia, consistevano invece nel tagliarne la testa, bruciarne il corpo e buttare le ceneri in mare; in parole povere l'importante era di essere assolutamente sicuri che fosse morto sul serio.<ref name="VA">{{en}} {{cite web|url=http://www.vikinganswerlady.com/ghosts.shtml |title=The Walking Dead: draugr and Aptrgangr in Old Norse Literature |publisher=Vikinganswerlady.com |date=2005-12-14 |accessdate=12-10-2011}}</ref>
{{quote|Sembrava che il tumulo fosse aperto, e che Gunnar si fosse rivoltato nella tomba per guardare in alto verso la luna. Pensarono di aver visto quattro luci all'interno del tumulo, ma nemmeno un'ombra. Poi videro che Gunnar era felice, con una faccia gioiosa.}}
 
NellDa segnalare un metodo curioso, citato nell'[[Eyrbyggja saga]], dove i draugurdraugar che infestavano una casa vennero scacciati tenendo una specie di processo: una ad una le creature vennero convocate e giudicate per poi esserere mandate fuori dalla casadall'abitazione, che venne poi purificata con acqua santa in maniera tale che non tornassero.
== Contromisure ==
Tradizionalmente, un paio di forbici aperte venivano poste sul petto di un deceduto da recente e paglia o ramoscelli potevano essere nascosti tra i loro vestiti. Gli alluci venivano legati assieme od aghi venivano infilzati attraverso le piante dei piedi, in maniera tale da trattenere il morto dal poter camminare. La tradizione diceva anche che la bara doveva venire alzata ed abbassata in tre direzioni differenti da quando veniva trasportata dalla casa, in maniera tale da confondere un eventuale senso dell'orientamento del draugr.
 
Il sistema più efficiente per prevenire il ritorno del morto era l'uso di una porta speciale, attraverso la quale il cadavere veniva introdotto e con la gente che lo circondava, in maniera tale che non potesse vedere dove stava andando; la porta veniva poi murata. Si è ipotizzato che questa credenza abbia avuto origine in Danimarca, per poi diffondersi in tutta l'area nordica, essa si fondava sull'idea che il morto potesse entrare solamente da dove era uscito.
 
Nell'[[Eyrbyggja saga]] i draugur che infestavano una casa vennero scacciati tenendo una specie di processo: una ad una le creature vennero convocate e giudicate per poi esserere mandate fuori dalla casa, che venne poi purificata con acqua santa in maniera tale che non tornassero.
 
==Draugar marini==
Il collegamento tra il draugr and ile mare può essere fatto risalire agli scrittori [[Jonas Lie]] e [[Regine Nordmann]], così come ai dipinti di [[Theodor Kittelsen]], che passò alcuni anni a [[Svolvær]].
 
Nel folklore più recente ili draugrdraugar èvengono spesso identificatoidentificati con gli spiriti dei marinai annegati in mare e viene spesso descrittodescritti avente fattezze umane, eccetto che per la testa, composta interamente di [[alghe]]. In altri racconti, il draugr viene descritto come un pescatore senza testa, vestito con una [[cerata]] e che naviga in una nave a metà; questa caratteristica è comune nella parte più settentrionale della [[Norvegia]], dove la vita e la cultura eranosono basate sulla pesca, più che in altri posti. Il comune norvegese di [[Bø (Nordland)|Bø]] ha persino una half-boat of draugen nel suo stemma.
 
Una leggenda proveniente da [[Trøndelag]] narra di come un [[cadavere]] che giaceva sulla spiaggia divenne l'oggetto di una disputa tra due tipi di draugr; una fonte simile narra addirittura di un terzo tipo di draugr, il ''gleip'', conosciuto per agganciarsi ai marinai che camminavano a riva e per farli scivolare sulle rocce umide.
 
Sebbene solitamente l'incontro con un draugr sia foriero di morte, esiste un divertente racconto in Nord-Norge di un Nordlending che riuscì a beffarne uno:
 
{{quote|Era la viglia di natale ed Ola scese alla barca per prendere il [[fusto (contenitore)|fusto]] di [[brandy]] che aveva comprato per le vacanze. Quando entrò notò un draugr che sedeva su di esso ed osservava il mare; Ola, con gran presenza di spirito e gran coraggio (non sarebbe sbagliato affermare che aveva già bevuto un po') arrivò in punta di piedi dietro al draugr e lo colpì improvvisamente in maniera tale da farlo volare fuori attraverso la finestra, con tanto di sibilo di scintille attorno a lui nel momento che colpì l'acqua. Ola sapeva di non avere tempo da perdere, così se la diede a gambe e si mise a correre attraverso il cortile della chiesa che si trovava tra casa sua e la barca. Nella corsa si mise ad urlare "Alzatevi, voi tutte anime cristiane ed aiutatemi" per poi udire il suono di lotte tra i fantasmi ed i draugar, che si scontravano usando come armi coperchi di bare e mucchi di alghe. La mattina seguente, quando la gente andò a messa, l'intero cortile era cosparso di coperchi di bare, tavole da barca ed alghe. Dopo lo scontro, che venne vinto dai fantasmi, il draugr non tornò mai più in quel distretto.}}{{Citation needed|date=February 2007}}
 
== Creature simili ==
Una variante del draugr è l'[[haugbui]] (dal [[norreno]] ''haugr'' "tumulo") un abitante dei tumuli, la differenza notevole tra i due sta nel fatto che l'haugbui non era capace di abbandonare la sua sepoltura ed attaccava solamente chi si introduceva nel suo territorio.<ref name="BC81-93"/>
 
==Voci correlate==
 
==Note==
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==Collegamenti esterni==
*{{en}} [http://www.pantheon.org/articles/d/draug.html TheIl Draug]draugr 'nell'Encyclopedia Mythica'']
*{{en}} [[Media:DraugStory.pdf|''TugTiro ofalla Warfune'', by- Racconto di Jonas Lie]]
*[http://www.naha.stolaf.edu/pubs/nas/volume12/vol12_2.htm Norwegian Folk Narrative in America] ''Norwegian-American Studies''
*{{en}} [[Media:TheFishermanAndTheDraug.pdf|''TheIl Fishermanpescatore anded theil Draugdraugr'', by- Racconto Jonas Lie]]
*[http://www.online-literature.com/jonas-lie/weird-tales-from-northern-seas/ Weird Tales from Northern Seas]
<!--
*[http://www.vikinganswerlady.com/ghosts.shtml Draugr and Aptrgangr in Old Norse Literature]
*[[Media:DraugStory.pdf|''Tug of War'', by Jonas Lie]]
*[[Media:TheFishermanAndTheDraug.pdf|''The Fisherman and the Draug'', by Jonas Lie]]
<!--
[[ang:Drēag]]
[[da:Draugen]]
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[[fi:Draugr]]
[[sv:Draug]]
-->