Cavalier d'Arpino: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Originario di [[Arpino]] (ora in [[provincia di Frosinone]]), il padre pittore si trasferisce a [[Roma]] nel [[1582]] con la famiglia dove lavora nella decorazione delle [[Logge vaticane]], sotto la direzione del [[Niccolò Circignani|Pomarancio]]. È lì che il giovane Cesari, non ancora cavaliere, si fa notare per la sua creatività e comincia a lavorare come ragazzo di bottega.
Già nel [[1583]] è ammesso all'[[Accademia di San Luca]], di cui sarà poi ripetutamente presidente, e presto viene ammesso a realizzare affreschi. Entra così nella corte di [[Gregorio XIII]], il cui figlio [[Giacomo Boncompagni (nobiluomopolitico)|Giacomo Boncompagni]] era divenuto Duca di Aquino e di Arpino.
 
L'ascesa al soglio pontificio di [[Sisto V]] nel [[1585]] non interrompe la carriera del Cesari, ormai ben introdotto nell'ambiente: risale a questo periodo l'affresco con la ''Canonizzazione di san Francesco di Paola'' nel chiostro della [[Trinità dei Monti]], dove risente dell'influenza sia del Pomarancio che di [[Raffaellino da Reggio]]. Da quell'anno e fino al [[1591]] lavora a Sant'Atanasio dei Greci. Nel [[1586]] entra nella [[Congregazione dei Virtuosi al Pantheon]]<ref>La '''Congregazione dei Virtuosi del Pantheon''' era stata fondata nel [[1543]] dal canonico della [[Pantheon (Roma)|Rotonda]] Desiderio Adjutorio, al quale [[Paolo III]] ne aveva affidato i restauri. Della Congregazione, nata attorno alla tomba di [[Raffaello]], fecero parte numerosi artisti che alla Rotonda trovarono sepoltura. Tra questi [[Baldassarre Peruzzi]], [[Perino del Vaga|Pierin del Vaga]], [[Taddeo Zuccari]], [[Bartolomeo Baronio]], [[Flaminio Vacca]], [[Annibale Carracci]], e il [[Canova]] (che l'arricchì di molti busti di artisti, ma riposa a [[Possagno]]). <br>Si veda la scheda in [http://avirel.unitus.it/bd/autori/baracconi/pantheon/capitolo_vii.html Giuseppe Baraccono, 1884]</ref>. Nel [[1588]] il [[Alessandro Farnese il giovane|cardinal Farnese]] gli commissiona gli affreschi, oggi perduti, per [[Basilica di San Lorenzo in Damaso|San Lorenzo in Damaso]].