Operazione Achse: differenze tra le versioni

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|nome del conflitto=Operazione Achse
|parte_di=del [[Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale]]
|immagine= [[File:Bundesarchiv Bild 101I-305-0652-14, Italien, Panzer IV.jpg|right|300px320px|]]
|didascalia=Panzertruppen della [[16. Panzer-Division (Wehrmacht)|16. Panzer-Division]] della [[Wehrmacht]] in [[Italia]] nell'estate [[1943]]
|luogo= [[Italia]], [[Balcani]], [[Francia meridionale]]
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|comandante1={{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Erwin Rommel]] <br /> [[Albert Kesselring]] <br /> [[Gerd von Rundstedt]] <br/> [[Alexander Löhr]]
|comandante2={{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Vittorio Ambrosio]] <br /> [[Ezio Rosi]] <br/> [[Mario Vercellino]]
|effettivi1= in Italia: 17 divisioni<ref>M.Picone Chiodo, ''In nome della resa'', p. 372.</ref> ; nei Balcani: 19 divisioni<ref>E.Bauer, ''Storia controversa della seconda guerra mondiale'', vol. V, p. 219.</ref>, in Francia: 4 divisioni<ref>M.Picone Chiodo, ''In nome della resa'', p. 383.</ref>.
|effettivi2= in Italia: 26 divisioni<ref>M.Picone Chiodo, ''In nome della resa'', p. 372.</ref>; nei Balcani: 31 divisioni<ref>L.Klinkhammer, ''L'occupazione tedesca in Italia'', p. 38.</ref>, in Francia: 3 divisioni<ref>M.Picone Chiodo, ''In nome della resa'', p. 383.</ref>.
|perdite1= dati non disponibili
|perdite2= 20.000 morti, circa 800.000 prigionieri<ref>G.Rochat, ''Le guerre italiane 1935-1943'', pp. 433 e 443.</ref>
}}
 
{{Campagnabox Armistizio con l'Italia 1943}}
L' '''Operazione Achse''' ("Asse") è il nome in codice del piano elaborato dell'[[Oberkommando der Wehrmacht]] (OKW) durante la [[Seconda guerra mondiale]], per controbattere un eventuale uscita dell'Italia dalla guerra, distruggere le sue forze armate schierate nei vari teatri bellici del Mediterraneo ed occupare la penisola.
== Pianificazione tedesca ==
 
Il piano, la cui esecuzione fu affidata al ''[[Feldmaresciallo|Generalfeldmarschall]]'' [[Erwin Rommel]], prevedeva una defezione dell'Italia dalla guerra e quindi la necessità di rendere innocue le forze armate italiane, di impadronirsi dei loro equipaggiamenti, e, se fosse stato necessario, di distruggerle o catturarle in quanto nemiche del [[Terzo Reich]].
== 8 settembre ==
 
L'[[8 settembre]] [[1943]], Radio Roma diffuse l'annuncio di un [[Armistizio di Cassibile|armistizio]] fra il [[Regno d'Italia]] e gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], e alle 07.50 venne lanciata l'Operazione Achse per evitare che le forze italiane attaccassero quelle tedesche: furono innanzitutto disarmate e tradotte in [[Germania]] le truppe italiane che si trovavano sotto il controllo tedesco, mentre altre formazioni italiane si disciolsero autonomamente. Solo le navi della [[Regia Marina]], ad eccezione della [[nave da battaglia]] ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'' affondata dai tedeschi, riuscirono a sottrarsi alle mire tedesche e a consegnarsi agli Alleati nell'isola di [[Malta]].
== Dissoluzione delle forze italiane nella penisola ==
Le truppe tedesche, già infiltratesi in Italia in base alle direttive dell'[[Operazione Alarico]], dilagarono nel paese occupando in pochi giorni tutta la penisola, dalle [[Alpi]] a [[Napoli]], che non era ancora stata presa dagli Alleati. Solo in [[Sardegna]], [[Corsica]], [[Calabria]] e nelle province di [[Bari]], [[Taranto]], [[Brindisi]] e [[Lecce]] le truppe italiane restarono in armi fino all'arrivo delle forze alleate e avrebbero successivamente operato durante la [[cobelligeranza]].
== Dissoluzione delle forze italiane all'estero ==
Nelle [[isole Ionie]] e in parte del [[Dodecaneso]] la resistenza contro i tedeschi si prolungò per alcune settimane ma alla fine l'esito fu comunque infausto.
== Bilancio ==
 
Il [[19 settembre]], secondo i resoconti del [[Gruppo d'armate B]], a cui era stata affidata l'esecuzione dell'occupazione, 82 generali italiani, circa 13.000 ufficiali e 402.600 soldati erano stati di fatto disarmati, e di questi 183.300 erano già stati tradotti in [[Germania]] come [[Internati Militari Italiani]] (IMI).