Sempre per la necessità di proteggere la sua Riforma, Lutero, che pure aveva proclamato l'inutilità della Chiesa come mediatrice e il principio che ognuno poteva essere "il sacerdote di se stesso", acconsentì alla formazione delle Landeskirchen, delle Chiese territoriali tedesche con le quali i principi potranno esercitare la loro autorità anche sulle faccende religiose.
=== La nascita e il consolidamento della nuova Chiesa ===
[[File:Katharina-v-Bora-1526.jpg|thumb|left|Katharina von Bora]]
Il [[15 maggio]] [[1525]] gli ultimi insorti della guerra dei contadini, guidati da Thomas Müntzer, furono annientati a [[Guerra dei contadini|Frankenhausen]] dal [[langravio]] [[Filippo I di Assia]]. Müntzer venne ucciso. Dieci giorni prima era morto Federico il Saggio, cui era succeduto il fratello Giovanni.
Nello stesso anno Lutero decise di abbandonare la vita pubblica e la veste religiosa. In giugno sposa [[Katharina von Bora]] <ref>Della vita di Katharina von Bora rimangono pochissime testimonianze oltre agli scritti di Lutero stesso e di qualche contemporaneo. Tuttavia, ella fu un'importante protagonista della Riforma, in quanto ha contribuito alla creazione del modello di matrimonio del clero e di famiglia protestante.</ref>, una monaca che aveva dismesso l'abito in conseguenza della riforma. Fu un gesto di grande importanza che contribuiva alla formazione della nuova teologia luterana. I due ebbero sei figli e la loro casa fu uno dei principali centri irradiatori delle idee riformatrici (basti pensare ai 6596 paragrafi dei ''Discorsi conviviali'' tenuti da Lutero nella sua casa e accuratamente registrati dai suoi allievi).
Sempre nel [[1525]] vengono pubblicati ''La Messa tedesca'' e ''[[De servo arbitrio|Del servo arbitrio]]'', quest'ultimo in risposta a uno scritto di [[Erasmo da Rotterdam|Erasmo]], ''[[De libero arbitrio|Del libero arbitrio]]'', pubblicato l'anno precedente, nel quale il grande umanista olandese invitava il monaco ribelle a ritornare sui propri passi riesaminando le concezioni espresse sul rapporto tra l'uomo e il suo destino. La conseguenza fu la definitiva rottura tra i due intellettuali.
Respingendo le nuove idee dell'''umanesimo'' sulla centralità dell'uomo, Lutero manifestava un modo di pensare tutto improntato alla mistica medioevale e alla teologia paolina e agostiniana.
[[File:Augsburger-Reichstag.jpg|thumb|300px|La Dieta di [[Augsburg|Augusta]] del [[1530]]]]
Gli anni che vanno dal [[1525]] al [[1530]] videro Lutero, ma soprattutto i suoi seguaci, impegnati nel duplice obiettivo sia di consolidare la dottrina riformata, contrastando le repliche e i contrattacchi della Chiesa romana, sia di proteggerla da possibili derive estremiste.
Oltre a pubblicare libri Lutero compose diversi [[inni]] per la nuova liturgia riformata. Il più celebre è ''Ein' feste Burg ist unser Gott'' composto fra il 1527 e il 1529 e tradotto in numerose lingue tra cui in italiano (''[[Forte rocca è il nostro Dio]]'').
[[File:Ulrich-Zwingli-1.jpg|thumb|left|Zwingli]]
[[File:Lutherbibel.jpg|thumb|Bibbia di Lutero del 1534]]
Nel 1529 condusse con Melantone i Colloqui di Marburgo, importante confronto con l'altro grande riformista [[Ulrico Zwingli]] sui temi principali dei rispettivi sistemi teologici, che però si arenò di fronte al problema dell'Eucaristia, sul cui significato le divergenze erano significative. Zwingli morì quindi nel 1531, durante la battaglia di [[Kappel am Albis|Kappel]], contro i cantoni cattolici svizzeri.
Nel giugno [[1530]] venne presentata la ''[[Confessio Augustana|Confessione Augustana]]'' che rappresenta la definitiva sistemazione dottrinale del luteranesimo. È la prima esposizione ufficiale dei princìpi del [[Protestantesimo]] che sarà poi detto [[Luteranesimo|luterano]], redatta da [[Filippo Melantone]] per essere presentata alla [[Dieta (storia)|Dieta]] di [[Augusta (Germania)|Augusta]] alla presenza di [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]].<ref>A tutt'oggi la ''Confessio augustana'' è considerata uno dei testi base delle [[Chiese protestanti]] di tutto il mondo e fa parte del ''[[Liber Concordiae]]'' luterano.</ref>
Nel febbraio del [[1531]] venne conclusa tra i nobili e le città protestanti la [[Lega di Smalcalda]]. Nello stesso anno il monaco riformatore pubblicò l'''Avvertimento del dottor M. Lutero ai suoi cari Tedeschi''. Nel [[1534]] uscì la [[Bibbia]] completamente tradotta in tedesco da Lutero. Intanto veniva eletto papa Alessandro Farnese, con il nome di [[Papa Paolo III|Paolo III]]. Gli [[anabattisti]] presero il potere a [[Münster]] in [[Vestfalia]], ma nel giugno del [[1535]] la città fu riconquistata dal vescovo [[Francesco di Waldeck]] con l'aiuto di Filippo d'Assia.
Lutero dettò le linee generali per l'organizzazione della Chiesa evangelica della Sassonia, fornendo il modello fondamentale alle altre chiese luterane.
Negli ultimi anni della sua vita Lutero approfondì la distanza dal cattolicesimo con lo scritto del [[1537]] ''Gli Articoli di Smalcalda'', difese la propria dottrina sulla presenza di Cristo nell'Eucarestia nell'opera ''Breve confessione intorno al Santissimo Sacramento'' ([[1544]]) ed espresse una condanna violenta e definitiva del cattolicesimo con l'operetta polemica ''Contro il papato istituito a Roma dal diavolo'' ([[1544]]).
Altri scritti di Lutero contro gli [[ebrei]] che rifiutavano di convertirsi al cristianesimo, in particolare ''Degli ebrei e delle loro menzogne'' (Von den Juden und ihren Lügen) nel quale si espresse con toni acerrimi, hanno indotto molti a tacciarlo di [[antisemitismo]].
Oltre a ciò, nel [[1541]] aveva autorizzato una nuova [[traduzione]] in [[lingua latina]] del [[Corano]] a cura di [[Theodor Bibliander]]<ref>[http://www.cromohs.unifi.it/12_2007/felici_bibliander.html Cromohs 2007 - Felici - ''L’Islam in Europa. L’edizione del Corano di [[Theodor Bibliander]]'' (1543)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che doveva essere indirizzata, come spiegava Lutero nell'introduzione, ''"a gloria di Gesù, al bene dei cristiani, a danno dei turchi, a irritazione del demonio"''<ref>[[Vittorio Messori]], ''[[Ipotesi su Gesù]]'', SEI Editrice, Torino 1976, p. 253.</ref>.
Lutero manifestò un forte disprezzo anche per ogni forma di [[commercio]], da lui giudicato "uno sporco affare", e condannò l'interesse come usura. Il suo sogno sarebbe stato di perpetuare la società rurale in cui era nato, per questo egli si considerava più un restauratore che un innovatore.
Tali eccessi reazionari si erano fatti sempre più marcati man mano che invecchiava. Lo studioso Roland Bainton, pur essendo un suo devoto biografo, riconosce come Lutero fosse diventato «un vecchiaccio irascibile, petulante, maldicente, e talvolta addirittura scurrile».<ref>Cit. in Montanelli & Gervaso, ''Storia d'Italia'', vol. 14, ''L'età della riforma'', pag. 110, Fabbri editori, 1994.</ref> In confronto a Melantone, sempre sottile e pacato nei giudizi, tanto rozzo e vendicativo apparve divenuto Lutero, al punto da scadere spesso nel [[turpiloquio]]. Aveva anche preso a mangiare e bere smisuratamente, vuotando in più occasioni interi boccali di [[birra]].
La sua salute intanto si era andata deteriorando progressivamente fino a che si ammalò gravemente di [[ulcera]]. Quando, il [[18 febbraio]] [[1546]] a Eisleben, Lutero era sul letto di morte, gli amici gli chiesero se era ancora convinto di ciò che aveva insegnato. Rispose: «Sì», e poco dopo spirò{{cn}}.
== Il contributo di Lutero ==
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