Atanasio (prefetto del pretorio): differenze tra le versioni
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'''Atanasio''' è stato un [[prefetto del pretorio]] bizantino sotto Giustiniano.
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Fratello del senatore Alessandro<ref name=ProI6>Procopio, DBG, I,6.</ref> e suocero di Leonzio<ref>Procopio, DBG, III,32 e IV,24.</ref>, nel 536 Giustiniano gli affidò un importante missione inviandolo come ambasciatore con Pietro alla corte di Teodato re dei Goti per cercare di convincerlo a cedere l'Italia all'Impero.<ref name=ProI6/> In un primo momento Teodato, atterrito dalla conquista della Sicilia ad opera del generalissimo bizantino [[Belisario]] sembrò accettare, in cambio di una pensione annuale; ma una vittoria dei Goti sui Bizantini in Dalmazia spinse Teodato a cambiare idea, rifiutando di mantenere la parola data agli ambasciatori e arrestandoli.<ref name=ProI6/> Atanasio e Pietro vennero liberati solo nel 539, quando Belisario si rifiutò agli ambasciatori goti a Costantinopoli di ritornare in Italia, se prima non avessero liberato i due ambasciatori bizantini.<ref name=ProII22>Procopio, DBG, II,22.</ref>
Una volta liberato, Atanasio ritornò a Costantinopoli, dove venne accolto con grandi onori e inviato di nuovo in Italia, questa volta come [[prefetto del pretorio d'Italia]].<ref name=ProII22/>
Nella primavera 545 Atanasio venne inviato in Africa come [[prefettura del pretorio d'Africa|prefetto del pretorio d'Africa]] insieme al ''[[magister militum]]'' [[Areobindo (magister militum)|Areobindo]].<ref>Procopio, DBV, II,24.</ref> A differenza di Areobindo, Atanasio fu risparmiato dal ''dux'' ribelle [[Guntari]] quando si impossessò dell'Africa bizantina come usurpatore, uccidendo il ''magister militum'' Areobindo. Secondo [[Flavio Cresconio Corippo]], Atanasio, con la collaborazione di [[Artabane]], pianificò l'assassinio di Guntari, che venne ucciso da Artabane, restituendo così l'Africa all'Impero.<ref>Corippo, IV,232-239; Procopio, DBV, II,28.</ref>
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