Pietro Ceccato: differenze tra le versioni

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|Attività = imprenditore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, fondatore della [[Ceccato|Ceccato S.p.A.]]
}}
== Biografia ==
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Numerose furono le sue scommesse imprenditoriali: dagli inizi dell’attività in un vecchio capannone sito in Montecchio Maggiore, alla costituzione della sua prima società F.I.P.A. (Fabbrica Italiana Pistole e Aerografi), divenuta nel 1938 M.A.P.A. (Macchine e Attrezzature per Autofficine), che produceva pistole per verniciatura a spruzzo, per grassaggio e lubrificazione; fino alla fondazione nel 1938 della [[Ceccato|Ceccato & C. S.p.A.]] ad Alte di Montecchio Maggiore.
=== La Ceccato & C. S.p.A. ===
Fondata nel 1938 in un’area al tempo agricola ma potenzialmente strategica (oggi in questa zona si incrociano le due Strade Statali Verona-Vicenza e Valdagno-Lonigo), la Ceccato S.p.A. inizialmente produceva bruciatori per forni, compressori d’aria, ponti elevatori per autovetture ed accessori per autofficine.
 
In breve tempo intorno all’azienda cominciarono a sorgere case, palazzi, negozi e la chiesa e, grazie all’impulso dato dalla Ceccato, un’area di campagna quasi deserta si trasformò in una “cittadella del lavoro”, a cui il Consiglio Comunale nel 1953 diede il nome di Alte Ceccato. Proprio intorno agli [[anni Cinquanta1950|anni cinquanta]] inoltre l’imprenditore favorì la fondazione in paese della Scuola di Disegno Professionale e Addestramento “Don Giuseppe Smittarello”.
=== La morte ===
Verso la metà del 1955 Ceccato avvertì i primi sintomi del male e gli fu diagnosticato un tumore alla prostata. Nonostante i numerosi tentativi volti a porre un freno all’incalzare del male, il 6 gennaio 1956 morì in una clinica di [[Padova]].