FN MAG: differenze tra le versioni

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Esse potevano essere usate con un leggero bipede in fase d’attacco, come fucile mitragliatore d’ accompagnamento, oppure, con un accessorio diverso, ovvero il treppiede pesante, come mitragliatrici pesanti d’arresto, in funzione difensiva. Le GPMG trovarono subito molto successo, ed essendo di realizzazione relativamente semplice, molti modelli apparvero tra gli anni ’40 e i ’60. Tra questi uno dei migliori era l’FN MAG belga, prodotto dalla ''[[Fabrique Nationale de Herstal]]''. FN significa questo, mentre MAG sta per ''Mitrailleuse d’Appui Général''.
 
La struttura di quest’arma è basata sia sulla sua funzione bivalente, che sul tipo di munizione da impiegare, la [[7,62 × 51 mm]] standard. La sua struttura comprende un calcio in legno, una impugnatura simile a quella di una pistola e una camma del gas di recupero sotto quella di sparo. Il funzionamento è a [[sottrazione di gas]], che permette, tramite la sottrazione del gas dalla canna di sparo (entrano nella canna sottostante) di far rinculare l’otturatore e il resto dei meccanismi del blocco una volta che il colpo è sparato.
 
La struttura è in parte lavorata al massello, solo parzialmente chiodata, e questo la rende molto pesante, anche se per converso è anche molto robusta. Così i soldati che la usano sanno sia che è un’arma affidabile da sparare, che pesante da portare a tracolla. Ma in molti casi essa è adattata all’impiego da veicoli, così prevalgono le sue doti rispetto ai difetti. L’alimentazione è a nastro, una cosa che può comportare dei problemi in caso di azioni veloci d’attacco a piedi, in quanto non essendovi caricatori nella marcia è facile impigliare i proiettili del nastro in sterpaglie e ostacoli vari.