Roberto Calvi: differenze tra le versioni
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'''Roberto Calvi''', ([[13 aprile]] [[1920]] - [[17 giugno]] [[1982]]), è stato un banchiere e finanziere
Da semplice impiegato di [[banca]], diventa nel [[1975]] presidente di una banca privata, il [[Banco Ambrosiano]], che riesce a controllare, grazie ad amicizie con membri della [[Massoneria|loggia massonica]] segreta [[P2]] ed a rapporti con esponenti del mondo degli affari e della [[mafia]], intrecciando una fitta rete di società create in [[paradiso fiscale|paradisi fiscali]]. In queste società porta i capitali della banca e con tali società acquisisce il controllo della banca stessa. È un castello di
Nel frattempo Calvi compie operazioni di ogni genere. Ricicla denaro di dubbia provenienza, esporta capitali all'estero, finanzia compravendite di armi.
Quando la situazione del Banco Ambrosiano diventa difficile, Calvi ne tenta il salvataggio con ogni mezzo. Viene arrestato e condannato per alcuni reati.
Nel tentativo di trovare i capitali con i quali impedire il fallimento del Banco Ambrosiano, fugge dall'Italia e qualche giorno dopo il suo corpo viene trovato a [[Londra]], impiccato sotto il [[Ponte dei Frati Neri]] (fra l'altro un significativo riferimento [[Massoneria|massonico]]), nel giugno [[1982]]. Calvi era un affiliato della
Nel [[1997]], i magistrati di [[Roma]] collegarono un membro della [[Cosa Nostra|Mafia siciliana]], [[Pippo Calò]], all'omicidio di Calvi, insieme a [[Flavio Carboni]], un uomo d'affari con attività in numerosi campi. Altri due uomini, [[Ernesto Diotallevi]] (si suppone leader della "[[Banda della Magliana]]", la più pericolosa associazione [[Mafia|mafiosa]] di [[Roma]]) e il banchiere della Mafia [[Francesco Di Carlo]], sono stati dichiarati connessi all'omicidio, compiuto da uomini della mafia per liberarsi del banchiere, colpevole di aver investito male i soldi che gli erano stati affidati.
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[[de:Roberto Calvi]]
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