Caffè Meletti: differenze tra le versioni

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La particolarità dello storico locale ascolano è l'assaggio dell’''”[[anisetta]] con la mosca”'' ossia del liquore cui si aggiunge dentro il bicchiere un chicco di [[caffè]]. Si ricorda la definizione del [[Trilussa]] quando scrisse: «''Quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti''». L'anisetta è un liquore a base di [[anice]] lavorato secondo la ricetta di casa Meletti, perfezionata nel [[1870]] da Silvio Meletti.
 
Il [[21 settembre]] [[2010]], il Caffè Meletti chiude per essere restaurato e modernizzato. Riaprirà il [[20 novembre]] [[2011]] dopo quattordicialcuni mesi di interventi. La modifica più importante riguardò la riapertura dell'ingresso su via del Trivio con il ripristino della galleria interna, dismessa nel [[1921]].<ref>[http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2011/11/17/621505-caffe_meletti_rivede.shtml Il Resto del Carlino] Il Caffé Meletti rivede la luce dopo 11 mesi</ref>
 
==Architettura==
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==Cinema==
Il Caffè ha ospitato inoltre set cinematografici. Nell'anno [[1960]] vi furono girate, da [[Francesco Maselli]], alcune scene del film ''[[I delfini (film)|I delfini]]'' e nel [[1971]], da [[Pietro Germi]], delle immagini di ''[[Alfredo Alfredo]]''.
 
==Note==
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==Bibliografia==