Sof'ja Tolstaja: differenze tra le versioni

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Fin da giovanissimo, Tolstoj aveva pensato al matrimonio come ad un rimedio pratico di tutte le sue contraddizioni, sognando nella «felicità coniugale» un riparo dai tumultuosi desideri che lo divoravano.<ref name=Vitale_p.XVIII>Cfr. {{cita|S. Vitale|p. XVIII}}.</ref> Negli ultimi anni l'ideale matrimoniale non lo aveva più abbandonato, spingendolo a cercare in ogni volto femminile la possibilità di una completa felicità terrena.<ref>Cfr. {{cita|P. Citati|p. 79}}.</ref>
 
Nell'agosto del [[1862]] egli prese a frequentare quasi quotidianamente casa Bers, sia a Pokrovskoe sia a Mosca.<ref>Cfr. ''Breve autobiografia'' in {{cita|S. Tolstaja, ''Amore colpevole''|p. 155}}.</ref> Scrisse alla zia Aleksandra: «Io, vecchio imbecille sdentato, mi sono innamorato»<ref>Lev Tolstoj, citato in {{cita|AA.VV.|p. 14}}.</ref> (già a quell'età Tolstoj non aveva più denti)<ref>Cfr. {{cita|L. L. Tolstoj, ''La verità su mio padre''|p. 48}}.</ref>. Diede l'impressione d'essere innamoratoinvaghito di Liza,<ref name=Diari_pp.23-25>Cfr. {{cita|S. Tolstaja, ''Diari''|pp. 23-25}}.</ref> la maggiore delle tre figlie, che aveva diciannove anni, mentre invece covava per la diciottenne Sonja un'irrefrenabile passione, confidata nelle pagine del proprio diario:
{{quote|12 settembre 1862. Sono innamorato, come non credevo si potesse esserlo. Sono pazzo, se vado avanti così, sarò costretto a spararmi. Sono stato da loro questa sera: lei è incantevole sotto tutti gli aspetti...<br />13 settembre 1862... Domani vado appena alzato e le dico tutto, se no mi sparo... Sono le quattro di notte... le ho scritto una lettera e gliela darò domani, cioè oggi 14. Dio mio, come ho paura di morire! La felicità e una felicità così mi sembra impossibile. Dio mio, aiutami!...<ref>Lev Tolstoj, citato in {{cita|S. Tolstaja, ''Diari''|p. 23}}.</ref>}}