Monty Python's Flying Circus: differenze tra le versioni
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Per fare accettare la cosa alla [[BBC]] i sei si divisero il compenso previsto inizialmente. In cambio ebbero la più ampia libertà creativa. Tutti infatti avevano subito in passato rifiuti e modifiche inopportune quando avevano presentato materiale divertente ma non convenzionale. Per sfruttare appieno la libertà di cui godevano decisero di non mettere in risalto nessuna delle loro personalità, elencando i loro nomi in ordine alfabetico nei titoli di coda. Il materiale scritto da ognuno doveva avere il solo requisito di far ridere, e per determinarlo venivano organizzate sessioni di lettura in gruppo durante le quali si decideva per votazione.
Per il programma vennero proposti molti
La musica della sigla era ''Liberty Bell March'' di [[John Philip Sousa]]. Tra le comparse regolari del cast si ricordano [[Carol Cleveland]], [[Connie Booth]], [[Neil Innes]] e [[The Fred Tomlinson Singers]] (per i numeri musicali).
Il primo episodio del ''Monty Python's Flying Circus'' venne registrato il [[7 settembre]] [[1969]], e trasmesso il [[5 ottobre]] dello stesso anno. Il successo fu strepitoso e in seguito la ''BBC'' produsse ancora tre stagioni del programma. I sei da allora vennero chiamati i ''Monty Python''.
Fu Cleese a decretarne la fine. A differenza degli altri, che vedevano nel programma il mezzo ideale per continuare a sperimentare, giudicò che già a metà della seconda stagione il gruppo aveva sfruttato completamente quella piattaforma e stava cominciando a ripetersi. Accettò controvoglia di terminare la stagione e di realizzare anche la terza, dopodiché si rivolse ad altri progetti, peraltro con successo. Continuò in ogni caso a lavorare nelle produzioni cinematografiche, discografiche e nei tour del gruppo. La quarta stagione del programma venne realizzata senza di lui e durò solo 6 episodi anziché 13.
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Per la maggior parte dei membri del gruppo il programma sarebbe stato la vetrina in cui esporre gli sketch meno convenzionali e più divertenti, che altrove sarebbero stati rifiutati o rovinati. Fu Jones a proporre con veemenza la questione della forma da dare al programma, e la risolse con la formula del ''flusso di coscienza'': il passaggio da uno sketch all'altro sarebbe stato fluido (come se si fosse trattato della continuazione dello stesso sketch o come se il precedente fosse contenuto nel successivo o in altri modi ancora). In questo modo la libertà del gruppo si accresceva, in quanto non era più necessario terminare gli sketch con la convenzionale battuta finale (''punch line'').
I membri dei ''Monty Python'' avevano un'educazione di alto livello (laureati a [[Oxford]] e [[Cambridge]]) che si rivelava in alcuni sketch (incentrati per esempio su filosofi e figure letterarie), ma non scrissero mai con un obiettivo puramente intellettuale<ref>''Monty Python speaks!'' — David Morgan, It Books, 1999.</ref>. La loro produzione si inquadra piuttosto in un periodo in cui tutte le arti popolari stavano attraversando un periodo rivoluzionario, di rottura con il passato, ricevendo un supporto fondamentale soprattutto dal pubblico. Il background culturale dei singoli ''Python'' quindi fornì loro anzitutto gli strumenti per riconoscere le convenzioni e per affrontarle in un modo nuovo e stimolante.
Le tecniche comiche utilizzate nei loro sketch spaziarono infatti in ogni genere possibile:
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* caricatura (per esempio i mafiosi o Timmy Williams caricatura di [[David Frost]])
* grottesco (per esempio gli sketch dei becchini o dei ''Gumbies'')
* volgare (al funerale di Chapman, John Cleese si proclamò il primo ad aver detto ''
* slapstick (per esempio la ''Fish dance'')
* grammelot (per esempio i conferenzieri francesi)
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